Aziende e regioni

Ordine medici toscani: «Sì all'uso off label della cannabis»

di Lucilla Vazza

Il presidente dell'Ordine regionale dei medici della Toscana Antonio Panti ha lanciato la proposta di creare subito un gruppo di lavoro sull'uso extraindicazione medica della cannabis presso il Consiglio sanitario regionale, di cui è vicepresidente. Nella scheda tecnica della cannabis ce n'è una sola : il dolore muscolare causato dalla sclerosi multipla. Panti spiega: «Noi abbiamo inserito altre tre indicazioni: fra questi, il dolore oncologico e il dolore neuropatico resistenti alle terapie» e prosegue «Come ho detto all'assessore regionale Marroni in qualità di vicepresidente del consiglio sanitario regionale sono disposto a mettere in piedi un gruppo, anche domani mattina «per estendere l'uso della cannabis terapeutica ad altri usi oltre a quelli già contemplati in toscana». Proprio nelle scorse settimane, è arrivato il via libera del Governo all'istituto chimico militare di Firenze per la produzione di farmaci cannabinoidi per il servizio sanitario nazionale e per questo è stato firmato l'accordo tra i ministri della Difesa, Pinotti, e della Salute, Beatrice Lorenzin.

Pronti all'uso off label della cannabis.«Con l'immissione in commercio del sativex» ricorda Panti, ci si «limita a una sola indicazione mentre noi abbiamo preferito darne quattro. Il problema è che questa discussione è un pò viziata dalla solita componente ideologica, come tutte le discussioni di questo tipo che si fanno in italia».

Un visio ideologico alla base dei limiti di utilizzo, come incalza il vicepresidente Panti: «Se noi consideriamo la cannabis esattamente come l'aspirina o il cortisone dobbiamo prescriverlo quando c'è letteratura di sostegno che consenta l'indicazione. Il medico può prescrivere un farmaco sulla base dell'indicazione della scheda tecnica. Nella scheda tecnica della cannabis ce n'è una sola - prosegue Panti-, il dolore, la spasticità muscolare per la sclerosi multipla. Noi abbiamo inserito altre tre indicazioni». Fra questi, il dolore oncologico e il dolore neuropatico resistenti alle terapie.

Sull'uso dei farmaci e dunque anche nel caso di utilizzo farmacologico della cannabis, «il medico può prescrivere al di fuori della scheda tecnica, si chiama off label, quando c'è però almeno uno studio in tutto il mondo che dia un minimo di sostanza scientifica a questa descrizione. In certi casi, secondo tutta l'esame della letteratura che abbiamo fatto in Consiglio sanitario regionale non ci sono questi studi, però, come ho detto all'assessore regionale come vicepresidente del consiglio sanitario regionale, sono disposto a rimettere in piedi un gruppo anche domani mattina perché la scienza si evolve continuamente».

Prescrizione datata. Va ricordato che il parere più recente del consiglio sanitario è di tre anni fa, ha ricordato il presidente dell'Ordine dei medici. «Se nel frattempo è uscito qualcosa di nuovo che ci è sfuggito lo prenderemo senz'altro in considerazione. Però ad allora, al di là di queste considerazioni, di scientificamente accertato non c'è altro».