Aziende e regioni

Zaia su Sanità: «No al centralismo romano e alle assicurazioni»

«Autonomia differenziata significa che chi si merita l’autonomia se la deve portare a casa. E chi non se la merita deve ovviamente avere la spina staccata». La tragedia, invece, è che chi deve essere penalizzato non lo è e continua a sprecare e chi è virtuoso, come noi, viene condotto alla fame e non è giusto visto che paghiamo 21 mld di tasse all’anno».

Così il presidente del Veneto, Luca Zaia che denuncia ancora una volta i tagli del governo.
Per Zaia c’è un allarme sanità. «Da regione benchmark e virtuosa a livello nazionale- ha spiegato il governatore nel corso del punto stampa a Venezia- dico che di questo passo emerge che il governo abbia due progetti: il primo di riaccentrare a livello nazionale la questione della sanità, e noi veneti non vogliamo essere curati da chi vive a Roma. Secondo - ha aggiunto - c’e il grande rischio che si dia vita a una sanità integrativa alternativa che è quella delle assicurazioni che mi vede totalmente contrario. Nel momento in cui il cittadino non riesce a farsi curare viene quasi costretto a farsi una polizza. Io non ce l’ho le assicurazioni, ma noi abbiamo un criterio di universalità nelle cure a tutti, ma taglia e tagli non rischiano di saltare solo 208 prestazioni a anche quelle più importanti», ha concluso.


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