Aziende e regioni

Patto per la salute, Federsanità-Anci: «Rilanciare il ruolo del manager»

di Raffaella Fonda e Teresa Bonacci

Era il lontano 1994 quando prese vita uno dei più significativi processi di trasformazione della Sanità italiana. A quella rivoluzione organizzativa, che avrebbe per sempre cambiato il volto del servizio pubblico, si deve la Sanità che oggi i cittadini percepiscono. Per questo, dopo 20 anni dall'aziendalizzazione della Sanità, è tempo di bilanci e a farlo è stato un incontro promosso ieri da Federsanità Anci, nel quale il management delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere ha celebrato innovazioni, attività e progetti che, nel corso del tempo, hanno migliorato la qualità dei servizi resi alla popolazione.

I vertici, riuniti in un seminario dal titolo "Il Patto per la Salute: quale ruolo per l'Azienda in Sanità e l'evoluzione del management nel governo della Sanità a vent'anni dall'istituzione delle Aziende" a Roma presso l'Auditorium del Ministero della Salute, hanno discusso e si sono confrontati con la ministra Beatrice Lorenzin sui temi del Patto e sulle necessarie riforme da attuare per rendere il nostro Ssn più sostenibile, moderno e pronto a rispondere ai crescenti bisogni di salute dettati dalle cronicità. Temi che diventano ancora più significativi in una società che sta invecchiando e che necessita di un Sistema Sanitario in grado di gestire questa trasformazione.

Angelo Lino Del Favero, presidente Nazionale di Federsanità Anci, nella sua presentazione dei lavori ha chiarito come: «A vent'anni dall'avvio dell'aziendalizzazione in Sanità oggi ci ritroviamo di fronte a una nuova sfida: il Patto per la Salute. E, sebbene nel Patto non si accenni esplicitamente agli strumenti per l'erogazione di prestazioni e servizi (l'Azienda Sanitaria o l'Azienda Ospedaliera), individua fattualmente nell'Azienda lo strumento di applicazione e gestione di una serie di indicazioni. E questo si intravede proprio in alcuni punti definiti dallo stesso: la definizione delle risorse necessarie (cosa non scontata), il ridisegno dell'offerta e l'utilizzo delle tecnologie nel miglioramento del funzionamento del sistema».

Una visione del Patto della Salute che trova il sostegno di Enrico Desideri, coordinatore del Forum dei DG di Federsanità Anci e presidente di Federsanità Toscana. Desideri non ha dubbi, infatti, sul ruolo che i manager devono avere in questa nuova grande sfida: «Non credo nel pensiero difensivo, ma è necessario rilanciare, per il futuro, il ruolo del manager, anche alla luce del Patto per la Salute, che introduce opportunamente numerosi aspetti innovativi. Per questo chiediamo di essere coinvolti nei Tavoli ove si elaborano le Linee guida, gli Atti, gli Indirizzi. Perchè siamo pronti a mantenere e sviluppare il nostro ruolo, ma vogliamo, anche, poter mettere a frutto i 20 anni di impegno, esperienza e appassionato lavoro».

L'incontro promosso da Federsanità Anci ha visto la partecipazione non solo dei Direttori Generali, dei Direttori Sanitari e dei Direttori Amministrativi ma anche dei Sindaci, dei rappresentanti degli enti locali e, in particolare, del Presidente di Anci Sicilia Leoluca Orlando, che ha sottolineato l'importanza di una revisione del titolo V e di una maggiore integrazione con i comuni per il miglioramento dei servizi assistenziali.

Un miglioramento, secondo i relatori, che deve essere nel segno dell'innovazione e della sempre maggiore integrazione tra territorio e Azienda. Infatti, un Servizio sanitario nazionale sempre più integrato con il territorio è una delle grandi sfide che il management delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere dovrà saper cogliere con l'entusiasmo e le competenze che in questi vent'anni hanno cambiato il modo di intendere la Sanità.