QUALE IRPEF SULLE SPESE DI ACCESSO

LA DOMANDA


Medico specialista ambulatoriale, presto attività presso ambulatori della stessa Asl, ubicati a 25-35 Km dalla mia residenza anagrafica. Fino a poco fa, la Asl ha corrisposto un rimborso spese kilometrico non assoggettato a Irpef. Recentemente, invece, ha iniziato a assoggettare all'Irpef anche le "spese di accesso". Tenuto conto di quanto recita il contratto degli specialisti interni, gradirei un parere in merito. (G.C.)


In merito al trattamento fiscale dei «rimborsi per spese di accesso», vale a dire delle somme che vengono corrisposte ai medici specialisti ambulatoriali, in base all'accordo collettivo nazionale, in funzione degli spostamenti che lo stesso deve eseguire dal Comune di residenza al luogo di lavoro, il ministero delle Finanze ha preso nettamente posizione a mezzo della propria risoluzione 11 luglio 2000, n. 107/E. In tale occasione, è stato precisato che tali somme non rientrano fra ipotesi di non tassabilità per le indennità di trasferta corrisposte per svolgere incarichi in un Comune diverso da quello di residenza. Conseguentemente, se dalla documentazione relativa al rapporto di lavoro non è rilevabile che il medico specialista effettui l'accesso in un Comune diverso da quello nel quale è situata la propria sede di lavoro (e non la propria residenza), tali erogazioni sono interamente soggette a tassazione Irpef.
(Alberto Santi)


Medico specialista ambulatoriale, presto attività presso ambulatori della stessa Asl, ubicati a 25-35 Km dalla mia residenza anagrafica. Fino a poco fa, la Asl ha corrisposto un rimborso spese kilometrico non assoggettato a Irpef. Recentemente, invece, ha iniziato a assoggettare all'Irpef anche le "spese di accesso". Tenuto conto di quanto recita il contratto degli specialisti interni, gradirei un parere in merito. (G.C.)


In merito al trattamento fiscale dei «rimborsi per spese di accesso», vale a dire delle somme che vengono corrisposte ai medici specialisti ambulatoriali, in base all'accordo collettivo nazionale, in funzione degli spostamenti che lo stesso deve eseguire dal Comune di residenza al luogo di lavoro, il ministero delle Finanze ha preso nettamente posizione a mezzo della propria risoluzione 11 luglio 2000, n. 107/E. In tale occasione, è stato precisato che tali somme non rientrano fra ipotesi di non tassabilità per le indennità di trasferta corrisposte per svolgere incarichi in un Comune diverso da quello di residenza. Conseguentemente, se dalla documentazione relativa al rapporto di lavoro non è rilevabile che il medico specialista effettui l'accesso in un Comune diverso da quello nel quale è situata la propria sede di lavoro (e non la propria residenza), tali erogazioni sono interamente soggette a tassazione Irpef.
(Alberto Santi)

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