Sentenze

Amianto al porto di Carrara, il Tribunale condanna l’Inps

di Osservatorio nazionale amianto (Ona)

Il Tribunale di Massa, Giudice Dott. Augusto Lama, con sentenza n. 94 del 21.04.2017, pubblicata il 22.04.2017, ha condannato l'Inps a rivalutare la posizione contributiva di 6 operatori del Porto di Marina di Carrara, con il coefficiente 1,5 fino al 31.12.1992 e quindi con il loro prepensionamento.
Accolte le tesi che l'Avv. Ezio Bonanni aveva più volte sostenuto anche pubblicamente (ancora lo scorso 08.04.2017 nel corso di un'affollata assemblea pubblica che si è svolta a Massa presso Villa Cuturi, in cui ha sede anche lo sportello amianto, istituito dal Comune di Massa e dal Comune di Carrara in collaborazione con l'Osservatorio Nazionale Amianto).
«L'INPS, infatti, si è opposta al pensionamento dei lavoratori del Porto di Carrara negando la presenza di amianto. Una posizione veramente insostenibile contro la verità dei fatti, accertata dal Dott. Augusto Lama, equanime giudice del lavoro del Tribunale di Massa, il quale nonostante la ferma resistenza dell'ente pubblico ha disposto tutti gli accertamenti dai quali è arrivata la prova della presenza di amianto anche oltre il 31.12.1992, termine fissato nella sentenza con la quale 6 lavoratori del Porto andranno ora in prepensionamento.
Non comprendiamo le ragioni di tanta ostinazione dell'INPS che giunge a negare l'evidenza. Perché accanirsi nel negare i diritti di questi lavoratori? Come si può negare l'esposizione ad amianto nel Porto di Marina di Carrara?». Sono le domande che si pone l'Avv. Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto, che si è sobbarcato decine di trasferte da Roma per giungere già all'alba di ogni singolo giorno di ogni singola udienza per permettere a questi lavoratori di ottenere il loro diritto.
L'Osservatorio Nazionale Amianto aveva deciso un intervento massiccio nel territorio di Massa e di Carrara, epicentro di una vera e propria epidemia di patologie asbesto correlate.
La provincia di Massa Carrara ha fatto registrare 184 casi di mesotelioma, pari al 9,9% (per 197.000 abitanti rispetto alla popolazione toscana, pari a 3.743.000: quindi circa il 5% della popolazione); la provincia di Livorno ha fatto registrare 441 casi di mesotelioma, pari al 23,8% (per 160.000 abitanti circa, quindi per circa il 4% della popolazione del territorio regionale).
Eppure gli enti pubblici, prima di tutto INAIL e INPS, negano la presenza di amianto!
Occorre sanare questa evidente incongruenza con la creazione di un tavolo interistituzionale affinché le leggi dello Stato, anche quelle sul prepensionamento, possano trovare esecuzione senza la necessità che i lavoratori si sobbarchino anni e anni di processi, udienze infuocate con opposizione forte da parte dell'INPS.
Accertata ora in via giudiziale la presenza di amianto l'Osservatorio Nazionale Amianto chiede che tutti i lavoratori del Porto di Carrara ancora in attività siano posti in prepensionamento perché un gran numero sono stati già colpiti da patologie asbesto correlate e altri purtroppo si ammaleranno.
Nel caso in cui gli enti dovessero perseguire nella loro condotta negazionista della presenza di amianto nel Porto come in altri siti del comprensorio, l'ONA si attiverà in tutte le competenti sedi giudiziarie per la tutela dei diritti dei lavoratori esposti e vittime dell'amianto.
Esprime soddisfazione anche il Sig. Gianfranco Giannoni del coordinamento ONA di Massa, vittima dell'amianto che per ottenere il riconoscimento della sua patologia ha dovuto sobbarcarsi una causa che è durata anni e solo dopo tante battaglie processuali ha ottenuto la condanna dell'INAIL al riconoscimento dei suoi diritti, e tuttavia ancora ora attende il pensionamento per via del ritardo con cui gli enti pubblici attuano la sentenza del Tribunale. «Non comprendiamo - spiega Giannoni - le ragioni per cui l'INAIL e l'INPS del comprensorio di Carrara rigettino tutte le domande di riconoscimento di malattia professionale asbesto correlate per i lavoratori del Porto come per quelli dei cantieri navali, dalle cave di marmo fino alla Fibronit, e ciò pregiudica pesantemente anche i famigliari. Come associazione - continua il Sig. Giannoni - abbiamo costituito lo Sportello Amianto di ONA Onlus in collaborazione con il sindaco di Massa e con il sindaco di Carrara, che intendo pubblicamente ringraziare per il loro sostegno. Il sostegno dei sindaci è infatti un segno di civiltà e giustizia rispetto alla barbarie che dobbiamo subire ogni giorno noi vittime dell'amianto, malati di amianto. Come Sportello Amianto ONA siamo disponibili ad assistere tutti i lavoratori, che si possono rivolgere a noi. Confidiamo anche nel fatto che i sindaci ci sosterranno chiedendo un incontro urgente all'INPS e all'INAIL. Noi come ONA chiediamo solo che l'INPS e l'INAIL applichino le leggi dello Stato, cosa che non succede, tant'è vero che vengono condannati dai tribunali, come quello di Massa. Se facessero le cose giuste, non ci sarebbe tutto questo contenzioso e tutti questi problemi per i lavoratori e le loro famiglie. Probabilmente ho ormai pochi mesi di vita, essendo colpito da una grave patologia, eppure l'INAIL e l'INPS ritardano l'applicazione della sentenza e nonostante ci sia una legge dello Stato che impone il prepensionamento dei malati di asbestosi e tumore (è il mio caso), io sono ancora a lavoro». Gianfranco Giannoni è lavoratore malato di patologie asbesto correlate che però ancora non ha ottenuto il prepensionamento e che ha dovuto sostenere una causa per ottenere il riconoscimento dei suoi diritti. Una causa non semplice per la forte resistenza dell'INAIL, come se fosse la linea del Piave.
La Sig.ra Antonella Franchi del coordinamento nazionale ONA, attiva sul territorio, rende la sua disponibilità per tutti i lavoratori, anche attraverso l'Ufficio Legale ONA, ed è reperibile al numero 328 /4648451.
L'ONA, in collaborazione con il Comune di Massa, ha istituito una sede nel Comune, presso Villa Cuturi. Presso questa sede, i volontari dell'ONA riceveranno i cittadini che ne faranno richiesta, per qualsiasi loro necessità, anche per le domande amministrative relative ai benefici contributivi per esposizione ad amianto, ai fini del prepensionamento, ovvero della rivalutazione delle prestazioni pensionistiche. L'ONA, e i singoli lavoratori esposti e vittime dell'amianto, hanno lamentato il mancato riconoscimento dei loro diritti in via amministrativa e quindi la necessità di dover ricorrere alla Magistratura, sempre e in ogni caso. Per questi motivi l'associazione, unitamente ai sindaci del comprensorio, chiederà di poter costituire un tavolo interistituzionale, al fine di definire termini e modalità per ottenere in via amministrativa l'esatta applicazione delle norme in materia previdenziale, e per deflazione del contenzioso» dichiara la Sig.ra Antonella Franchi del coordinamento nazionale ONA.
L'Osservatorio Nazionale Amianto, attraverso il Sig. Gianfranco Giannoni, anticipa un appello al Capo dello Stato, al presidente del Consiglio, al Ministro del Lavoro e al Ministro della Giustizia per la situazione dei lavoratori esposti ad amianto nel comprensorio di Massa e Carrara per ottenere l'applicazione della legge dello Stato senza che si debba ogni volta ricorrere al giudice.


© RIPRODUZIONE RISERVATA