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Farmacisti di Roma contro la violenza sulle donne: via al progetto Mimosa. Lorenzin: «Farmacie primo avamposto di salute»

di red.san.

«Le farmacie si confermano elemento cardine per la salute e la tutela dei cittadini, e l'iniziativa di Federfarma Roma è di straordinaria importanza perché ha costruito una rete essenziale di collaborazione su una problematica molto sentita e per la quale il governo ha già messo numerose iniziative in campo». Così la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso della presentazione del progetto Mimosa che partirà in concomitanza con la Giornata della Salute della Donna del 22 aprile prossimo, istituita proprio da Lorenzin per contrastare quella che è diventata un'emergenza nazionale. Il progetto è stato portato nella Capitale da Federfarma Roma e ha avuto il patrocinio del ministero della Salute: migliaia di brochure verranno distribuite in tutte le farmacie di Roma e provincia e saranno a disposizione delle donne che hanno subito nella loro vita un episodio di violenza fisica, psicologica o economica. All'interno di queste brochure è possibile trovare informazioni utili, consigli e contatti di associazioni, centri antiviolenza e specialisti pronti ad aiutare chiunque ne abbia bisogno. «L'iniziativa – continua la ministra Lorenzin – è encomiabile ma è necessario fare un lavoro a monte: dietro la violenza sulle donne c'è un fenomeno culturale. Vanno dunque incentivate le denunce e agire soprattutto sulle famiglie anche perché risultano sempre più episodi a livello giovanile. Ritengo sia importante estendere questa iniziativa anche alla rete dei medici, ma le farmacie restano il primo livello. Questo soprattutto perché consentono di comprendere il livello di percezione della violenza, specialmente sul piano psicologico, in una rete protetta».

Progetto Mimosa nato a Napoli
L'iniziativa è nata a Napoli due anni fa grazie ad un'idea dell'associazione “Farmaciste Insieme”, ed è stata realizzata grazie alla collaborazione con la rete Vision (Victimology Support international Observatory & Network). «In occasione del progetto pilota – spiega Angela Margiotta, presidente di “Farmaciste Insieme” –, distribuimmo i volantini in un centinaio di farmacie, avendo cura di posizionarli lontano da occhi indiscreti. In poche settimane finirono tutti. Capimmo che l'idea era piaciuta e che molte donne volevano essere aiutate, mantenendo l'anonimato. Purtroppo chi subisce questo tipo di trauma ha grandi difficoltà non solo a sporgere denuncia, ma anche semplicemente a parlarne con qualcuno. Il progetto ha conquistato dapprima l'interesse della FOFI – ovvero la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani – e adesso anche quello di Federfarma Roma che ci ha contattato per portare “Mimosa” anche nella Capitale».
«Il nostro – spiega il presidente di Vision, Ferdinando Tramontano, sociologo – è un Osservatorio di Vittimologia che mira a sviluppare la cultura della non-violenza e delle pari opportunità tra uomo e donna. Abbiamo deciso di sposare il progetto anche per ottenere dai Centri Antiviolenza coinvolti informazioni utili per sviluppare politiche di prevenzione e contrasto per affrontare al meglio questo fenomeno di violenza diffusa».
«Ancora una volta – spiega Vittorio Contarina, presidente di Federfarma Roma –, le farmacie si rivelano un caposaldo fondamentale nella tutela della salute dei cittadini. In particolare, grazie al progetto “Mimosa”, in cui abbiamo creduto fin da subito e che abbiamo voluto portare anche nella Capitale, riusciremo a dare alle donne che hanno subito violenza l'aiuto e il sostegno di cui hanno bisogno. Il Patrocinio del Ministero, inoltre, darà al progetto la forza necessaria per imporsi anche nel resto d'Italia. Ringrazio dunque Beatrice Lorenzin e invito tutti i miei colleghi ad intraprendere il nostro stesso percorso, con l'unico fine di dare un aiuto importante a chi ne ha davvero bisogno».


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