Aziende e regioni

Lazio, deficit in netto calo. E migliora il margine operativo. Sei ospedali in piano di rientro per 47 mln nel 2017

di red. san.

La regione Lazio per il secondo anno consecutivo presenta un calo del disavanzo annuale a consuntivo certificato dal tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti del piano di rientro al di sotto della soglia del 5% nel rapporto con il fondo sanitario. Il 2015 si è chiuso infatti con un disavanzo di 332 mln, contro i 355 mln di deficit del 2014. Il tendenziale della proiezione del 2016 si annuncia poi ancora in miglioramento.

Margine operativo da -164 a -43 mln in dodici mesi
In sostanza, secondo le proiezioni della Regione, se il Ssr laziale avesse conseguito questi risultati nel 2007, anno in cui è entrata in commissariamento con un disavanzo che sfiorava i 2 miliardi, non sarebbe mai finita nell'imbuto del piano di rientro. Oltre al dato del consuntivo migliora inoltre notevolmente il margine operativo, la differenza costi/ricavi al netto della gestione finanziaria, che passa da -164 milioni del 2014 a -43 milioni del 2015 come certificato dall'ultimo tavolo del 28 luglio scorso. Ciò significa che, al netto degli oneri pregressi, il saldo della gestione ordinaria della Sanità del Lazio è molto vicino al pareggio tra il totale dei ricavi netti ed il totale dei costi operativi. I dati d'esercizio sono stati poi significativamente accompagnati da un recupero nella griglia dei Livelli essenziali di assistenza, raggiungendo nell'ultima rilevazione un risultato al di sopra della soglia di adeguatezza.

Sei Ao in piano di rientro per 47 mln nel 2017
In questo quadro è stato approvato recentemente il decreto del commissario ad acta di attuazione del dm del 12/06/2016, vale a dire l'individuazione delle aziende ospedaliere laziali da sottoporre a piano di rientro ai sensi della legge 208 del 28/12/2015. Il decreto del commissario ad acta ha individuato le 6 aziende del Lazio da sottoporre al piano triennale di efficientamento a partire dall'esercizio 2017. Si tratta di: San Camillo, San Giovanni, azienda ospedaliero universitaria Umberto Primo e Sant'Andrea, Policlinico Tor Vergata ed IFO. Queste strutture hanno come obiettivo complessivo di efficientamento nel 2017 il recupero di 47 milioni di euro. Risorse che dovranno servire a riequilibrare la spesa verso il potenziamento della sanità territoriale, come previsto nei nuovi Programmi Operativi. E' un obiettivo su cui saranno misurati i direttori generali.


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