Aziende e regioni

Salute e spesa sanitaria, patto di ferro tra Liguria e Lombardia

di B.Gob.

«Una sinergica azione che miri alla promozione di iniziative comuni volte alla valorizzazione e alla tutela della salute, quale bene primario costituzionalmente garantito, nonché alla revisione e qualificazione della spesa sanitaria». Questo il target del protocollo triennale di collaborazione siglato tra la Lombardia di Roberto Maroni e la Liguria di Giovanni Toti. Un primo passo da intendere, come si legge nel testo, come «l’avvio di un processo di sviluppo della collaborazione tra le due Regioni, che potrà essere articolata sulla base delle reciproche esigenze, anche nelle forme previste dall’articolo 7 comma 8 Costituzione».

La costruzione di una governance condivisa è obiettivo non più rinviabile, a parere dei due presidenti. In allerta, come si legge ancora nero su bianco, non soltanto in seguito ai tagli già effettuati in seguito alla manovra 2015, ma anche sulla sorte del Fsn 2016, già ridotto a 113,097 miliardi di euro, «sempreché non si ripetano interventi del Governo che, come per il passato, hanno comportato pesanti tagli al comparto tali da incidere anche sul Fsn».

Questi gli ambiti di intervento e di impegno tra le parti: sistema dei controlli di appropriatezza delle prestazioni sanitarie; regole di autorizzazione, accreditamento e accordi contrattuali con i soggetti erogatori; regole e modalità di governo del personale Ssr; gestione delle liste d’attesa; strumenti di valutazione dei servizi e delle tecnologie sanitarie, in termini di qualità degli esiti delle cure e la loro ricaduta sul sistema dei controlli; analisi dei flussi di mobilità tra le due Regioni e formalizzazione delle relative proposte propedeutiche alla definizione degli accordi di confine».
In più, passaggio non certo trascurabile, c’è l’impegno a «procedere a un’analisi di sostenibilità del Ssr ligure»

La scheda. Regione Lombardia e Regione Liguria si impegnano in particolare a condividere le proprie esperienze su:

- sistema dei controlli di appropriatezza delle prestazioni sanitarie; regole di autorizzazione, accreditamento e accordi contrattuali con i soggetti erogatori; regole e modalità di governo del personale del Ssr; gestione delle liste d’attesa; strumenti di valutazione dei servizi e delle tecnologie sanitarie, in termini qualità degli esiti delle cure e la loro ricaduta sul sistema dei controlli; analisi dei flussi di mobilità tra le due Regioni e formalizzazione delle relative proposte propedeutiche alla definizione degli Accordi di confine; attuazione del nuovo servizio NUE 112 sul territorio ligure e stipula di un Protocollo di collaborazione per l’organizzazione del sistema di Soccorso sanitario.
- L’analisi di sostenibilità del Servizio sanitario regionale ligure verterà su diversi punti, tra cui equilibrio economico-finanziario, offerta sanitaria, fabbisogno di salute e relativa congruità dell’offerta) e si avvieranno «azioni strutturali e organizzative per rendere il Ssr ligure maggiormente rispondente alle esigenze di salute dei cittadini e sinergico con il Ssr lombardo».
- Tempi e modalità: per attuare il Protocollo è costituito un Tavolo paritetico istituzionale in materia sanitaria e socio-sanitaria, costituito da quattro rappresentanti della Regione Lombardia e quattro della Regione Liguria.


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