Aziende e regioni

Così la crisi colpisce gli acquisti in farmacia

La crisi economica colpisce anche il «carrello» degli acquisti in farmacia. Tra il 2009 e il 2013 infatti (elaborazioni Il Sole 24 Ore Sanità su dati Ims Health) la spesa media pro capite è scesa da 431,27 euro a 429,18. Con uno scarto di 2,09 euro. In oltre una provincia su due i pazienti/consumatori hanno quindi risparmiato su salute e benessere. Questo «paniere» rappresenta il «Totale Mercato in Farmacia», ossìa le vendite di tutti i prodotti esitati dalle farmacie sul territorio nazionale compresi farmaci di Classe A, C, Automedicazione, Sop, Parafarmaci, Cosmetici e altro. Da sottolineare che i calcoli non considerano la spesa sostitutiva per i ticket e i prezzi di riferimento. I dati sono espressi a valore prezzo al pubblico comprensivo di Iva.

I cali più vistosi si registrano in Sardegna, a Nuoro, dove la spesa passa da 682,08 euro del 2009 a 425,72 del 2013 con una differenza di ben 256,36 euro. Seguono Sassari (che passa da 605, 32 a 415,55 (-189,77 euro) e Cagliari che va da 615 a 455,80 euro (-159,20). Cali rilevanti anche a Ravenna che scende da 497,21 a 437,26 (-59,94) e a Grosseto che va da 488,29 a 435,31 (-52,98).

In controtendenza Vercelli, che registra l'aumento più consistente della spesa in farmacia tra il 2009 e il 2013 passando da 399,81 a 444,68 con un esborso superiore di 44,87 euro. Ma anche Oristano che sale da 393,74 a 436,44 con una variazione di 42,69 euro. In aumento anche la spesa di Como, che sale da 367,81 a 401,28 (+33,47 euro).

A spendere di più in assoluto è Genova (528,59 euro nel 2013), seguita da Roma (520,26) e Alessandria (517,06 euro). In coda alla classifica, Campobasso (340,47 euro), preceduta da Reggio Emilia (350,15 euro) e Potenza (352,60).