Aziende e regioni

Eterologa, primo intervento al Careggi di Firenze

E' all'ospedale fiorentino Careggi che si avrà, oggi, il primo caso di fecondazione eterologa eseguita in una struttura sanitaria pubblica in Italia dopo la legge 40. Il seme che verrà utilizzato, afferma l'Azienda ospedaliero-universitaria in una nota, è stato acquisito, in quantità limitata e comunque necessaria a garantire al massimo 3-4 trattamenti, da un istituto europeo accreditato ed autorizzato.
Ma a dare l'annuncio su facebook è lo stesso governatore Enrico Rossi: «Eterologa, oggi si parte. Careggi sarà il primo ospedale pubblico ad offrire ad una coppia questa prestazione. Sono già mille le coppie, da varie regioni, in lista di attesa. Segno di un bisogno di natalità in un paese dove le nascite sono più che dimezzate nel corso degli ultimi 50 anni. In toscana stiamo facendo la cosa giusta».

La procedura. L'azienda di Careggi ha effettuato una comunicazione ufficiale sull'avvio delle attività di procreazione medicalmente assistita eterologa a Careggi, verso tutti gli organismi istituzionalmente coinvolti, Regione Toscana, Istituto superiore di sanità, Registro nazionale Pma e Centro nazionale trapianti.
Il donatore presenta caratteristiche fenotipiche compatibili con quelle di una coppia che ha già completato il percorso clinico per sottoposi al trattamento; il percorso di acquisizione di gameti è stato avviato tramite Estav centro, con la redazione di un documento tecnico - in linea con la delibera della Regione Toscana appena pubblicata sul Bur - che riporta tutti i criteri normativi relativi ai donatori, alle donazioni ed alla sicurezza e tracciabilità del materiale fornito, per accreditare fornitori italiani o esteri, che soddisfano tali requisiti. Parallelamente, procede la selezione di donatori, le cui richieste continuano a pervenire all'ospedale di Careggi. Il tempo tecnico per qualificare questi donatori come idonei è non inferiore a 5-6 mesi. Per la complessità delle attività sanitarie del Centro per l'infertilità di coppia - si legge ancora nella nota dell'Aou - è stata istituita una nuova struttura organizzativa dedicata, la cui responsabilità è stata affidata alla professoressa Elisabetta Coccia.

I pazienti e l'organizzazione. Sono oltre mille, provenienti da tutte le regioni italiane, le coppie che hanno fatto richiesta per accedere al percorso di fecondazione eterologa all'ospedale fiorentino di Careggi. La maggior parte, il 31%, risiede in Toscana. Seguono Lazio (15%), Lombardia e Campania (10%), Puglia (8%). Dalla prossima settimana, per far fronte al grande numero di richieste, l'attività ambulatoriale del Centro per l'infertilità di coppia di Careggi sarà incrementata grazie all'inserimento nello staff di un ulteriore medico ginecologo. In questo modo si potranno eseguire - spiega l'Aou di Careggi - «cinque ambulatori a settimana che consentiranno di effettuare visite per 40 coppie a settimana». In corso il 'recall' di tutti i pazienti già prenotati per la riprogrammazione degli appuntamenti già fissati. «Tutti verranno quindi ricontattati telefonicamente - afferma la direzione dell'ospedale - per anticipare gli appuntamenti, secondo un algoritmo di chiamata che consente di rispettare l'ordine della lista d'attesa». La nuova offerta ambulatoriale «permetterà di ridurre i tempi, che attualmente si attestano ai primi mesi del 2017, di circa un anno».