Aziende e regioni

Emissioni industriali e danno sanitario, Fnomceo: «A Taranto pagano soprattutto i bambini». Ecco il dossier

di Ro. M.

A Taranto c’è un eccesso di ricoveri del 24% per malattie respiratorie dei bambini residenti nel quartiere Tamburi - a ridosso dell’acciaieria Ilva e dell’area industriale - e del +26% per i bambini del quartiere Paolo VI. L'esposizione alle polveri industriali è responsabile di un +4% di mortalità, in particolare +5% per tumore polmonare, +10% per infarto del miocardio. Per effetto dell'anidride solfororsa si registra il +9% di mortalità, in particolare +17% di mortalità per tumore polmonare, +29% per infarto del miocardio. Entrambi gli agenti inquinanti sono responsabili di nuovi casi di tumore del polmone tra i residenti (+29% le polveri, +42% l'SO2). Sono solo alcuni dei risultati allarmanti delo Studio sullo stato di salute delle persone residenti nei comuni di Taranto, Massafra e Statte, realizzato nell'ambito delle attività del Centro Salute ed Ambiente della Regione Puglia, in collaborazione con il Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, della ASL di Taranto, di ARPA Pugliae di AReS Puglia.

Nel dossier viene dettagliato meglio quanto era già noto dal 2011 con lo studio Sentieri. «Inequivocabile l'associazione tra l'inquinamento prodotto dalle emissioni industriali di Ilva - sottolinea una nota di Fnomceo - e la mortalità, i ricoveri el'incidenza dei tumori: nel dossier viene dettagliato meglio quanto era già noto dal 2011 con lo studio Sentieri. E sono i bambini oggi a farne le spese maggiori: tra i bambini di età compresa tra 0-14 anni residenti a Taranto, si sono osservati eccessi di ricovero importanti per le patologie respiratorie».

Cosimo Nume, presidente Omceo di Taranto ricorda l'importanza del ruolo istituzionale nel rilevare una piaga che oggi si conclude con una drammatica evidenza scientifica. «Noi questa battaglia la conduciamo da anni - afferma Nume - e siamo pronti a continuarla. Per noi medici tarantini questi dati non sono una novità: da sempre c'è un confronto e un impegno per i nostri pazienti che per noi non sono mai dei numeri, ma delle persone con le proprie storie di sofferenza e speranza».

In questo nuovo studio, il possibile danno sulla salute è stato valutato considerando l'insorgenza di patologie o il loro aggravamento tale da comportare un ricovero ospedaliero o, addirittura, la morte. Sono stati valutati gli effetti delle esposizioni ambientali e occupazionali sulla mortalità/morbosità della popolazione residente utilizzando il disegno epidemiologico della coorte residenziale (la coorte, in epidemiologia, indica un insieme di individui di una popolazione predefinita, caratterizzati dall'aver sperimentato una stessa condizione in un periodo definito e poi seguiti nel tempo).

La presentazione dei dati, avvenuta a Bari, ha riacceso anche lo scontro che da mesi contrappone sull'Ilva la Regione Puglia e il Governo. Scontro destinato a salire di toni ora che il governatore pugliese Michele Emiliano ha annunciato che impugnerà alla Corte Costituzionale, per avvenuta lesione delle prerogative della Regione, l'ultima legge varata a fine luglio dal Parlamento sull'Ilva: quella che disciplina le modalità di cessione dell'azienda a nuovi privati (è in corso la relativa procedura con due cordate in gara) ma dispone anche nuove misure, come la possibilità che l'Arpa Puglia faccia assunzioni per i controlli ambientali.

Emiliano chiede che il Governo valuti i dati del nuovo rapporto su malattie e mortalità e agisca. Il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, ha già replicato osservando che i dati fotografano una situazione non più attuale, che nel frattempo è migliorata anche per effetto dell'applicazione Aia. Emiliano, inoltre, chiede che si cambi modello di produzione all'Ilva per abbattere l'inquinamento, passando dal carbone al gas. Galletti risponde evidenziando come la valutazione del piano ambientale dei candidati in gara per l'azienda determinerà la scelta finale e l'individuazione del nuovo gestore dell'Ilva.

Intanto il processo per disastro ambientale dell'Ilva riprende in Corte d'Assise all'indomani della presentazione del nuovo rapporto.


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