Aziende e regioni

Nella Pa di Bolzano vivono i bambini e i ragazzi più magri ma vi si continua a registrare la quota maggiore di consumi alcolici

La PA di Bolzano è dove vivono i bambini e ragazzi più magri: infatti risulta in eccesso di peso (sovrappeso o obesi) il 12,2% dei minori di 6-17 anni – percentuale minore in Italia, contro un valore medio nazionale di 26,9%.
Ma nella PA di Bolzano si registra anche in questa edizione del Rapporto la percentuale maggiore di consumatori di alcolici: nel 2011 la PA presenta una quota di non consumatori pari al 24,6% - la minore in Italia, a fronte di un valore medio nazionale del 33,6%. I consumatori sono il 72% - la maggiore in Italia, a fronte di un valore medio nazionale del 65%.
Sono alcuni dei dati che emergono dalla undicesima edizione del Rapporto Osservasalute (2013), un'approfondita analisi dello stato di salute della popolazione e della qualità dell'assistenza sanitaria nelle Regioni italiane presentata oggi all'Università Cattolica. Pubblicato dall'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane che ha sede presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e coordinato dal Professor Walter Ricciardi, direttore dell'Osservatorio e del Dipartimento di Sanità Pubblica del Policlinico Universitario "Agostino Gemelli", il Rapporto è frutto del lavoro di 165 esperti di sanità pubblica, clinici, demografi, epidemiologi, matematici, statistici ed economisti distribuiti su tutto il territorio italiano, che operano presso Università e numerose istituzioni pubbliche nazionali, regionali e aziendali (Ministero della Salute, Istat, Istituto Superiore di Sanità, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto Nazionale Tumori, Istituto Italiano di Medicina Sociale, Agenzia Italiana del Farmaco, Aziende Ospedaliere e Aziende Sanitarie, Osservatori Epidemiologici Regionali, Agenzie Regionali e Provinciali di Sanità Pubblica, Assessorati Regionali e Provinciali alla Salute).
Quest'anno il Rapporto osserva la struttura della popolazione con alcuni nuovi indicatori per osservare come è composta, quanti anziani ci sono e qual è il rapporto tra popolazione attiva (in età da lavoro) e popolazione dipendente (bambini e anziani).
Di seguito i nuovi indicatori proposti:
L'indice di vecchiaia (IV) che rappresenta un indicatore sintetico del grado di invecchiamento della popolazione e si ottiene rapportando l'ammontare della popolazione "anziana" (65 anni e oltre) e quello dei bambini (0-14 anni). Per questo indicatore la PA di Bolzano presenta un valore di 111,1%, a fronte di un valore medio nazionale di 148,7%.
L'indice di dipendenza (ID) che rapporta la quota delle persone teoricamente dipendenti da un punto di vista economico (ossia i più giovani e i più anziani) alle persone in età da lavoro, che si presume debbano sostenerle. Per questo indicatore la PA di Bolzano presenta un valore di 53,4%, a fronte di un valore medio nazionale di 53,5%.
L'Indice di Struttura della popolazione attiva (IS) esprime, invece, il grado di invecchiamento di uno specifico settore della popolazione, ossia la popolazione in età da lavoro. Esso si ottiene rapportando le venticinque generazioni più anziane (cioè il segmento di popolazione 40-64 anni) alle venticinque più giovani (15-39 anni) che si suppone nel tempo si debbano sostituire alle più invecchiate. Per questo indicatore la PA di Bolzano presenta un valore di 111,9%, a fronte di un valore medio nazionale di 120,7%.
L'Indice di Ricambio, infine, ha al numeratore la quota di popolazione che sta per uscire dalla popolazione attiva (60-64 anni) e al denominatore la parte di popolazione (15-19 anni) che si sta per affacciare al mondo del lavoro. Per questo indicatore la PA di Bolzano presenta un valore di 94,2%, a fronte di un valore medio nazionale di 130,3%.
SALUTE E DISABILITÀ DELLE PERSONE ANZIANE
Nella PA di Bolzano (dati XV Censimento – 2011) il 9,6% dei cittadini ha tra 65 e 74 anni, a fronte di una media nazionale del 10,5%, mentre le persone tra 75 e 84 anni sono il 6,2% della popolazione regionale, a fronte di una media nazionale del 7,5%. Gli anziani di 85 anni o più sono il 2,5% della popolazione regionale, a fronte di una media nazionale del 2,8%.
Quest'anno il Rapporto esamina la percentuale di maschi e femmine di età 65 anni e oltre che vivono soli, in presenza o assenza di gravi limitazioni fisiche che rendono complicate le attività quotidiane anche più semplici come lavarsi o cucinare (Anno 2011): per la PA di Bolzano (insieme alla PA di Trento) il 35,52% della popolazione maschile in questa fascia di età vive sola in presenza di limitazioni, e il 53,63% delle femmine (valori medi nazionali: il 19,93% dei maschi e 45,17% delle femmine); il 14,63% dei maschi in regione vive solo in assenza di limitazioni; e il 39,16% delle femmine (valori medi nazionali: 16,02% dei maschi e il 35,39% delle femmine).
SPERANZA DI VITA
Nella PA di Bolzano la speranza di vita alla nascita è per i maschi pari a 80,5 anni – la maggiore in Italia (media italiana 79,4). Per le femmine la speranza di vita alla nascita è pari a 85,3 anni (valore medio italiano 84,5). Per i maschi di 0-84 anni si registra un guadagno di 193 giorni per la speranza di vita ottenuto grazie alla riduzione della mortalità per tumori (guadagno medio nazionale è di 116 giorni); un guadagno di 142 giorni per ridotta mortalità per malattie del sistema circolatorio (guadagno medio italiano 133 giorni); i maschi hanno inoltre guadagnato 25 giorni per ridotta mortalità per disturbi psichici, malattie del sistema nervoso ed organi di senso (guadagno medio italiano 6 giorni). Per le donne la speranza di vita ha risentito di una perdita di 19 giorni per aumento della mortalità per tumori (guadagno medio nazionale è di 31 giorni); un guadagno di 196 giorni per ridotta mortalità per malattie del sistema circolatorio – guadagno maggiore in Italia (guadagno medio italiano 117 giorni); e una perdita consistente – la maggiore in Italia – di 74 giorni per ridotta mortalità per disturbi psichici, malattie del sistema nervoso ed organi di senso (perdita medio italiano 11 giorni).
MORTALITÀ
Nella PA di Bolzano la mortalità (dati 2010) è pari a 96,7 per 10.000 abitanti tra i maschi – la mortalità minore in Italia, contro una media nazionale di 105,9 per 10.000, mentre è pari a 60,4 per 10.000 tra le donne (contro una media nazionale di 66,8 per 10.000).
Per quanto riguarda i tassi di mortalità per alcune cause (2010) la PA di Bolzano presenta, nella classe di età 19-64 anni, una mortalità per tumori tra i maschi pari a 9,3 per 10.000 (vs un valore medio nazionale di 10,2 per 10.000) e una mortalità per malattie del sistema circolatorio di 4,3 per 10.000 – la minore in Italia insieme alla Liguria (vs un valore medio nazionale di 5,2 per 10.000). Tra le femmine la mortalità per tumori è pari a 7,2 per 10.000, (vs un valore medio nazionale di 7,7 per 10.000) e la mortalità per malattie del sistema circolatorio di 1,2 per 10.000 – la minore in Italia insieme all'Emilia Romagna (vs un valore medio nazionale di 1,8 per 10.000).
STILI DI VITA
Fumo - La PA di Bolzano presenta una quota di fumatori pari al 20,9% (anno 2012) della popolazione regionale di 14 anni e oltre (media nazionale 21,9%). Nella PA di Bolzano vi è una quota di ex-fumatori del 25,3% (22,6% valore italiano), mentre i non fumatori sono il 52,2% della popolazione regionale di 14 anni e oltre (valore medio nazionale 54,2%).
Consumo di alcol – La PA di Bolzano fa registrare i seguenti valori: nel 2011 presenta una quota di non consumatori pari al 24,6% - la minore percentuale in Italia, a fronte di un valore medio nazionale del 33,6%. I consumatori sono il 72%- la maggiore percentuale in Italia, a fronte di un valore medio nazionale del 65%.
La prevalenza di consumatori a rischio di 11-18 anni (ovvero quei giovani che praticano almeno uno dei comportamenti a rischio relativamente al consumo di alcol, come l'eccedenza quotidiana o il binge drinking) è pari al 24% dei maschi (valore medio italiano 14,1%), al 20,7% per le femmine - la maggiore percentuale in Italia (valore medio italiano 8,4%), per un totale del 22,4% dei giovani in questa fascia d'età - la maggiore percentuale in Italia (valore medio italiano 11,4%). La PA di Bolzano presenta inoltre la maggiore prevalenza di consumatori a rischio di 19-64 anni: pari al 35,5% dei maschi - maggiore percentuale in Italia (valore medio italiano 19,8%) e all'11,1% delle femmine - maggiore percentuale in Italia (valore medio italiano 5,3%). Il totale dei consumatori a rischio è il 23,4% degli individui in questa fascia d'età - maggiore percentuale in Italia (valore medio italiano 12,5%).
DIETA, PESO E SPORT
Obesità e sovrappeso
Adulti - La PA di Bolzano presenta una percentuale di individui (persone di 18 anni e oltre) in sovrappeso pari al 32,5%; il valore medio nazionale è il 35,6%. E una percentuale di obesi pari al 7,5% dei cittadini, a fronte di un valore medio italiano del 10,4%.
Minori – Nella PA di Bolzano il 12,2% dei minori di 6-17 anni è in eccesso di peso (sovrappeso o obesi) – percentuale minore in Italia, contro un valore medio nazionale di 26,9%.
Per quanto riguarda la pratica di sport nella PA di Bolzano il 37,3% della popolazione dai 3 anni in su pratica sport in modo continuativo – percentuale maggiore in Italia (valore medio italiano 21,9%); il 29,8% fa qualche attività fisica (valore medio nazionale 29,2%). Nella PA di Bolzano coloro che non svolgono alcuno sport sono il 14,2% della popolazione – percentuale minore in Italia (media nazionale 39,2%).
SALUTE MENTALE
Nella PA di Bolzano si registra un consumo di antidepressivi pari a 45,7 dosi definite giornaliere per 1.000 abitanti nel 2012. A livello nazionale il consumo medio è di 36,8 DDD/1.000 ab die.
Nella PA di Bolzano il tasso standardizzato di suicidio è pari al 10,93 per 100.000, a fronte di un valore medio nazionale di 7,21 per 100.000 fra i soggetti con 15 anni e oltre.
SALUTE MATERNO INFANTILE
Gestione dei parti con Taglio Cesareo (TC): la PA di Bolzano presenta una quota di TC pari al 24,56% sul totale dei parti nel 2012, contro la media nazionale di 36,62%.
SISTEMA SANITARIO REGIONALE
Passando all'analisi sulla "salute" del Sistema Sanitario Regionale emerge tra le performance economico-finanziarie che nel 2012 nella PA di Bolzano il rapporto spesa/PIL è pari al 6% (valore medio italiano 7,04%).
La PA di Bolzano presenta il valore maggiore in Italia per quel che riguarda la spesa pro capite per remunerare il personale dipendente del SSN, una quota di 1.147,6 euro per cittadino (anno 2011), a fronte di una spesa pro capite media nazionale di euro 596,3.
CONSUMO DI FARMACI
Per quanto riguarda il consumo territoriale di farmaci a carico del SSN (espresso in termini di "DDD/1.000 ab die", cioè come numero medio di dosi di farmaco consumate giornalmente ogni 1.000 abitanti), nel 2012 la PA di Bolzano presenta un consumo di 743 DDD/1.000 ab die – il consumo minore in Italia, a fronte di un valore medio nazionale di 985. in particolare, la PA di Bolzano presenta anche il consumo minore di antibiotici rispetto al resto del Paese, pari a 12,6 DDD/1.000 ab die contro un consumo medio italiano quasi doppio (21,1 DDD/1.000 ab die – dati anno 2012).
Sempre nel 2012 la spesa pro capite per consumo di farmaci a carico del SSN nella PA di Bolzano è pari a 132,5 euro – la spesa minore in Italia (la media nazionale di 193 euro).
I cittadini spendono non poco di tasca propria per acquistare farmaci forniti dal Ssn: infatti se si osserva l'indicatore Spesa farmaceutica pro capite per ticket e compartecipazione, che esprime la spesa che il cittadino deve sostenere per accedere all'assistenza farmaceutica erogata dal servizio sanitario pubblico, si vede che nella PA di Bolzano ogni cittadino spende di tasca propria il 14,4% della spesa pro capite totale (valore medio italiano 12,2%). Il sistema dei ticket può influire su un accesso equo all'assistenza farmaceutica, potenzialmente penalizzando i soggetti a più basso reddito e quelli con polipatologie croniche.
ASSISTENZA OSPEDALIERA
Gestione dell'assistenza ospedaliera: la PA di Bolzano presenta un tasso standardizzato di dimissioni ospedaliere in regime ordinario pari a 140,2 per 1.000 (2012) – dato peggiore in Italia, a fronte di un valore medio italiano pari a 120,3 per 1.000. Il tasso standardizzato di dimissioni ospedaliere in regime di Day Hospital è pari a 39,1 per 1.000, mentre la media nazionale è di 43,2 per 1.000.
Il tasso standardizzato complessivo di dimissioni ospedaliere (ovvero in regime ordinario e in Day Hospital) è pari a 179,3 per 1.000; il valore medio nazionale è pari a 163,5 per 1.000.
Nel 2012 la PA di Bolzano presenta una Degenza Media Preoperatoria standardizzata pari a 1,52 giorni, a fronte di una media nazionale di 1,81. Questo parametro è indice di efficienza organizzativa e di appropriato utilizzo dei servizi diagnostici e dei reparti di degenza chirurgici.
Gestione delle fratture del collo del femore - La frattura del collo del femore (evento frequente nella popolazione anziana) è un ottimo modo per valutare la qualità dell'assistenza ospedaliera in quanto, se non trattata a dovere, ed è spesso causa di peggioramento della qualità di vita, di disabilità e/o di mortalità. Infatti, diversi studi hanno dimostrato che lunghe attese per l'intervento per questa frattura corrispondono a un aumento del rischio di mortalità e di disabilità del paziente, aumento delle complicanze legate all'intervento e minore efficacia della fase riabilitativa. Di conseguenza, molte delle Linee Guida più recenti raccomandano che il paziente con frattura del collo del femore venga operato entro 48 o addirittura 24-36 ore dall'ingresso in ospedale. Nella PA di Bolzano ben l'82,8% (dato 2012) dei pazienti che hanno riportato tale frattura è operato entro 2 giorni – percentuale maggiore in Italia (valore medio italiano di 44,7%).
Asl e ospedali, ecco come usano il web per incontrare il cittadino-utente – Quest'anno il Rapporto è andato a indagare quanto le nostre Asl e ospedali si connettono online col cittadino e comunicano attraverso canali web e social. Nella PA di Bolzano l'unica Asl presente non utilizza nessun canale web (Twitter, Youtube, Facebook etc) per comunicare coi cittadini, a fronte di una media nazionale del 34% delle Asl.
I "viaggi per la salute" – Il Rapporto analizza la mobilità ospedaliera, ovvero gli spostamenti interregionali dei pazienti per essere sottoposti a cure e interventi chirurgici che richiedono un ricovero. Il fenomeno della mobilità ospedaliera di una regione esprime la capacità di attrarre pazienti che risiedono in altre regioni. In tal caso si parla di mobilità attiva, mentre si parla di mobilità passiva quando la tendenza dei pazienti e di emigrare fuori regione. Per la PA di Bolzano questo indicatore mostra che la PA di Bolzano ha una capacità attrattiva per acuti in regime di ricovero ordinario del 6,7%, una percentuale di fuga del 4% e un saldo positivo di 2,7 punti percentuali. Significa che la PA di Bolzano attira più pazienti da altre regioni di quanti residenti escono dai confini regionali per ricevere assistenza sanitaria.
CONCLUSIONI
Il Rapporto Osservasalute 2013 conferma che lo stato di salute della popolazione e la qualità dei servizi sanitari della Provincia Autonoma di Bolzano presentano risultati piuttosto positivi. Una popolazione mediamente più giovane che adotta buoni comportamenti e stili di vita (più del 37% della popolazione svolge regolarmente attività fisica). Accanto a ciò si registra una buona efficienza organizzativa ospedaliera e un appropriato utilizzo dei servizi diagnostici, misurate attraverso una degenza media pre-operatoria standardizzata di 1,52 giorni, a fronte di una media nazionale di 1,81 giorni e da un'elevata percentuale, pari all'83%, dei pazienti operati per frattura al femore entro 2 giorni dall'ingresso in ospedale.
Tuttavia, accanto a questi dati positivi la Provincia di Bolzano risulta ancora una realtà in cui si registra un elevato utilizzo dell'ospedale, misurato attraverso il tasso di ospedalizzazione, che risulta essere tra i più alti d'Italia: la forte centralità dell'ospedale è ancora presente, a fronte di un territorio che deve ancora attrezzarsi per la presa in carico delle patologie croniche.
La Provincia di Bolzano seppure registri il più basso consumo territoriale di farmaci a livello nazionale (con un numero medio di dosi di farmaco consumate giornalmente ogni 1.000 abitanti, pari a 743 DDD/1.000 ab die, contro un valore medio nazionale di 985), essa registra un alto consumo di antidepressivi, pari a 45,7 dosi giornaliere per 1.000 abitanti (media italiana 36,8 DDD/1000 ab al giorno). È un dato noto, come altrettanto noto è il tasso di suicidio del 11 per 100.000, a fronte del valore medio nazionale del 7,2 per 100.000 fra i soggetti oltre i 15 anni.
Infine, resta ancora molto importanti la percentuale di persone con un consumo di alcool a rischio. Circa tre abitanti su quattro in provincia di Bolzano consumano alcol. Si stima che due adulti su cinque abbiano abitudini di consumo considerate a maggior rischio per quantità o modalità di assunzione. Tra gli uomini, i consumatori a rischio sono uno su due e, tra i più giovani, uno su tre. Secondo le indicazioni del programma Guadagnare Salute, è importante che gli operatori sanitari, e in particolare i Medici di Medicina Generale, dedichino attenzione al consumo di alcol dei propri assistiti, in modo da consentire l'identificazione precoce dei soggetti a rischio, nonché la pratica dell'intervento breve e del counselling nei confronti del consumo alcolico nocivo. Secondo i dati PASSI solo una minoranza dei medici e degli altri operatori sanitari si informa riguardo al consumo di alcol dei propri assistiti; inoltre, solo poche persone con consumi a maggior rischio riferiscono di aver ricevuto dal proprio medico il consiglio di moderare il consumo. Questa è quindi un'area di intervento in cui sono possibili grandi miglioramenti.