Aziende e regioni

Lazio, piano di rientro al collasso. Ecco perché il Governo lo ha bocciato

di Paolo Del Bufalo

Un disavanzo 2012 di 613,186 milioni coperto tutto grazie alle tasse (aliquote Irpef e Irap) che hanno fruttato 808,682 milioni, ma praticamente nessun risultato sul piano strutturale dal piano di rientro del Lazio secondo l'ultima analisi del 18 dicembre scorso. Che come per gli altri tavoli di monitoraggio delle Regioni in deficit sarà però "ufficializzato" solo quest'anno, soprattutto per non mettere in moto a fine 2013 meccanismi di contabilizzazione per lo sblocco (ma non per il Lazio) di risorse legato ai risultati positivi ottenuti.

Contabilità nel caos
Poi ancora estrema confusione nella contabilità anche per il prgresso 2001-2001 su cui il tavolo di monitoraggio attende ora di ricevere chairmenti così come chiarimenti servono per il risultato 2013 per il quale il tavolo sottolinea «una carenza amministrativo contabile da parte della Regione e della struttura commissariale», anche se dai dati del II trimestre dello scorso anno il disavanzo sarebbe di 611,311 milioni prima delle coperture. Come dire che il deficit è rimasto pressoché costante, proprio per il mancato effetto delle manovre strutturali, spesso carenti se non del tutto assenti.

Manca il Piano operativo
Un giudizio pesante quello che emerge dal pre-verbale del tavolo di monitoraggio. E che non risparmia di sottolineare carenze nell'adeguamento al Dlgs 118/2011 sui bilanci federalisti, e ritardi nella trasmissione del programma operativo 2013-2015. Su questo poi una delle tirate d'orecchie riguarda il fatto che a sottoscrverlo avrebbe dovuto essere tutta la struttura commissariale "così come modificata" (con Renato Botti sub-commissario (VEDI ) che a questo punto dovrebbe prendere in mano tutte le redini del piano, mentre non va affatto bene che la Regione interferisca con l'attività della struttura commissariale.

E con il piano operativo manca tutta la programmazione della rete degli ospedali (comprese le linee guida sulla nuova intramoenia ancora in altto mare), dei servizi e del fabbisongo (vedi più avanti). E anche gli atti aziendali. Tanto che per il nuovo ospedale dei Castelli romani, la struttura che dovrebbe prendere il posto dei piccoli ospedali di tre (o anche quattro) piccoli ospedali della zona (Albano, Ariccia, Genzano e forse Marino), il verbale chiede chiarimenti per poterlo inserire nella programmazione regionale, ma la struttura va avanti e con questa i relativi pagamenti.

Flussi informativi
Per gli adempimenti relativi alla tessera sanitaria il tavolo di verifica sottolinea che a metà novembre 2013 il 96% delle ricette trasmesse non riporta ancora il codice diagnosi. Inoltre: il 10% delle ricette viene inviato da un medico diverso dal proprietario del ricettario; il 15% riporta un codice esenzione non trovato nell'archivio dei codici forniti dalla Regione il 4% non riporta il corretto codice della prestazione prescritta dal medico.

E ancora sulle esenzioni per reddito ci sono una serie di cirticità:

- l'8% delle ricette di specialistica e l'll% delle ricette di farmaceutica riportano un codice di esenzioni per reddito riferito ad assistiti non presenti negli elenchi forniti dal Sistema TS ;
- il 5% delle ricette di specialistica riportano l'indicazione della firma apposta sulla ricetta in difformità con le procedure;
- circa gli esiti dei controlli delle autocertificazioni forniti dal Sistema TS, si resta in attesa delle iniziative regionali.

E sulla de-materializzazione la regione ha fatto presente che provvederà alla presentazione del piano di diffusione entro ottobre 2013ma, sottolinea il tavolo a metà novembre non risulta pervenuta alcuna documentazione.
«In tali termini, si resta in attesa della documentazione e dei chiarimenti regionali».

Nessuno intralcio a commissario e subcommissario
«La struttura regionale tutta - si legge a questo proposito nel verbale del tavolo - nel contesto di una regione sottoposta a commissariamento, non può interferire con l'esercizio di funzioni che sono espressione di un potere statale previsto dalla Costituzione ed esercitato dal Governo attraverso la nomina della struttura commissariale nel suo complesso, ma deve supportare, coadiuvare e favorire l'azione della struttura commissariale stessa nella sua interezza. Si ricorda che la governance di una regione sottoposta al potere sostitutivo da parte dello Stato, è attuata dal commissario e dal/dai subcommissari. La Regione, in tutte le sue articolazioni, deve svolgere la funzione di supporto tecnico alle decisioni della struttura commissariale nella sua interezza. La struttura commissariale, d'altra parte, svolge una funzione propulsiva, di indirizzo e coordinamento. Si chiede, pertanto, di ricevere - conclude il tavolo - il Programma operativo 2013-2015 opportunamente sottoscritto dall'intera struttura commissariale, così come oggi composta».

Fabbisogno e budget desaparecidos
Altra carenza "pesante" quella della mancata definizione del fabbisogno sulla base del quale, spiega il verbale, «procedere alla rimodulzione dell'offerta assistenziale, tenendo in cosdierazione le osservazioni ministeriali giù espresse e le disposizioni» della spending review.

Ancora il riferimento è alla legge 135/2012 per "richiamare" la struttura commissariale al «rispetto di quanto disposto» sul budget e il tavolo rileva «la mancata sottoscrizione di taluni contratti 2013. Sollecitano nuovamente la struttura commissariale a tenere debitamente conto delle risultanze dei controlli di appropriatezza sulla produzione consuntivata nel processo programmatorio».

Male i rapporti col privato
In pratica tutto il capitolo dei rapporti col privato è scoperto, e il tavolo rinadisce ancora «carenze nella governance dei rapporti con gli erogatori provati che genera un crescente contenzioso». E tra l'altro manca l'adeguamento al nuovo tariffario nazionale, e tutte le procedure di accreditamento definitivo e autorizzazione all'esercizio sono in altto mare

E da qui in poi il verbale fa casi precisi.

Istituto dermopatico dell'Immacolata
Tavolo e Comitato avevano preso atto del decreto che disponeva l'erogazione anticipata di importi relativi alle prestazioni delle Strutture IDI - Irrcs e ospedale San Carlo di Nancy, gestite dalla Provincia Italiana della Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione, fino al 30 settembre 2013, ed erano rimasti in attesa di ricevere aggiornamenti relativi alla situazione del gruppo. «Non essendo pervenuta ulteriore documentazione, Tavolo e Comitato chiedono aggiornamenti al riguardo».

Gruppo San Raffaele
Il tavolo lamenta la mancata documentazione già chiesta a luglio (VEDI ) sugli incrementi di attività ospedaliere «non coerenti con la originaria programmazione» e la mancata «predisposizione di un nuovo atto che descrivesse la nuova configurazione della rete e che desse evidenza della compatibilità con i fabbisogni assistenziali» sempre secondo la spending review.

«Era stato segnalato, inoltre, - aggiunge il tavolo - il mancato riscontro alla richiesta di chiarimenti in merito all'accreditamento della struttura San Raffaele Termini. In merito, non risulta pervenuta documentazione. Si ribadisce la necessità di rivedere il decreto 62/2011, come richiesto dai Tavoli tecnici più volte».

Ospedale israelitico
Dalle'esito del controllo delle cartelle cliniche erano risultati il 94% di ricoveri incongrui e inappropriati, «trattandosi di procedure odontoiatriche non invasive, effettuate in un setting assistenziale non idoneo, ovvero prestazioni erogabili in regime ambulatoriale, per un ammontare complessivo di 11.719.216,71 euro». Inoltre, la Procura della Repubblica di Roma ha già esercitato l'azione penale, «ravvisando gli estremi del reato di truffa ai danni dell'Asl RmD, della Regione e del ministero della Salute».
«Tavolo e Comitato, pur non comprendendo come possano essere state erogate per un quadriennio prestazioni inappropriate senza che i controlli rilevassero tale situazione, prendono atto e restano in attesa di conoscere gli ulteriori provvedimenti che saranno assunti dalla gestione commissariale, nonché gli esiti dell'azione penale. Si chiede di fornire, con urgenza, i chiarimenti richiesti il12 settembre 2013».

Policlinico Gemelli
La richiesta era già stata quella di chiarimenti sul rischio di overbudget che si evidenziava sulla struttura per il 2012.
In questo senso la gestione commissariale ha inviato una nota di chiarimenti in cui si afferma che la produzione, sia per l'assistenza ospedaliera (al netto dei controlli), sia per l'assistenza specialistica (al netto delle compartecipazioni) è stata inferiore al budget programmato.
«Non essendo riportati nella nota elementi aggiuntivi, Tavolo e Comitato confermano le valutazioni del precedente verbale e rinviano ai pareri. Si ricorda che il contratto 2013 non è stato sottoscritto».


Casa di Cura Città di Apri/la, Casa di Cura Addominale dell ‘Eur e Campus Bio-Medico
Poiché non è pervenuta ulteriore documentazione Tavolo e Comitato confermano le osservazioni avanzate in occasione della riunione del 30 luglio 2013 e «con riferimento alla struttura Casa di Cura Città di Aprilia, chiedono di essere aggiornati riguardo allo stato del contenzioso».

Università
Per quanto riguarda i protocolli d'intesa con le università, l'11 dicembre 2013 è stato trasmesso quello sottoscritto tra Università La Sapienza e Regione Lazio. «Nel rinviare al parere - commenta il tavolo - evidenziano che da un primo esame sono emersi aspetti non condivisibili che saranno oggetto di richiesta di modifica; richiamano ancora una volta l'urgenza di procedere al rinnovo dei Protocolli d'Intesa con tutte le università statali e non statali nel più breve tempo possibile».

Ancora aperte criticità 2011
Le inadempienze rilevate e mai risolte riguardano:
- l'acquisto di beni e servizi su cui si sono riscontrate «forti divergenze tra i prezzi applicati alla regione e i corrispondenti applicati nelle gare Consip» e ancora non è arrivato alcun chiari8mento;
- lacontabilità analitica;
- l'accreditamento istituzionale;
- la riorganizzazione rete dei laboratori;
- la certificazione del blocco automatico del tum over e del divieto di effettuare spese non obbligatorie su cui «non è pervenuta documentazione»;
- gli obblighi informativi-economici;
- l'implementazione dei percorsi diagnostici;
- i lea aggiuntivi;
- il sistema Fse (Fascicolo sanitario elettronico);
- l'attività trasfusionale..