Aziende e Regioni

Marroni (Toscana): con gli acquisti centralizzati un risparmio di 135 milioni nel 2011

Acquisti a prezzi competitivi a livello nazionale per le Asl toscane. Grazie ad acquisti totalmente centralizzati, con l'unica eccezione di una percentuale marginale legata alle emergenze. Un sistema che ha permesso, solo nel 2011, di risparmiare oltre 135 milioni sul complesso di beni e servizi comprati. A spiegare i vantaggi del modello toscano per l'utilizzo mirato delle risorse è l'assessore regionale al Diritto alla salute Luigi Marroni, soddisfatto dei livelli raggiunti "ma impegnato più che mai a mantenere i risultati e possibilmente migliorarli".

"La nostra Regione - spiega - è divisa in tre grandi aree vaste. Ognuna ha 3 o 4 Asl e un'azienda ospedaliera (due a Firenze) che non hanno solo centralizzato gli acquisti. Sono stati infatti creati appositi enti per ciascuna area (Estav, Ente per i servizi tecnico-amministrativi di area vasta) che hanno varie funzioni, tra le quali, quella principale, è fare acquisti". Con buoni risultati, indica l'assessore. "Nel 2011 - precisa Marrone - il valore degli acquisti di beni e servizi si è attestato a oltre 2 miliardi. Su questi, rispetto alla base di gara, si è risparmiato il 5,11%, ovvero oltre 105 milioni. Inoltre sono stati risparmiati ulteriori 30 o 40 milioni in virtù delle rinegoziazione, resa possibile dalle elevate quantità richieste ai fornitori grazie all'aggregazioni delle domande".

Dal punto di vista pratico, poi, "su un migliaio di voci d'acquisto - dalla siringa ai servizi di ristorazione - nella maggior parte dei casi abbiamo acquistato a prezzi al di sotto della media nazionale. In molti casi si tratta dei prezzi più bassi, che possono essere di riferimento", aggiunge Marroni.

Questo non vuol dire, però, che il prezzo sia la preoccupazione principale della Regione. Anzi. "Le gare - spiega - sono procedure molto complesse. Nella parte iniziale, infatti, c'è una valutazione da parte dei professionisti che utilizzano il servizio o il bene (ad esempio i chirurghi in caso di protesi)", seguono poi le altre valutazioni economiche e amministrative. Per quanto riguarda gli acquisti di macchinari molto costosi, superiori ai circa 200 mila
euro, "c'è la consuetudine di non lasciare sola la Asl nella decisione, ma di intervenire con una valutazione a livello regionale dell'utilità dell'investimento. E' una procedura che vogliamo formalizzare e normare". In pratica con questo sistema l'Asl presenta un progetto per l'acquisto di un macchinario particolarmente oneroso e la Regione valuta l'utilità che può derivare dall'acquisto prima di dare il via libera.