Aziende e regioni

Integrazione pubblico-privato purché regia e controlli pubblici siano efficaci: la sanità secondo Chiamparino

Integrare pubblico e privato si può, purché sia chiaro l'indirizzo pubblico e purché il privato concorra agli indirizzi del Ssr. E' questo il pilastro della sanità regionale piemontese secondo il neo presidente Sergio Chiamparino, che oggi ha illustrato a Palazzo Lascaris le linee programmatiche della sua Giunta. «L'integrazione tra pubblico e privati - ha affermato - è possibile a condizione che indirizzo e controlli pubblici siano puntuali ed efficaci e che i privati concorrano al loro raggiungimento».

Far funzionare meglio i servizi sanitari diminuendo le liste d'attesa, far diventare il sistema capace di attrarre investimenti e promuovere una sanità pubblica sostenibile sul piano finanziario, evitando di appesantire il carico fiscale e, se è possibile, riducendo i ticket a carico dei cittadini. Questi gli obiettivi del governatore, che per essere raggiunti, ha sottolineato ancora Chiamparino, necessitano di una «radicale riorganizzazione della rete ospedaliera, che significa integrare la rete territoriale con gli ospedali, e una riorganizzazione della gestione, procedendo nella centralizzazione degli acquisti, coordinando il lavoro di Scr con quello delle Asl di quadrante».

«Quanto alla Città della salute - ha sottolineato ancora il presidente - è necessario un esame attento della situazione edilizia degli ospedali piemontesi che valuti i costi e i rischi connessi alla vetustà di molti di loro e alle possibilità di ammodernamento e ristrutturazione. La Città della Salute di Torino, nell'area del Lingotto, e di Novara e il decollo dei nuovi ospedali di Biella e di Alba-Bra , sono al centro di questo progetto che prevede anche il rilancio di un tavolo di programna con l'Università e la progettazione di un sistema di finanziamento pubblico-privato».