Aziende e regioni

Rossi (Toscana): «Alt ai monopoli sui farmaci anti-epatite C, andare oltre il piano nazionale Aifa»

«Lotta ai monopoli sull'epatite C. La sanità pubblica deve garantire a tutti malati il farmaco che eradica la malattia». Lo sottolinea il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in un lungo post sul suo profilo Facebook, dopo l'audizione in Commissione Sanità al Senato sui nuovi farmaci contro l'epatite C e l'obiettivo dell'eradicazione.

«Le case farmaceutiche tengono troppo alto il costo del farmaco salvavita che sconfigge l'epatite C e la Regione Toscana - ricorda il governatore - ha messo a gara il farmaco per garantire, a prezzi più bassi, l'accesso a una popolazione più ampia rispetto a quella prevista dal piano nazionale Aifa. Noi ci avvarremo di quel piano, ma vogliamo fare di più, perché eradicare nel più breve tempo possibile la malattia è guadagno di salute e risparmio per il Sistema sanitario nazionale», afferma invitando le altre Regioni a fare altrettanto: «L'Aifa non ha tra le sue funzioni quella di proteggere prezzi e assetti di mercato impedendo la possibilità di ulteriori sconti su ulteriori forniture. Pertanto io invito anche le altre Regioni a seguire l'esempio della Toscana. In gioco ci sono valori fondamentali e la salute dei nostri concittadini».

Obiettivo della Regione è «curare tutti i 26.000 malati di epatite C toscani nel più breve tempo possibile. L'Aifa, che fissa e contratta il prezzo massimo di rimborso a carico del Ssn, ha già fatto questo per tutta Italia e per la Toscana, cui spettano 3.500 pazienti da trattare entro un anno e mezzo. Malati a cui le nostre strutture somministreranno il farmaco ai prezzi trattati dall'Agenzia nazionale». «Noi però non ci accontentiamo, perché il ritmo della guarigione sarebbe - prosegue il governatore - così troppo lento, comportando costi umani, sanitari ed economici. Vogliamo fare di più e somministrare il farmaco ad una popolazione ben più ampia. Le Regioni hanno tutto il diritto di poter negoziare ulteriori sconti, ottenere un prezzo più basso e garantire così un maggiore accesso a queste cure essenziali. Cosa deve fare la Sanità pubblica se non garantire farmaci salvavita a chi ne ha bisogno? Il monopolio può quindi essere rotto mettendo in competizione più imprese. Impedire questo processo ha, a mio parere, implicazioni etiche e penali».


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