Aziende e regioni

Marche, al sociale 70,7 milioni. Risorse anche da fondi Ue. Primi destinatari i disabili

di Licia Caprara

Rilancia, ancora, il presidente Luca Ceriscioli, e punta dritto verso il sociale. Dopo l'ossigeno dato alla sanità con una quantità di assunzioni come non se ne vedevano da un po’, ora tocca alle categorie più fragili, a cui è stato destinato un fondo più che sostanzioso. E con una dotazione complessiva che per la prima volta tocca 70,7 milioni di euro, ben 10 milioni in più del dato storico, fermo a 60 milioni l'anno. Il carattere di novità non riguarda solo il più prosaico quantum, ma anche il percorso seguito, perché per la prima volta la Regione Marche impegna fondi della comunità europea ai servizi sociali, programmando bandi destinati ai 23 ambiti territoriali per 14 milioni di euro nel triennio con una quota 2016 pari a 5,6 milioni di euro. A questi 14 milioni, sulla stessa linea, ne seguiranno altri 14 per il successivo triennio. E con tali ulteriori risorse la giunta regionale è dunque riuscita a portare a quota 70,7 mln il Fondo per le politiche sociali per il 2016 e per il resto della legislatura.

Tra le aree di intervento la parte del leone la fa l'area della disabilità, a cui vanno 37,9 milioni, ripartiti tra assistenza domiciliare, centri socio-educativi-riabilitativi, alunni disabili e autismo; 9 milioni, invece, sono destinati agli anziani. Ancora, 2 milioni alla famiglia e 9 a infanzia e adolescenza, con particolare riferimento ai nidi e ai minori che si trovano fuori dal proprio nucleo famigliare. Alle dipendenze patologiche vanno 3,6 milioni, mentre altri interventi come la lotta alle povertà, sostegno agli immigrati e banco alimentare saranno finanziati per 659 mila euro, mentre il fondo di solidarietà sarà alimentato con 2 milioni di euro.
Le azioni focalizzate, inoltre, riguardano gli sportelli sociali, la presa in carico, il tutoraggio negli inserimenti lavorativi dei soggetti svantaggiati e per il sostegno alle famiglie fragili. «Questo è un anno eccezionale per il sociale – ha detto Ceriscioli - . Grazie all'impegno forte del governo nazionale che continua ad investire sul sociale e grazie al fatto che per la prima volta riusciamo ad impiegare risorse europee in modo significativo proprio in questo capitolo, il plafond sarà di 70,7 milioni di euro in totale. Un importantissimo risultato se si pensa che la legislatura era iniziata con poco più di 2 milioni di euro. Questo sforzo straordinario significa una grande vicinanza e un forte impegno nei confronti di quella parte di popolazione che attende i fondi del sociale perché è in difficoltà. Le risorse in questione inoltre vanno ad integrarsi con quelle messe a disposizioni da ambiti e Comuni, ai 20 milioni che lo Stato destinerà al Fondo per la povertà e ai 6,9 milioni in arrivo dal Pon, il Programma operativo nazionale per il Fondo sociale europeo. Tutto ciò dimostra la volontà di vicinanza dell'intero sistema regionale ad un bisogno primario come quello che la risposta sociale dà alle comunità».


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