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Abusa di droghe un adolescente su tre con problemi psichiatrici. Asse Bambino Gesù-Dipartimento antidroga per la prevenzione

Droghe e psiche legati a doppio filo nei minori: tra gli under 18 che soffrono di patologie psichiatriche uno su tre fa uso continuo di droghe. E su 350 accessi al pronto soccorso dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma un terzo ha come causa o concausa l'assunzione di sostanze stupefacenti, anche la cannabis. Consumo che risulta al primo posto tra le cause di morte dei ragazzi tra i 14 e i 20 anni.

Di droga, adolescenti e salute mentale si discute oggi al convegno "Disagio giovanile: individuare i soggetti a rischio, prevenire le difficoltà" promosso dal Dipartimento di Neuroscienze e neuroriabilitazione della struttura romana presso la sede di San Paolo. È l'occasione per illustrare - presenti il capo del Dipartimento per le Politiche antidroga, Giovanni Serpelloni, e il presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori sanitari, Monsignor Zygmunt Zimowski - il progetto di collaborazione tra il Bambino Gesù e il Dipartimento chiamato "E.D.I – Early Detection and Intervention".

Un'alleanza finalizzata a individuare precocemente, a scopo preventivo, le condizioni comportamentali e familiari a rischio e i ragazzi particolarmente "vulnerabili" in età prepuberale, con particolare riferimento all'area del disturbo psichiatrico giovanile. Perché i ritardi ci sono, eccome: dai dati della letteratura risulta che il tempo medio che intercorre tra l'inizio dell'assunzione di droghe e la diagnosi di disturbo psichiatrico (che affligge circa il 20% dei minori, considerando anche i disturbi lievi, con esordio per il 50% dei casi entro i 18 anni e per il 75% entro i 25) è in media di sei anni.

Tempo prezioso, se si considerano i danni delle droghe nei più giovani: l'assunzione in età pediatrica può determinare un'alterazione dei fisiologici processi di maturazione cerebrale. Con conseguenti pesanti in termini di deficit di funzioni cognitive importantissime quali l'attenzione, la memorizzazione, l'apprendimento e la motivazione.