Medicina e Ricerca

VALORE DELLA TITOLARITÀ DI DIPARTIMENTO

LA DOMANDA

L'articolo 4 del Ccnl 6/5/2010 prevede la ridefinizione della maggiorazione per la titolarità del Dipartimento. Nel senso che il suo valore minimo passa dal 35 al 30 per cento. La clausola contrattuale aggiunge «senza ulteriori oneri aggiuntivi a carico del bilancio dell'azienda». A una prima lettura sembrerebbe dunque che, a far data dall'applicazione del suddetto Ccnl, i costi per la maggiorazione dipartimentale debbano essere fatti gravare sui fondi e non più sul bilancio mentre fin dal contratto collettivo del 2000 c'era la regola che «... alla maggiorazione di cui al comma 9 le aziende provvedono con oneri a carico del proprio bilancio...». Quale interpretazione si ritiene corretta?
(S.P.)

La locuzione «senza ulteriori oneri aggiuntivi a carico del bilancio dell'azienda» è stata aggiunta nel testo del contratto definitivo per ottemperare alle osservazioni effettuate dalla Rgs e recepite dalla Corte dei conti sul precedente testo della preintesa (basta confrontare i due testi). Infatti, poiché è stato aumentato il valore massimo della posizione a 50.000 euro, l'applicazione della percentuale del 35% avrebbe comportato un automatico costo indotto non finanziato dal contratto. Quindi la percentuale è scesa al 30, anche se il conteggio esatto per garantire l'invarianza del costo l'avrebbe dovuta prevedere al 29%, cosa che le parti negoziali non hanno fatto. La Rgs si è accorta del possibile maggior costo e per non incorrere nel giudizio di non compatibilità le parti hanno inserito la frase in questione. Nonostante questo piccolo disguido, non c'è alcun dubbio che le maggiorazioni per i Dipartimenti erano e restano a carico del bilancio aziendale.
(Stefano Simonetti)

L'articolo 4 del Ccnl 6/5/2010 prevede la ridefinizione della maggiorazione per la titolarità del Dipartimento. Nel senso che il suo valore minimo passa dal 35 al 30 per cento. La clausola contrattuale aggiunge «senza ulteriori oneri aggiuntivi a carico del bilancio dell'azienda». A una prima lettura sembrerebbe dunque che, a far data dall'applicazione del suddetto Ccnl, i costi per la maggiorazione dipartimentale debbano essere fatti gravare sui fondi e non più sul bilancio mentre fin dal contratto collettivo del 2000 c'era la regola che «... alla maggiorazione di cui al comma 9 le aziende provvedono con oneri a carico del proprio bilancio...». Quale interpretazione si ritiene corretta?
(S.P.)

La locuzione «senza ulteriori oneri aggiuntivi a carico del bilancio dell'azienda» è stata aggiunta nel testo del contratto definitivo per ottemperare alle osservazioni effettuate dalla Rgs e recepite dalla Corte dei conti sul precedente testo della preintesa (basta confrontare i due testi). Infatti, poiché è stato aumentato il valore massimo della posizione a 50.000 euro, l'applicazione della percentuale del 35% avrebbe comportato un automatico costo indotto non finanziato dal contratto. Quindi la percentuale è scesa al 30, anche se il conteggio esatto per garantire l'invarianza del costo l'avrebbe dovuta prevedere al 29%, cosa che le parti negoziali non hanno fatto. La Rgs si è accorta del possibile maggior costo e per non incorrere nel giudizio di non compatibilità le parti hanno inserito la frase in questione. Nonostante questo piccolo disguido, non c'è alcun dubbio che le maggiorazioni per i Dipartimenti erano e restano a carico del bilancio aziendale.
(Stefano Simonetti)

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