Aziende e regioni

Puglia, 50 milioni per le assunzioni urgenti

di Vincenzo Rutigliano

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24 Esclusivo per Sanità24

Sblocco delle assunzioni nella sanità in Puglia, quasi 50 milioni di euro destinati alle Asl per soddisfare le esigenze occupazionali più urgenti. Il via libera all'ultima deroga rimasta (corrispondente al 33% del totale) tra quelle previste in un piano assunzionale stabilito nel 2014, è arrivato mercoledì con una circolare ai direttori generali delle Asl del direttore del Dipartimento Salute della regione, Giovanni Gorgoni. Nelle more dell'adozione formale della delibera di giunta regionale, prevista per la settimana prossima, Gorgoni ha dunque autorizzato le assunzioni che ciascuna Asl potrà effettuare nel limite delle risorse assegnate. In funzione cioè delle risorse ricevute, e calcolate sulla base di parametri legati al numero dei posti letto e a quello degli abitanti serviti, ciascun direttore generale determinerà quali profili professionali, tra medici ed infermieri, sarà più urgente ricoprire. Una scelta di merito che lascia ai top manager delle Asl la responsabilità di individuare i fabbisogni occupazionali più urgenti per la propria azienda, e coerenti con le somme che riceveranno. Nelle procedure selettive che verranno subito attivate – la circolare già emessa ha proprio il compito di non attendere i tempi formali della delibera di giunta regionale di autorizzazione ad usufruire della deroga - Gorgoni chiede ai dg di tener conto di alcune indicazioni.

A cominciare dalla stabilizzazione dei precari come voluto dal governo nazionale, che però non deve intendersi “nel senso – avverte il direttore del dipartimento Salute - di passaggio dal tempo determinato al tempo indeterminato, cioè di stabilizzazione d'ufficio”.La previsione normativa è di riservare il 50% dei posti messi a concorso a coloro che, ad ottobre 2013, avevano raggiunto i 3 anni di servizio. Per le Asl pugliesi la regione ha spacchettato questa riserva del 50% destinandola per il 40% a coloro che hanno maturato i 3 anni di servizio su tutto il territorio regionale ad ottobre 2013 e per il 10% residuo a quanti, alla data del concorso, avranno maturato 3 anni di servizio a td.
La regione però non eroga solo le risorse. Verso i direttori generali c'è una sorta di operazione fiducia nella loro autonomia che poi si tradurrà – rispettando comunque gli equilibri di bilancio ed il limite di spesa del 2004 inferiore dell'1,4% - nell'individuazione di quantiqualitativa dei profili professionali più idonei per la loro Asl. Sul punto è facile immaginare che le varie aziende sanitarie utilizzeranno i nuovi assunti per le aree dell'emergenza -urgente, le più falcidiate dalla carenza di personale. Resta difficile invece prevedere il numero delle assunzioni programmabili anche se, immaginando un costo medio annuo di 45.000 euro per unità di personale, se ne stimano circa 1200 tra dirigenti medici ed infermieri che andrebbero così a soddisfare, in parte, il fabbisogno occupazionale che, secondo lo stesso Gorgoni, è di 2700 unità tra medici (770), infermieri (870),operatori socio-sanitari (800) ed ausiliari.


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