Aziende e Regioni

Puglia, Campania e Sicilia: in ordine i conti 2012. I risultati del Tavolo di monitoraggio sui piani di rientro

Puglia Campania e Sicilia: sono state pubblicate sul sito del ministero della Salute anche le sintesi delle verifiche del Tavolo di monitoraggio sul piano di rientro delle ultime tre Regioni che mancavano all'appello (VEDI LE PRECEDENTI ).

Gli aspetti economici. Dal punto di vista della copertura economica ce l'hanno fatta tutte e tre a non restare in disavanzo nel 2012: la Puglia con un avanzo di 6,119 milioni, la Campania di 121,902 milioni e la Sicilia di 258,757 milioni.

Per il 2013, i risultati del primo trimestre fanno prevedere un disavanzo per la Puglia di 70 milioni a cui la Regione ha già provveduto alle relative coperture, per la Campania di 72 milioni «in linea con il CE del Programma operativo 2013-2015» e per la Sicilia un disavanzo prima delle coperture di 98,510 milioni a fronte di una stima regionale di 25,4, che però «potrebbe ridursi a -17 milioni a seguito delle azioni di contenimento assunte dalle aziende e previste nel Programma operativo 2013-2015».

Le misure strutturali. Per la Puglia il Tavolo ha chiesto una nuova bozza di Programma operativo 2013-2015 entro il 10 settembre e chiarimenti sulla riorganizzazione della rete ospedaliera per gli erogatori privati. Poi alcuni "aggiustamenti" come l'introduzione per la rete territoriale all'interno del Po 2013-2015 di una sintetica descrizione dello stato attuale della rete dei servizi distrettuali. Per l'emergenza su cui il giudizio è positivo il Tavolo chiede che la Regione acceleri per la sua attuazione di quanto previsto e per gli accordi con gli erogatori privati la documentazione inviata non basta e resta in attesa di integrazioni. Chiarimenti richiesti anche sui beni e servizi e si richiedono maggior documentazione per la verifica degli adempimenti 2011 (e anche 2012).

Sulla Campania sono intervenuti direttamente i ministeri affiancanti che hanno chiesto alla Regione, visto «il perdurare delle criticità in materia di normativa regionale», di monitorare a ritmo continuo tutti i provvedimenti e tutti gli atti che possano ostacolare la realizzazione del Piano di rientro» che la Regione «è obbligata a rimuovere». E ribadiscono che «l'approvazione continua, da parte del Consiglio Regionale, di provvedimenti in contrasto con il Piano di rientro e con i poteri commissariali sia segnale di criticità negli organi regionali nell'esercizio delle proprie funzioni ordinarie». Tra gli argomenti su cui il Tavolo di monitoraggio ha chiesto ulteriori chiarimenti a breve termine per una valutazione di merito ci sono anzitutto i rapporti con gli erogatori privati e le procedure di accreditamento. Ma serve, è un'altra richiesta del tavolo, la documentazione sul blocco del turn over.

In Sicilia - per la quale il Tavolo di monitoraggio ha "apprezzato" molti tra gli interventi svolti - serve una maggiore assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti, più posti letto nelle strutture residenziali per l'assistenza psichiatrica e per gli hospice. Da implementare sono anche le attività di prevenzione, soprattutto gli screening oncologici, la sanità veterinaria e la sicurezza degli alimenti. Infine, chiarimenti e approfondimenti - ma senza impatti negativi sul giudizio complessivo - sono stati chiesti sul riordino della rete ospedaliera, la rimodulazione dei punti nascita, la rete dell'emergenza-urgenza e sulle convenzioni con il Gaslini di Genova, il Rizzoli di Bologna e il Bambino Gesù di Roma.

Ecco le sintesi dei verbali del Tavolo di monitoraggio pubblicate on line dal ministero della Salute

Sicilia
Gli Organismi di monitoraggio hanno preso atto della bozza di Programma operativo 2013-2015 e chiesto che venga redatta secondo le linee di indirizzo per i Programmi operativi predisposte dai ministeri affiancanti.
In merito all'erogazione dei Lea si evince un consistente decremento dell'ospedalizzazione totale che, nell'ultimo anno, risulta lievemente al di sopra del valore di riferimento. Il valore della degenza media pre-operatoria, indicatore di efficienza nella gestione del percorso pre-operaotrio e di efficace pianificazione dell'utilizzo delle sale operatorie e dei servizi di supporto all'attività chirurgica, risulta per il 2012 in linea con il valore medio nazionale (1,89 vs 1,85). La dotazione di posti letto, per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie, risulta pari a circa 0,4 posti letto per 1.000 abitanti residenti al 1 gennaio 2013.
Per quanto riguarda la situazione relativa all'erogazione di assistenza territoriale, gli indicatori evidenziano una quota di anziani assistiti a domicilio lievemente inferiore all'atteso e una bassa dotazione di posti letto presso strutture residenziali per anziani non autosufficienti pur mostrando tali indicatori lievi incrementi dal 2009. Si evidenzia inoltre una dotazione inadeguata di posti letto presso strutture residenziali preposte all'assistenza psichiatrica, oltre che presso strutture tipo hospice. In merito all'area delle prevenzione si riscontrano criticità specie in riferimento al settore degli screening come si evince dalla bassa quota di residenti che hanno effettuato test di screening oncologico in programmi organizzati.
Nell'ultima valutazione la Regione risultava dall'anno 2010 inadempiente relativamente al punto erogazione dei Lea; a fronte di questo si è evidenziato un notevole miglioramento soprattutto nel settore dell'assistenza domiciliare e nell'assistenza residenziale per disabili fisici e psichici portando il punteggio della Griglia Lea da 108, nel 2010, al 147, nel 2011.
A seguito di quanto sopra gli organismi di monitoraggio sollecitano l'adozione delle necessarie ed opportune iniziative per l'effettiva implementazione delle attività di prevenzione con particolare riferimento agli screening oncologici e che nell'ambito dell'atteso Po 2013-2015 sia incluso un programma dedicato alla sanità veterinaria e alla sicurezza degli alimenti.
In materia di rete ospedaliera si rimane in attesa dello schema di riassetto dei posti letto e delle strutture organizzative previste a seguito delle disposizioni del Dl 95/12.
Si apprezzano i percorsi avviati in materia di reti cliniche specialistiche e si suggerisce di formulare cronoprogrammi relativi a ciascuna azione e di monitorare e relazionare l'effettiva implementazione delle stesse.
Relativamente al percorso nascita si rimane in attesa del provvedimento di rimodulazione dei punti nascita e delle UTIN.
Sulla rete dell'emergenza urgenza ed in particolare delle reti tempo-dipendenti si valutano positivamente le iniziative intraprese ma si sottolinea, come non più prorogabile, la predisposizione di un piano di riordino della rete di emergenza.
Si rimane in attesa di chiarimenti sulle convenzioni con l'Irccs Gaslini di Genova, l'istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna e l'Irccs Bambino Gesù.
La Regione Siciliana presenta a consuntivo 2012 un avanzo di 5,610 mln di euro. Considerando l'effetto sulle contabilizzazioni derivanti dalla tenuta della contabilità parallela coerente con il decreto legislativo 118/2011 e per effetto di quanto disposto dall'art.30 del medesimo decreto, tale avanzo viene rideterminato in un disavanzo da coprire di 34,144 mln di euro. Il risultato di gestione dopo il conferimento delle coperture pari a 292,901 mln di euro, evidenzia un avanzo di 258,757 mln di euro.
La stima a chiudere per l'anno 2013 prima delle coperture sia di -98,510 mln di euro a fronte di una stima regionale di -25,4 mln di euro che potrebbe ridursi a -17 mln di euro a seguito delle azioni di contenimento assunte dalle aziende e previste nel Po 2013-2015.

Campania
Nell'incontro, i ministeri affiancanti – prendendo atto del perdurare delle criticità in materia di normativa regionale - hanno richiesto alla Regione di monitorare costantemente e di relazionare i ministeri stessi su tutti i provvedimenti regionali (amministrativi, normativi e legislativi) e su tutti gli atti che possano risultare di ostacolo alla piena realizzazione dei Piani di rientro (anche alla luce dell'art.2, comma 80, Legge 191/2009 che prevede che la Regione è obbligata a rimuoverei provvedimenti, anche legislativi, e a non adottarne di nuovi qualora questi risultino di ostacolo alla piena attuazione del Piano di rientro). Ribadiscono inoltre che l'approvazione continua, da parte del Consiglio Regionale, di provvedimenti in contrasto con il Piano di rientro e con i poteri commissariali sia segnale di criticità negli organi regionali nell'esercizio delle proprie funzioni ordinarie.
Gli Organismi di monitoraggio prendono atto del decreto che approva la nuova versione del Programma operativo 2013-2015 e restano in attesa di ricevere le ulteriori modifiche entro il 10 settembre 2013.
In merito all'erogazione dei Lea si evidenzia un decremento dell'ospedalizzazione totale che, tuttavia, presenta ancora al 2012 un ampio margine di riduzione rispetto al valore di riferimento. Si osserva inoltre una consistente riduzione del ricorso a ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza se erogati in modalità ordinaria. Il tasso di ospedalizzazione della popolazione ultra settantacinquenne e il valore della degenza media pre-operatoria (indicatore di efficienza nella gestione del percorso pre operatorio e di efficace pianificazione dell'utilizzo delle sale operatorie e dei servizi di supporto all'attività chirurgica), pur mostrando segnali di diminuzione nel tempo, si mantengono nel 2012 al di sopra dei valori medi nazionali di riferimento. La dotazione di posti letto per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie risulta pari a circa 0,3 posti letto per 1.000 abitanti residenti al 1 gennaio 2013. Per quanto riguarda l'erogazione di assistenza territoriale si evidenzia, nel 2012, una quota di anziani assistiti a domicilio inferiore all'atteso, come da valore definito adeguato dal Comitato Lea, seppure tale quota mostri un progressivo incremento a partire dal 2009. Gli indicatori, per il 2012, mostrano inoltre una dotazione insufficiente di posti letto sia presso strutture tipo hospice che presso strutture residenziali che rogano assistenza psichiatrica o destinate a persone anziane non autosufficienti. Importanti criticità emergono nell'erogazione di servizi afferenti all'area della prevenzione, con particolare riferimento all'area degli screening così come emerge dalla basa quota di residenti che hanno effettuato test di screening oncologici in programmi organizzati.
In materia di accreditamento, vista la particolare e delicata situazione in cui versa la regione, si ritiene necessario che la struttura commissariale invii un documento ricognitivo dei fabbisogni di strutture/prestazioni in modo da realizzare un unico documento di riferimento per la verifica della coerenza con la programmazione regionale. A questo si chiede di accompagnare la trasmissione di un crono programma che contempli verifiche periodiche sul rispetto delle scadenze.
In merito ai rapporti con gli erogatori privati si rimane in attesa di acquisire informazioni in merito allo stato di sottoscrizione dei contratti con le strutture per l'anno 2012, alla definizione dei tetti 2013 per tutte le tipologie di prestazioni, allo stato di sottoscrizione dei contratti con le strutture per l'anno 2013.
In merito ai protocolli d'intesa con le Università, si prende atto dell'avvenuta costituzione dell'Azienda ospedaliero-universitaria S.Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona – Scuola medica Salernitana e si resta in attesa di acquisire l'atto aziendale. Relativamente ai protocolli con SUN e Federico II si resta in attesa delle informazioni richieste già nella precedente riunione.
Si è ancora in attesa della documentazione in merito alla richiesta di deroga al blocco del turnover.
In merito alla rete ospedaliera, si richiede che eventuali interventi di modifica o integrazione, così come delineato dal DCA 49/2010, vengano definiti con un nuovo atto organico essendo il DCA un atto regionale espressione di un superiore livello pianificatorio regionale in materia sanitaria (Tar Campania, sentenza n° 882/2013).
In relazione alla rete di assistenza territoriale, considerate le criticità rilevate, si attende la concreta attuazione delle azioni previste nel P.O. 2013-2015.
In merito alla rete dell'emergenza urgenza si invita la Regione a provvedere quanto prima all'approvazione dei piani attuativi per attivare concretamente il piano di riorganizzazione.
La regione Campania presenta a consuntivo 2012 un disavanzo di 111,076 mln di euro. Dopo le coperture a valere sulla leva fiscale massimizzata relativa all'anno d'imposta 2013 il cui gettito disponibile è pari a 232,978 mln di euro, evidenzia un avanzo di 121,902 mln di euro. In merito a tale risultato gli Organismi ricordano che l'art. 30 del decreto legislativo 118/2011 prevede che eventuali risparmi nella gestione del servizio sanitario nazionale effettuati dalle regioni rimangano nelle disponibilità delle regioni stesse.
Non è possibile non evidenziare la fragilità delle informazioni contabili della Regione con riferimento allo stato patrimoniale 2012 nonostante l'invio, da parte della stessa, di nuovi dati. Ciò rivela un comportamento di non leale collaborazione tra la struttura commissariale e gli Organismi stessi di monitoraggio.
Con riferimento all'anno 2013, sulla base dei dati del I trimestre, l'advisor stima una proiezione a chiudere con una perdita, prima delle coperture, di circa 72 mln di euro in linea con il CE del Programma operativo 2013-2015.

Puglia
Gli Organismi di monitoraggio valutano che l'attuale stesura del Programma operativo è carente negli elementi richiesti (manca il modello CE tendenziale e il modello programmato; la tabella di sintesi non è coerente con le linee guida trasmesse dai Ministeri affiancanti) e pertanto non sono nella condizione di potersi esprimere in ordine all'adeguatezza degli interventi e al connesso impatto finanziario. Gli organismi chiedono dunque la trasmissione di una nuova bozza di Programma Operativo 2013-2015. Inoltre poiché la Regione non ha trasmesso una richiesta formale di prosecuzione del Piano di rientro, ai sensi dell'art. 15 comma 20 del DL 95/12, gli Organismi invitano il presidente della Regione ad inviarla tempestivamente.
Nello specifico gli Organismi di monitoraggio hanno rilevato che:
In merito all'erogazione dei Lea si rileva un consistente decremento dell'ospedalizzazione sia in regime ordinario che in day hospital, pur mantenendo - al 2012 - il tasso totale standardizzato di dimissione al di sopra del valore di riferimento (171,7 vs 160). Inoltre si osserva una marcata riduzione negli indicatori di inappropriatezza: il tasso di ricorso a ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza, se erogati in modalità ordinaria, mostra ulteriori margini di riduzione mentre il tasso di ospedalizzazione della popolazione ultra-settantacinquenne appare in linea con il valore di riferimento.
Il valore della degenza media pre-operatoria, indicatore di efficienza nella gestione del percorso preoperatorio e di efficace pianificazione dell'utilizzo delle sale operatorie e dei servizi di supporto all'attività chirurgica, si mantiene al di sopra del valore medio nazionale, mostrando comunque indizi di riduzione nel 2012. La dotazione di posti letto per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie risulta pari a circa 0,36 posti letto per 1.000 abitanti al 1 gennaio 2013.
Per quanto riguarda l'erogazione di assistenza territoriale si evidenzia una quota di anziani assistiti a domicilio inferiore all'atteso. Inadeguato risulta anche il numero di posti letto presso strutture residenziali preposte all'assistenza degli anziani non autosufficienti.
In merito all'area delle prevenzione si riscontrano criticità specie in riferimento al settore degli screening come si evince dalla bassa quota di residenti che hanno effettuato test di screening oncologico in programmi organizzati.
Relativamente alla riorganizzazione della rete ospedaliera si conferma la necessità di chiarimenti in merito alla rete degli erogatori privati.
Riguardo alla rete territoriale si chiede che la Regione fornisca all'interno del Po 2013-2015 una sintetica descrizione dello stato attuale della rete dei servizi distrettuali ed espliciti le proprie intenzioni circa la prevista riorganizzazione della stessa ed infine definisca indicatori di risultato che consentano una verifica concreta della loro attivazione/realizzazione.
In merito alla rete dell'emergenza, pur valutando positivamente la documentazione inviata, si chiede che la Regione si attivi tempestivamente per l'attuazione di quanto previsto e si evidenzia che permangono criticità nel processo di riorganizzazione del soccorso territoriale che entrerà in una fase operativa solo dopo la revisione del personale medico della rete 118. Si evidenzia inoltre che il percorso di definizione di un settore unico di riferimento, in grado di integrare le diverse componenti del soccorso sanitario in urgenza (territorio, 118, continuità assistenziale, ospedali) non è completato, pur avendo la regione anticipato alcuni interventi rispetto al cronoprogramma del precedente Po.
Il risultato di gestione a consuntivo 2012 presenta un avanzo di 3,814 mln di euro. Considerando la distrazione di risorse da parte del bilancio regionale pari a 221,670 mln di euro, il disavanzo cui dare copertura è pari a 217,856 mln di euro. Dopo il conferimento delle coperture adottate dal Commissario ad acta, pari a 223,975 mln di euro, valutano che il risultato di gestione dopo le coperture è in avanzo di 6,119 mln di euro. Pertanto avendo il Commissario adottato entro i termini misure idonee e sufficienti a garantire l'equilibrio di bilancio per il 2012, non risulta più sussistente il presupposto per l'incremento automatico delle aliquote nella misura massima secondo quanto disposto dall'art.1, comma 174, della legge 311/2004.
In merito all'andamento del I trimestre, la Regione stima un disavanzo di 70 mln di euro per il quale ha preordinato coperture derivanti dalle entrate fiscali. I documenti evidenziano che al I trimestre 2013 sono contabilizzate risorse per prestazioni aggiuntive rispetto ai Lea, che riportate linearmente all'anno sono pari a 19,512 mln di euro. In merito all'erogazione di livelli aggiuntivi rispetto ai Lea, gli organismi di monitoraggio rappresentano che è intervenuta la sentenza della Corte Costituzionale n°104 del 22/05/2013 che rileva il contrasto dell'erogazione delle prestazioni aggiuntive rispetto ai Lea nelle regioni sottoposte ai Piani di Rientro con obiettivi di risanamento in quanto viola il principio di contenimento della spesa pubblica sanitaria.
In merito alle prestazioni extra-Lea la Regione deve modificare la bozza di Po 2013-2015 prevedendone l'eliminazione a decorrere dal 2014 mediante un puntuale cronoprogramma.