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Il S. Giovanni cura il detenuto sul web: la telemedicina entra a Regina Coeli

di Michelangelo Bartolo (responsabile Servizio di telemedicina Osp. S. Giovanni - Roma)

Nel maggio scorso è stata siglata una convenzione per lo svolgimento di un servizio di telemedicina in favore della popolazione detenuta presso la casa circondariale di Regina Coeli tra l'Azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata, la Asl A e il direttore del Carcere di Regina Coeli. L'accordo siglato sotto l'egida del Garante dei Diritti dei Detenuti della Regione Lazio rappresenta un primo passo in osservanza con quanto indicato nelle ultime linee di indirizzo sulla telemedicina del ministero della Salute.

Il progetto è il frutto maturo del lavoro dell'Ict dell'ospedale romano che da anni investe sulla informatizzazione, sulla dematerializzazione e sulla creazione di nuovi processi operativi dove si fanno muovere le informazioni e non le persone o le cose.

Così il carcere diventa un “reparto” virtuale
Dopo una prima fase preparatoria e di sperimentazione il servizio ha preso il via e gli elettrocardiogrammi effettuati a Regina Coeli sono ora refertati dai cardiologi dell'ospedale San Giovanni; oltre al referto, qualora ce ne sia l'esplicita richiesta, si potranno dare indicazioni e suggerimenti diagnostici e terapeutici. Da un punto di vista di vista informatico il carcere è visto come un “reparto” dell'ospedale e potrà pertanto usufruire di vari specialisti.

Più cure e meno costi
Il servizio ha un duplice scopo: sostenere i medici del Centro clinico della Casa circondariale con una “second opinion” e quindi supportarli nella decisione di trasferire o meno un paziente in ospedale. Ricordiamo che trasportare in sicurezza un detenuto al pronto soccorso ha un costo di circa 2.200 euro.

In una prima fase il servizio sarà attivo dalle ore 8 alle ore 14,00 ma a breve potrà divenire H24.

Il Servizio di Telemedicina dell'Ospedale San Giovanni ha curato la progettualità, lo start up del progetto, la formazione e farà da help desk per tutto il personale sanitario di Regina Coeli. Le apparecchiature date in dotazione alla Casa Circondariale sono di tipo mobile e questo permette di poter effettuare elettrocardiogrammi ed altri esami strumentali anche nelle celle dei detenuti.

Un particolare va sottolineato: quanto realizzato usa software sviluppato dall'Ospedale e si è pertanto svincolati da licenze di ditte esterne che talvolta, allo scadere del contratto, sono costrette a interrompere il servizio. Inoltre la particolarità tecnica (Web service con connettività regionale) può rendere il servizio facilmente replicabile in altre Case circondariali della Regione

Il futuro dei servizi di telemedicina è forse tutto qui: realizzare sistemi aperti e percorsi assistenziali nuovi. E' una sfida che è appena iniziata e che vede l'Azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata leader nel settore.


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