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Toscana: per "Okkio alla Salute" bimbi più sani

Mangiano meglio, si muovono di più, spengono il video, ingoiano meno zuccheri e bollicine: a fare il punto sulla salute dei bimbi toscani è l'indagine 2012 "Okkio alla Salute", presentata oggi nel corso di un convegno che si è tenuto nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con l'Università di Siena e il Creps (Centro di ricerca educazione e promozione alla salute).

Giunto quest'anno alla sua terza edizione, ogni due anni "Okkio alla Salute", condotto dalle Regioni con il coordinamento dell'Istituto Superiore di Sanità, fotografa gli stili di vita dei bambini, le loro abitudini alimentari, l'attività fisica, per valutare poi le criticità e mettere in atto politiche mirate e interventi efficaci. Nel 2012in Italia, sono stati valutati 46.483 bambini, di cui 2.442 in Toscana, appartenenti a123 classi della terza elementare.

I dati toscani indicano che il 19,6% dei bambini è sovrappeso, il 6% è obeso e lo 0,9% severamente obeso (la media italiana è più alta: 22,2% sovrappeso, 10,6% obesi). Quindi, complessivamente l'eccesso ponderale risulta del 26,5%, rispetto al 28,4% del 2010. Diminuisce significativamente anche la percentuale di bambini definiti "fisicamente non attivi", che passano dal 21,9% del 2008 al 14,7% del 2010 e scendono al 12% nell'ultima rilevazione del 2012. Dati favorevoli anche per la diminuzione dei bambini definiti "sedentari" (che trascorrono davanti allo schermo più di due ore al giorno), che passano dal 37,8% del 2008 al 33% del 2012.Quanto all'alimentazione, cresce notevolmente la percentuale di bambini che la mattina fanno una merenda adeguata: 11,2% nel 2008, 27,7% nel 2012. In calo anche il consumo quotidiano di bibite zuccherate e/o gassate: passano dal 41,3% del 2010 al 36,3% del 2012.

«Questi dati che evidenziano i primi incoraggianti cambiamenti - ha commentato l'assessore al diritto alla salute, Luigi Marroni - fanno ipotizzare che questa positiva inversione di tendenza sia attribuibile, almeno in parte, alle azioni integrate e continuative messe in atto in Toscana nell'ultimo decennio con la collaborazione attiva della scuola, delle famiglie e di altri contesti sociali che hanno un ascendente sui comportamenti e sugli stili di vita dei ragazzi».