Aziende e regioni

Emilia Romagna: sì alla scelta del pediatra anche per i figli dei migranti irregolari

Il pediatra di libera scelta anche per i figli di migranti irregolari: lo prevede
la delibera 2099/2013 della Giunta dell'Emilia-Romagna, in attuazione di un Accordo Stato-Regioni del dicembre 2012 che prevedeva la facoltà, per le amministrazioni locali, di assegnare il pediatra anche ai bimbi di chi non è in regola con il permesso di soggiorno. Facoltà di cui non si è avvalsa la Lombardia, che il 23 dicembre scorso ha sì previsto la possibilità di iscrizione al Ssr ma non l'assegnazione di un dottore "fisso".

In Emilia-Romagna per i figli di migranti senza permesso di soggiorno la scelta del pediatra è a tempo determinato, con validità annuale dal momento dell'iscrizione, rinnovabile di anno in anno fino al 14° anno di età se il minore è presente nel territorio regionale. Le eventuali prescrizioni del pediatra si applicano solo alle prestazioni delle strutture sanitarie pubbliche della Regione e all'assistenza farmaceutica.

Per i cittadini europei comunitari che hanno la residenza in Emilia-Romagna, in alternativa al contratto di assicurazione sanitaria, c'è la possibilità di iscriversi al Servizio sanitario attraverso il versamento di un contributo. L'iscrizione ha validità annuale, dal 1° gennaio al 31 dicembre, non è frazionabile e non ha decorrenza retroattiva. Per i cittadini comunitari iscritti a un corso di studio, ai fini dell'iscrizione volontaria si prescinde dal requisito della residenza: è sufficiente la dichiarazione di domicilio.

Per garantire queste prestazioni aggiuntive rispetto ai Livelli essenziali di assistenza, la Regione ha stanziato per quest'anno un milione di euro.