Aziende e regioni

Il Lazio amplia la rete degli hospice

di L.Va.

Il presidente del Lazio Nicola Zingaretti ha firmato il decreto con cui si amplia la rete delle strutture demandate all’erogazione delle cure palliative con l’aumento dei posti residenziali negli hospice portandoli a 494, con un incremento di 104 posti e facendo crescere a 2mila quelli domiciliari. Così la rete delle cure palliative nel Lazio si mette in grado di dare una risposta all’altezza delle attese e dei bisogni dei cittadini e diventa una delle Regioni più virtuose per l’attenzione per i pazienti oncologici e non, in linea con la legge quadro 38/2010.

Il modello adottato è unico in Italia poiché correla strettamente i posti in hospice a quelli delle cure palliative domiciliari nella misura di uno a quattro. «È un sistema in cui il paziente assistito a casa riceve in tempo reale qualsiasi dispositivo utile, dai pannoloni al letto ospedaliero, a soddisfare i suoi bisogni, abbattendo qualsiasi percorso burocratico» ha commentato Giuseppe Casale, coordinatore sanitario-scientifico Uocp Antea.

Nel Lazio dunque basterà che il paziente venga preso in carico dalla struttura di cure palliative per ottenere immediatamente tutto quello di cui necessita. Tutto ciò ridurrà in maniera sensibile i ricoveri ospedalieri incongrui, il ricorso al pronto soccorso e garantirà la migliore qualità di vita possibile al paziente e alla sua famiglia, «sempre che tutti gli hospice diano la reperibilità 24/7 anche a domicilio e questo è un aspetto che va rinforzato» precisa Casale. Per gli operatori infatti non è più rinviabile la messa in campo di iniziative per la formazione, e l’attivazione di «una campagna informativa capillare che coinvolga tutti i soggetti in campo: dai medici di famiglia agli ospedalieri e gli specialisti che operano nelle Asl».


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