Aziende e regioni

Corte dei conti: Veneto promosso per la gestione sanitaria 2012

La Corte dei conti promuove la gestione gestione sanitaria 2012 del Veneto, dando anche una prospettiva per il 2013, anno che conferma il trend virtuoso del 2012 con un ulteriore contenimento dei costi e un miglioramento dei conti delle aziende sanitarie più in difficoltà: Ulss 12 Veneziana (-55,2 milioni); Ulss 18 di Rovigo (-28,6 milioni); Ulss 20 di Verona (-20, 5 milioni); azienda ospedaliera di Padova (-38,6 milioni); azienda ospedaliero universitaria integrata di Verona (-34,2 milioni).

La Corte - sezione di controllo per il Veneto - ha pubblicato la sua relazione sui bilanci di esercizio 2012 delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere del Veneto e dell'Istituto Oncologico Veneto.

Pur rimanendo in condizioni di tensione finanziaria, tutte le strutture che perdevano risorse hanno migliorato di molto le loro performance rispetto agli anni precedenti e i conti della sanità veneta 2012 si sono chiusi in attivo, facendo registrare una perdita contabile di 193,1 milioni, completamente ripianati grazie alla Gestione sanitaria accentrata in capo alla Giunta e senza necessità di applicare alcuna addizionale Irpef.

Netto il miglioramento rispetto agli aspetti contabili dei bilanci precedenti (-330,5 milioni nel 2011 e -431,7 milioni nel 2010) e positiva la previsione per il 2013, con un ulteriore trend in discesa del disavanzo contabile.

La perdita economica cui si riferisce la Corte dei Conti, è relativa alla somma dei risultati di esercizio (utili e perdite) delle aziende sanitarie (-193 milioni nel 2013 che, sul totale di circa 8,5 miliardi di risorse, vale lo 0,02%). La perdita è completamente ripianata dalla Gestione accentrata regionale.

Buono anche secondo la relazione il risultato raggiunto in materia di contenimento dei prezzi di acquisto delle forniture, con 19 aziende su 24 che hanno già raggiunto gli obiettivi prescritti dalle normative e positiva 'evoluzione dei tempi di pagamento dei fornitori: secondo la Corte dei Conti effetti virtuosi sono stati raggiunti da alcuni interventi regionali, come la sottoscrizione e attivazione del protocollo d'Intesa tra tutte le parti interessate per lo smobilizzo dei crediti vantati dai fornitori avvenuta nel 2012 e l'utilizzo da parte della Regione delle misure straordinarie previste dalla legge 64 del 6 giugno 2013, con l'accensione di un mutuo, (a titolo oneroso) con lo Stato che ha garantito liquidità per 1,5 miliardi da destinare al pagamento dei fornitori. Di questi, 770 milioni sono già stati erogati e la quota restante, pari a 810 milioni, consentirà di saldare tutti i debiti pregressi entro l'estate.

Il controllo sulle società partecipate degli enti non ha dato riscontri negativi, fatta eccezione per la "Società Venezia s.r.l."', controllata dall'azienda sanitaria n. 12 Veneziana e "Centro ricerche cliniche s.r.l.", partecipata dall'azienda ospedaliero universitaria integrata di Verona. In entrambi i casi, con l'esercizio 2013 tali situazioni sono completamente state superate.

La Corte dei Conti, dà poi atto del miglioramento riscontrato nell'equilibrio economico (in rafforzamento anche nel 2103), raggiunto grazie al controllo sui costi della produzione e a politiche di razionalizzazione quali la centralizzazione degli acquisti. Poisitiva anche l'attuazione delle disposizioni di cui al D lgs. 118/2011, in materia di armonizzazione dei bilanci e di sviluppo ed ammodernamento dei sistemi contabili.
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«Sulle ombre che la Magistratura contabile ci ha segnalato, e per questo la ringrazio, stiamo già intervenendo e in alcuni casi esse sono avviate a soluzione - ha commentato il presidente della Regione Luca Zaia - ma la lettura complessiva dei giudizi espressi ci rende orgogliosi, anche perche' abbiamo operato nel quadriennio più difficile di sempre, con continui tagli orizzontali e interventi a spot del legislatore nazionale, che hanno colpito noi come i peggiori spreconi in maniera vergognosamente indiscriminata. Uno sconcio che deve finire presto, con l'introduzione dei costi standard per la determinazione dei quali siamo fra le 3 Regioni benchmark, fin dal prossimo riparto nazionale e all'interno del nuovo Patto Nazionale per la Salute. Se non accadrà siamo pronti a far saltare ogni tavolo nazionale»

«Gli obiettivi di gestione dati a nostri direttori generali sono stati in buona parte raggiunti e in parte lo saranno - aggiunge il governatore - stiamo usando ancora meglio di prima i sempre minori finanziamenti che arrivano e cosi' stiamo riuscendo nell'impresa di non far scadere la qualità e quantita' dei servizi senza imporre, unici in Italia, alcuna addizionale aggiuntiva per la sanità regionale. Anzi, abbiamo aggiunto due novita' storiche come gli ospedali aperti di notte e nei giorni festivi per la diagnostica (apprezzata da più del 90% degli utenti) e la riforma organizzativa dei Pronto soccorso per assistere al meglio le persone in sala d'attesa e diminuire i tempi della presa in carico dei pazienti».