Aziende e regioni

Brescia, primo ateneo tematico (su salute e benessere) d'Europa

«La salute non può essere un ambito di azione esclusivamente sanitario, ma deve rispondere a una visione decisamente più aperta, che includa tutti gli operatori presenti nella nostra realtà, con il mondo accademico che assume il ruolo di driver. Solo così gli investimenti diventano produttivi di beni e servizi - spiega Sergio Pecorelli, rettore dell'Università degli Studi di Brescia, durante l'incontro con il ministro della Salute Lorenzin nella città lombarda (leggi l'anticipazione a firma Pecorelli su questo sito ) –. Health&Wealth è il primo laboratorio nato per sperimentare un differente modello di sviluppo, che valorizzi i risultati della ricerca accademica di tutti i dipartimenti, per ottenere ricadute verso competitività, cura, sicurezza e qualità. In particolare, vogliamo realizzare iniziative che riescano a raggiungere determinati obiettivi, come l'implementazione di programmi sulla cultura del benessere delle persone nell'ambiente, coinvolgendo quindi non solo medicina, ma anche Economia, Giurisprudenza e Ingegneria. Lanceremo presto progetti con altri atenei, soprattutto in Lombardia con nostro partner preferenziale l'Università degli Studi di Bergamo, per creare una rete di conoscenze inserita in un tessuto industriale tra i migliori d'Europa. Aumentare la competitività significa attrarre anche capitali stranieri, già interessati a una zona ad alto tasso di crescita e innovazione come questa. Al centro deve rimanere la prevenzione delle malattie, indispensabile per assicurare un futuro ai sistemi sanitari, sempre più provati dai tagli e da una popolazione anziana».

Proprio la longevità, insieme ad ambiente, tecnologie biomediche e stili di vita, rappresenta uno dei quattro temi del progetto Health&Wealth, approvato dal Consiglio di Amministrazione dell'Ateneo il 26 maggio scorso. L'invecchiamento in salute è un aspetto di estrema rilevanza e avrà ripercussioni importanti in futuro, sia dal punto di vista sanitario che del welfare. L'iniziativa universitaria vuole fare diventare Brescia un centro di riferimento nazionale. Un polo dinamico, che propone a un sistema educativo in difficoltà un nuovo modello di lavoro, un innovativo approccio al concetto di fare rete, che si declina per gli studenti anche in un'offerta formativa moderna, in grado di guardare al futuro dei giovani. Tra gli scopi più interessanti, anche la formazione di nuove figure professionali: manager che interagiscano con il sistema produttivo e sanitario, sia italiano che internazionale, capaci di promuovere il progresso del Paese nel rispetto del benessere delle persone nell'ambiente, sviluppando un'idea di impresa Health&Wealth oriented. Si realizza così un approccio innovativo alla gestione di questo fenomeno. Tutte le aree di intervento diventeranno gli elementi portanti dell'azione futura della Statale.

«Sono contenta di essere qui oggi per dare il via a un'esperienza unica nel suo genere – commenta Lorenzin –, che coniuga la promozione della salute e dell'ambiente allo sviluppo tecnologico, economico e industriale. Gli atenei devono uscire dall'ambito accademico e aprirsi al territorio, portando l'eccellenza in tutti i settori possibili. Collaboreremo sempre di più con il prof. Pecorelli, l'Università di Brescia e gli altri atenei italiani per implementare ulteriori iniziative e progetti».