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Progetto ospedale senza dolore: nuova campagna di comunicazione sociale del Bambino Gesù

Una raccolta di fondi (1 milione di euro) per acquistare tecnologie diagnostiche di ultima generazione con le quali prevenire l'insorgenza del dolore, ridurre al minimo la sua percezione e contenere paura, ansia e stress sia nei piccoli pazienti che nelle famiglie. Si chiama "Ospedale senza dolore" ed è la nuova campagna di comunicazione sociale dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Obiettivi: informare e sensibilizzare sul tema della sofferenza dei bambini in Ospedale e delle sue ripercussioni sull'intero nucleo familiare.

La campagna si propone di raccogliere fondi, 1 milione di euro, per acquistare tecnologie diagnostiche di ultima generazione con le quali prevenire l'insorgenza del dolore, ridurre al minimo la sua percezione e contenere paura, ansia e stress sia nei piccoli pazienti che nelle famiglie.

Ideata da Patrizia Santangeli, la campagna di comunicazione si articolerà su radio, tv, stampa e web. I video portano la firma del regista Paolo Vari. La fotografia è stata curata da Italo Daniele Petriccione, direttore della fotografia del film premio Oscar "Mediterraneo". Voce narrante dello spot radio, la nota doppiatrice Emanuela Rossi. Il casting è di Azzurra Martino, l'art direction di Massimo Calabro. Produzione e montaggio sono a cura di D-Vision Roma. Tutti i professionisti coinvolti hanno prestato la loro opera a titolo interamente gratuito.

«L'aspetto che caratterizza l'approccio del Bambino Gesù – spiega il presidente dell'Ospedale Giuseppe Profiti - non è solo la capacità di curare la malattia del bambino, ma di farsi carico del suo malessere, che diventa il malessere anche dei genitori e di chi gli sta vicino. Quando un bambino si ammala, nella famiglia si scatena un terremoto emotivo difficile da gestire. L'Ospedale ha il compito di alleviare per quanto possibile ansie e preoccupazioni, offrendo il meglio delle cure sul piano clinico e scientifico, ma anche ascolto, comprensione, aiuto e sostegno. Il progetto "Ospedale senza dolore" va esattamente in questa direzione».

Un diritto dei bambini. Il Progetto "Ospedale senza dolore". In ambito assistenziale, il dolore rappresenta una dimensione cui spesso non viene riservata adeguata attenzione, nonostante sia dimostrato scientificamente quanto la sua presenza sia invalidante dal punto di vista fisico, sociale ed emozionale. Alleviare il dolore nei piccoli pazienti non è solo un dovere degli Ospedali pediatrici, ma un diritto per i bambini. Essere sottoposti agli interventi "meno invasivi e dolorosi" è infatti un diritto riconosciuto dalla Carta dei diritti dei bambini Ospedale.

All'interno del Bambino Gesù è stato istituito già dal 2010 il Comitato Ospedale Senza Dolore, composto da medici, infermieri e associazioni di familiari dei pazienti, con il compito di studiare, programmare e mettere in atto tutte le iniziative volte a prevenire, alleviare e monitorare il dolore fisico ed emozionale dei bambini, sia durante il ricovero che dopo le dimissioni.

La Direzione sanitaria ha elaborato un protocollo unico per la gestione del dolore in ospedale, al fine di garantire comportamenti clinici, terapeutici e organizzativi uniformi per l'approccio alla terapia del dolore per tutti i pazienti. Valutazione e controllo terapeutico del dolore, sia acuto che cronico, vengono effettuati sistematicamente su tutti i bambini ricoverati. Anche i genitori sono coinvolti nell'azione di formazione e sensibilizzazione.

Dalla TAC alla APP, tanti strumenti per allontanare il dolore. Molte le iniziative ideate e avviate per prevenire e ridurre il dolore, sia fisico che emozionale, per contenere situazioni di paura o ansia nei bambini e nei genitori. L'Ospedale ha attivato un ambulatorio dedicato alla terapia del dolore. Ha aperto le sale operatorie alla presenza dei genitori, consentendogli di accompagnare i loro bambini prima dell'intervento. La stessa cosa è stata fatta con le terapie intensive.

Sono state sviluppate ed estese le tecniche di chirurgia mini-invasiva che consentono di ridurre il dolore post-operatorio e la durata del ricovero. E' stata promossa in ambito ambulatoriale l'informazione per il "prelievo con un sorriso" (l'insieme delle modalità per ridurre la paura di affrontare nei piccoli il prelievo di sangue) e la tecnica della "sedazione cosciente" (tramite protossido d'azoto) come alternativa all'anestesia generale.

800 famiglie sono state coinvolte in un percorso di monitoraggio e valutazione del dolore di figli a distanza, dopo la dimissione dei bambini dall'Ospedale in seguito ad intervento chirurgico. Unico di questo tipo in Italia, il progetto si avvale in via sperimentale di una APP per smartphone e tablet che consente ai genitori e agli stessi bambini di interagire in tempo reale con l'Ospedale. Le informazioni vengono visualizzate su una piattaforma web monitorata dal personale sanitario del Bambino Gesù che può intervenire in caso di necessità.

Nel campo della diagnostica per immagini, la tecnologia avanzata ha consentito negli anni di ridurre a casi sporadici le anestesie, evitando al bambino una narcosi che comporta preparazione, somministrazione di farmaci anestetici e monitoraggio, risveglio e recupero delle funzioni vitali con successiva fase di osservazione in regime di ricovero. E' la tecnologia cui fa riferimento la nuova TAC che l'Ospedale Bambino Gesù punta ad acquistare con la raccolta di fondi promossa dalla campagna "Ospedale senza dolore".

Un aiuto dalla tecnologia: la TAC "senza dolore". La nuova campagna sociale del Bambino Gesù sostiene l'acquisto di un macchinario di ultima generazione per la sede di Palidoro. Si tratta della TAC multistrato che, grazie alle sue funzionalità avanzate, consente di limitare il ricorso all'anestesia a casi sporadici.

Strumenti diagnostici come TAC e risonanza magnetica, che prevedono l'inserimento del corpo in un tunnel stretto, possono determinare sensazioni di pericolo, inquietudine, paura e dolore. Queste sensazioni si traducono in pianto e in movimenti incontrollabili che spesso rendono impossibile procedere con l'esame senza anestesia (a sua volta fonte di stress, anche per i genitori).

Con la nuova TAC sarà possibile visualizzare in maniera dettagliata non solo gli organi interni del corpo umano, ma anche le strutture vascolari e la grande velocità di acquisizione dei dati (ad esempio scansioni di 16 cm di un torace di un lattante vengono eseguite in 0,35 secondi) ridurrà significativamente l'uso delle narcosi nei pazienti che non riescono a rimanere fermi per il tempo necessario ad eseguire questo tipo di esami diagnostici.

La tomografia assiale computerizzata (TAC) è una procedura diagnostica per immagini non invasiva che utilizza i raggi X integrati attraverso l'uso del computer, garantendo alta velocità, affidabilità e accuratezza.

Dal 7 al 21 dicembre prossimo gli operatori di telefonia Tim, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopVoce e Noverca, Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, TeleTu e TWT metteranno a disposizione della campagna il numero solidale 45505 per effettuare una donazione di 2 euro sia da rete fissa che mobile.