Aziende e Regioni

Arriva nelle Regioni il codice di comportamento dei dipendenti

Ogni Regione dovrà sottoscrivere, completare e pubblicare sul suo sito internet il codice di comportamento dei dipendenti. In analogia a quanto indica il Dpr 62/2013, le linee guida regionali lasciano "in bianco" ovviamente il nome della Regione e alcuni particolari come l'importo massimo dei "regali" che possono eventualmente accettare i dipendenti. Nel Dpr 62 il tetto era fissato 100 euro, che però possono valere anche meno, o addirittura di più, fino a 150 euro, se le singole amministrazioni lo decideranno. E così la cifra per ora resta in bianco.

Le linee guida per l'adozione del codice di comportamento dei dipendenti delle amministrazioni regionali è stato approvato oggi dai goverantori e ora dovrà essere fatto proprio e divulgato da ogni singola Regione.

Le altre regole che ogni Regione dovrà sottoscrivere sono analoghe a quelle fissate dal Dpr: il dipendente dovrà essere ligio al dovere, trasparente nelle pratiche, pronto ad astenersi da procedure d'ufficio nel caso di conflitto d'interessi che tocchino lui e i suoi familiari. Riservatissimo e a prova provata di insider. Non dovrà mai usare telefono, auto blu, internet d'ufficio a fini personali. E, se dirigente, dovrà rendere nota all'amministrazione situazione patrimoniale e dighiarazione dei redditi.

Naturalmente ha il dovere di osservare la Costituzione, naturalmente, e di «servire lo Stato» con «disciplina e onore». Avendo come stella polare i principi di «integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza». Se mai basteranno. E comunque con richiami che vanno dal semplice travet su su, fino ai dirigenti e ai maxi burocrati. E dovrà astenersi «in caso di conflitto d'interessi» che lo riguardino, e che andranno sempre comunicati all'amministrazione.