Aziende e Regioni

Lazio fuori dal piano di rientro nel 2015

Poggiano su tre pilastri i Programmi operativi 2013/2015 presentati il 5 dicembre come la ciambella di salvataggio che tirerà fuori la Regione dalle secche del piano di rientro. Il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti ne è sicuro: «Questi Programmi ci porteranno ad uscire dal tunnel del commissariamento e ad avere dal 2015 i conti della sanità in attivo». E tra le novità c'è anche la riconferma a tutto il 2014 dei contratti di 2700 lavoratori precari della sanità, salutata positivamente dai sindacati che ora puntano alla stabilizzazione definitiva.

I pilasti si fondano sulla riconversione delle strutture e il piano per le Case della Salute; il superamento del sistema delle "macroaree", con la rimodulazione dei posti letto distinguendo Roma Città dalle singole province; una sforbiciata di 892 posti letto (su una dotazione complessiva di 17.882) per raggiungere gli obiettivi del piano di rientro sanitario.
«I dati che presenteremo al Ministero dell'Economia e delle finanze – ha detto il Governatore del Lazio – sono certificati dall'advisor contabile Kpmg e ci portano a dire che grazie a questi provvedimenti puntiamo ad avere un avanzo di bilancio nel 2015».

Le previsioni sono di un disavanzo di 540 milioni nel 2013, di 140 milioni nel 2014 e di zero o di un avanzo di 8 milioni nel 2015». Secondo Zingaretti poi «il piano rappresenta un giro di boa storico e ci permette di programmare la sanità, guardando anche a una fase di possibili investimenti e per il 2014/2015 riconsiderando la fiscalità che pesa sulla sanità in maniera automatica».

Il taglio dei posti letto per effetto della spending review e del parametro di 3 posti per mille abitanti si tradurrà in 892 unità in meno e riguarderà 628 acuti e 264 day hospital, per arrivare a un totale di 16.990 e rientrare nelle previsioni della legge. La Regione ha garantito che non si tratterà di tagli lineari ma di una razionalizzazione per «individuare «i posti scarsamente o per nulla utilizzati: una gestione che ci porterà a non chiudere ospedali, individuando invece le sacche di inappropriatezza». La riduzione, sulla base di una ricognizione tecnica che si concluderà a febbraio riguarderà - compresi i 264 posti di day hospital – l'area chirurgica per 527 posti letto, quella materno infantile per 211, l'area medica per altri 211 posti letto. Sull'altro fronte saranno invece incrementati di 109 unita i posti letto dell'area critica. Rispetto al comparto pubblico/privato, la riduzione è di 76 pl negli istituti pubblici e di 816 in quelli privati accreditati.

Ma il primo esame dei piani della Regione sarà affrontato il 12 dicembre, quando il Governatore illustrerà i Programmi 2013/2015 al Ministero dell'Economia e delle Finanze nell'ambito delle verifiche sul piano di rientro laziale.