Aziende e regioni

Bambino Gesù, presentato il primo bilancio sociale: il "valore aggiunto" è pari a 153 milioni di euro

Il valore aggiunto prodotto dall'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma - ovvero la capacità di aggiungere valore a beni e servizi acquistati - nel 2012 è stato pari a 153 milioni di euro (la differenza tra la produzione realizzata, pari a 260 milioni, e i costi esterni sostenuti per materie e servizi, pari a 107 milioni). Il 98% di questo surplus è stato reinvestito sui circa 3.400 lavoratori della struttura, al 70% donne, e il 2% ha rappresentato il margine operativo lordo realizzato nell'ultimo anno, a dispetto della crisi.

Buona, dunque, la "salute" dell'ospedale, almeno secondo il primo bilancio sociale presentato oggi nella sede del Gianicolo. «Un'iniziativa – ha spiegato il presidente dell'Ospedale, Giuseppe Profiti – dettata dalla volontà di rispettare attraverso una rendicontazione pubblica i criteri di trasparenza e verificabilità del nostro operato».

Il documento, realizzato secondo gli standard Gbs (Gruppo di studio per il bilancio sociale) sotto la guida del Laboratorio di Economia e Management dell'Università degli studi di Roma "Foro Italico", racconta le attività svolte e i risultati sociali dall'Ospedale nel corso del 2012 sul piano economico, sociale, clinico e scientifico.

Prestazioni in crescita
Aumentano i ricoveri e gli interventi, parallelamente all'attrazione che la struttura romana continua a esercitare verso i pazienti che arrivano da fuori Regione: le degenze sono state oltre 26mila (+5% rispetto al 2011), gli accessi al pronto soccorso 71mila (contro i 59mila dell'anno precedente), le attività operatorie quasi 26mila (+18%). Il 28% dei pazienti ricoverati in regime ordinario provenivano da altre Regioni (soprattutto Campania, Puglia e Calabria. Il 12% sul totale dei ricoverati erano pazienti di origine straniera. Circa 300 i trapianti effettuati tra rene, cuore, fegato, midollo, cornea, protesi valvolari cardiache e membrane amniotiche.

«La nostra missione – ha sottolineato Profiti - è perseguire l'eccellenza nelle cure dei piccoli degenti, cercando di accompagnare al meglio le famiglie. Anche nel contesto difficile della crisi economica, che ha visto la riduzione dei fondi disponibili per il settore sanitario, siamo comunque riusciti a raggiungere gli obiettivi prefissati e ad andare incontro alle esigenze delle famiglie. L'apertura della nuova sede di San Paolo, a fine 2012, ha permesso di trasferire le cure ambulatoriali in un ambiente ampio e confortevole, lasciando nella sede storica di Sant'Onofrio le cure caratterizzate da alta complessità, che richiedono soggiorni più prolungati».

Ricerca di qualità
Sul piano della ricerca, tra i risultati più significativi ottenuti nel 2012 si segnalano l'identificazione di 9 nuovi geni-malattia nel campo della genetica e delle malattie rare; la messa a punto di modelli di simulazione per ottimizzare la correzione chirurgica delle cardiopatie nel campo delle malattie multifattoriali e dei fenotipi complessi; gli studi sulle cellule B della memoria nell'area di ricerca in immunologia e farmacoterapia; gli studi del profilo immunologico nei trapianti aploidentici in oncoematologia; lo sviluppo di un nuovo software per la valutazione delle acquisizione delle tecnologie sanitarie, per le innovazioni clinico-tecnologiche; lo sviluppo di tecniche chirurgiche mini-invasive sul piano delle innovazioni clinico-assistenziali.

L'Impact Factor della produzione scientifica complessiva dell'Ospedale ha continuato a crescere nel 2012, così come il valore medio dell'IF prodotto da ciascun ricercatore. E' aumentata la partecipazione ai bandi ricerca nazionali e internazionali, cosi pure il tasso di successo dei progetti presentati (dal 24% del 2011 al 29% del 2012) ovvero dei progetti finanziati.

Accoglienza alle famiglie: una priorità
Sul fronte delle attività di accoglienza delle famiglie dei piccoli ricoverati, nel 2012 l'ospedale ha garantito oltre 100mila notti gratuite negli alberghi della capitale e in altre strutture ricettive. 4500 i nuclei familiari coinvolti nei progetti di assistenza, 1.700 mediazioni culturali svolte in 90 lingue diverse e 2.500 bambini inseriti nel programma di scuola in ospedale.
Di particolare rilievo sociale l'accordo con il ministero della Giustizia per la gestione di parte del Centro unico di prenotazione dell'Ospedale attraverso il coinvolgimento di alcuni detenuti del carcere di Rebibbia.

Cooperazione e fundraising
Il Bambino Gesù è presente con missioni, progetti e presidi sanitari stabili in 14 Paesi, dal Vietnam alla Tanzania. «Tutte queste attività – ha concluso Profiti – non sarebbero state possibili senza il sostegno e la generosità di tanti privati, professionisti, aziende, e volontari che da sempre con la loro vicinanza e il loro impegno sono diventati parte integrante del sistema Bambino Gesù». Le donazioni raccolte nel 2012 ammontano a circa 3 milioni di euro e hanno interessato principalmente l'acquisto di apparecchiature, donazioni a Unità operative e a progetti sociali e internazionali.