Sentenze

Vaccini: consulenti procura Trani, nessun legame con autismo. Iss: «I test vaccinali non esistono». Lorenzin soddisfatta: «Alla scienza l’ultima parola»

L'inchiesta della Procura di Trani sui presunti danni arrecati dai vaccini pediatrici, ritenuti possibile causa anche dell'autismo, va verso l'archiviazione. Le indagini, coordinate dal pm Michele Ruggiero, hanno infatti escluso una correlazione tra l'autismo e il vaccino trivalente contro morbillo, parotite e rosolia (Mpr), la cui somministrazione non è obbligatoria. Per stabilirlo il magistrato ha disposto, negli ultimi due anni, un'indagine epidemiologica in Puglia con una serie di questionari. È emerso che erano affetti da autismo anche bambini non sottoposti al vaccino trivalente. Per questo motivo il pm Michele Ruggiero sta per chiedere l'archiviazione dell'inchiesta, che era stata aperta dopo la denuncia di un genitore di Trani con due figli affetti da diverse forme di autismo.

Lorenzin soddisfatta: La scienza abbia sempre l’ultima parola
Si ipotizzava il reato di lesioni personali gravissime a carico di ignoti. «Sono felice che finalmente la procura di Trani abbia preso atto di ciò che la comunità scientifica internazionale ripete da anni, e cioè che non c'è nessuna correlazione fra vaccini e autismo». Ha dichiarato la ministra della Salute Beatrice Lorenzin, che ha chiarito: «In ogni caso è opportuno che sia sempre la scienza ad avere la prima ed ultima parola». Anche il presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Walter Ricciardi, esprime soddisfazione per la sentenza espressa dalla Procura di Trani che sottolinea ancora una volta ciò che la letteratura scientifica afferma da tempo e cioè che non esiste alcun nesso causale tra la pratica vaccinale e l'insorgenza dell'autismo. «E - puntualizza Ricciardi - Va chiarito tuttavia che non c'è alcun test del sangue da fare prima delle vaccinazioni per indicare il rischio di eventuali effetti collaterali, né si può prescindere dall'applicazione rigorosa delle Linee Guida elaborate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e che sarebbe inaccettabile, sia dal punto di vista etico che scientifico, sottoporre bambini piccolissimi a test invasivi, inutili e costosi».

Gli esperti: vale sempre il principio di precauzione
Per la commissione medica nominata dalla Procura di Trani (presieduta da Giovanni Rezzato, direttore del dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di Sanità) dopo aver visitato i due bambini per i quali era stata presentata la denuncia, la relazione diretta tra vaccini e autismo non sarebbe dimostrata. La denuncia era avvalorata da una consulenza di parte firmata da Massimo Montinari, medico della Polizia di Stato e sostenitore della tesi di una correlazione tra vaccini e autismo. Ma nella loro relazione, gli esperti tuttavia sostengono che prima di sottoporre i bambini piccoli a vaccinazione sarebbe «razionale eseguire alcuni esami ematochimici nei soggetti a rischio». Così si potrebbe «avere qualche elemento in più per capire se sono nella condizione di sopportare lo stress immunitario delle vaccinazioni senza rischi gravi per la salute». Non solo. La relazione conclude che «le linee guida dell'Oms e di Acip (Advisory committee on immunization practices) e Aafp (the American academy of family physicians) non sembrano assolutamente adeguate per promuovere una corretta sicurezza vaccinale e per rispettare anche solo il “principio di precauzione” che dovrebbe invece essere un pilastro di ogni intervento sanitario». I contenuti della relazione dovrebbero essere trasmessi dalla Procura di Trani alla ministra della Salute, Beatrice Lorenzin.

Iss «Nessun test del sangue può stabilire il nesso certo»
«Non esiste un test del sangue in grado di valutare il rischio di effetti collaterali legati alle vaccinazioni». Lo ha spiegato Giovanni Rezza, che dirige il dipartimento sulle malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità e che faceva parte della Commissione consulente della procura di Trani. «Sono stato sempre contrario ai test vaccinali perchè non esistono, io ho paura che si tratti di un refuso nella versione finale del rapporto, perchè io avevo chiesto di togliere qualsiasi riferimento ai test - afferma Rezza -. La cosa importante è che la sentenza si sia basata sulla realtà scientifica, che esclude la correlazione tra autismo e vaccini, dopo di che si dice di essere più scrupolosi nella anamnesi dei vaccinandi e nel dare informazioni accurate. Sui test vaccinali c'è un errore, perchè non esistono».




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