Aziende e regioni

Più territorio, meno attese e penalizzazioni per i Dg. Il Piemonte approva i nuovi obiettivi

di Emiliano Calabrese

Il Piemonte è ancora in Piano di rientro ma negli obiettivi 2015 per i neo direttori generali oltre all'equilibrio economico-finanziario, vengono previsti importanti risultati sia in termini di salute che di assistenza ai cittadini. Insomma, negli intenti dell'assessore Saitta c'è la piena applicazione del comma 567 della legge di Stabilità (L. 190/2014) che prevede per il mancato conseguimento di questo tipo di obiettivi inadempimento contrattuale e decadenza automatica del contratto dei Dg.
Nel documento approvato in Piazza Castello sono previste sette aree di intervento. Entrano nel mirino dell'assessorato i tempi di attesa dei ricoveri per acuti e quelli delle prestazioni ambulatoriali. In quest'ultimo caso sono previste nel corso dell'anno telefonate di controllo, presso i vari centri unici di prenotazione, per verificare l'effettiva coerenza tra le date degli appuntamenti e i tempi previsti dalle norme sui Lea.
Molto spazio è riservato all'adeguamento dei prossimi atti aziendali, di competenza dei Dg, alle delibere approvate in questi primi dodici mesi di Governo Chiamparino volte all'adeguamento della rete ospedaliera nonché della riqualificazione della rete territoriale. Previsti anche obiettivi per l'implementazione dei programmi di screening, l'incremento delle donazioni per i trapianti ed il maggior coinvolgimento dei cittadini, pazienti e professionisti nelle decisioni che riguardano la pianificazione, la gestione e la valutazione dei servizi. In questo ambito, l'assessore Saitta si aspetta un importante contribuito da parte dei rappresentanti dei territori ed in particolare dei tanti sindaci dei piccoli comuni piemontesi.
Ovviamente non potevano mancare gli obiettivi di carattere economico-finanziario. L'equilibrio dei conti è una priorità per tutti i Dg, ma non sarà semplice essere coerenti con i tagli approvati in questi giorni in Parlamento che, ricordiamo, per il Piemonte rappresentano circa 175 milioni di euro e sono attivi già per l'anno in corso. In quest'ambito si inserisce anche la stretta sulle strutture semplici e complesse così come previsto sia nel Decreto 70/2015 sugli standard ospedalieri che nell'articolo 9-quinquies dell'ormai legge sulla riorganizzazione degli enti locali (quella del taglio alla sanità da 2,3 miliardi).
La delibera di oggi sembrerebbe essere ben vista anche dalle opposizioni sebbene, come riportano i 5 stelle piemontesi, si chiedano con quali risorse saranno realizzati obiettivi così impegnativi.
Come dice il detto “il tempo sarà galantuomo” e stabilirà se quanto previsto dai tecnici capitanati da Fulvio Moirano è stato effettivamente recepito dai vari Dg.


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