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Tumore al seno: via alla 24^ campagna di prevenzione Lilt

“La prevenzione è un messaggio per tutte noi”: è lo slogan della ventiquattresima edizione della campagna di prevenzione dei tumori delle donne, organizzata dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) e patrocinata dalla presidenza del Consiglio e dal ministero della Salute. La campagna presentata oggi, ha come testimonial l'attrice e modella Elisabetta Gregoraci, si terra' in tutta Italia nell'intero mese di ottobre e sarà presente sul web con l’hashtag: #iofaccioprevenzione. L'obiettivo è sensibilizzare il maggior numero di donne possibile, dato che ancora oggi soltanto il 60% di tutte quelle che sono in età di screening (tra i 50 e i 69 anni) lo fanno.

Il 35% delle donne scopre da sola, attraverso l'autopalpazione, di avere un tumore al seno. E ancora troppo poche sono quelle che si sottopongono a screening, soprattutto al Sud. «Se a livello nazionale nella fascia di età 50-69 anni a farlo sono il 60% circa delle donne, la percentuale arriva a oltre l'80% di copertura delle regioni del nord a scende sotto il 40% al sud». È la denuncia che arriva dal presidente della Lega Italiana per la lotta contro il tumore (Lilt), Francesco Schittulli, in occasione della conferenza stampa per il lancio della 24esima edizione di “Lilt for Women-Campagna nastro rosa”, per diffondere la prevenzione.

La possibilità di guarire da questa neoplasia è molto aumentata negli ultimi anni, ma il 15-20% di chi affronta la malattia non riesce a superarla. Una diagnosi precoce di cancro porta le possibilità di sopravvivenza al 95%, ma troppo spesso arriva in ritardo. Contro il tumore al seno «abbiamo delle armi e vanno usate», ha sottolineato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. «La prima è lo screening, ma quando si viene chiamati, ancora sono troppo poche, soprattutto al Sud, le donne che aderiscono alla chiamata. La seconda è l'autopalpazione al seno, che bisogna cominciare a fare sin da giovanissimi. La terza è quella dei corretti stili di vita, che riducono le cause di cancro». In particolare sullo screening, ha aggiunto il ministro, «c'è ancora troppo differenza tra nord e sud e c'è necessità di sensibilizzare ancora di più le donne e le strutture sanitarie».

300 spazi prevenzione

La campagna, scandita da oltre 300 spazi prevenzione delle 106 sezioni provinciali Lilt, fornirà informazioni ma non solo: sono previste visite senologiche gratuite e, ove occorra, eventuali controlli diagnostici clinico-sperimentali. «Oggi ci sentiamo di dichiarare una guerra vincente al cancro, senza morti e prigionieri», ha detto il presidente Schittulli. «Questa guerra - ha continuato - sarà difficile, non breve, ma certamente vittoriosa se sapremo prenderci cura del nostro ambiente. Questo perché oggi conosciamo l'importanza dei fattori ambientali, tant’è che definiamo il cancro una malattia ambientale su base genetica». «Sono una donna del Sud - ha affermato Gregoraci - e vorrei che questa campagna arrivasse anche alle giovani del Mezzogiorno, dove ancora si fa poca prevenzione».


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