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Un veliero per i bimbi della Fondazione Stella Maris. Ecco il progetto del nuovo ospedale di Pisa Cisanello

di red.san.

Una struttura dalla forma “leggera” vestita di vetro e di luce, che non si impone ma si inserisce armonicamente nel parco che la cinge e così sensibile all'ambiente in cui sarà immersa da adottare avanzate tecnologie che pescano dagli antichi saperi. Tra queste l'utilizzo dell'EFTE, un tessuto, riciclabile, ignifugo, estremamente resistente, trasparente, con un peso 99 volte inferiore a quello del vetro, che rivestirà il complesso architettonico svolgendo la duplice funzione di rifrazione della luce (naturale e artificiale) e di ombreggiamento. Una struttura leggermente rialzata, che proprio grazie a questo tessuto particolare ricorda un veliero bianco, il viaggio del bambino nella cura, e la tenda così cara a Michelucci, simbolo di accoglienza e solidarietà, che si apre al bambino, all'adolescente e alla sua famiglia: è il nuovo ospedale che IRCCS Fondazione Stella Maris dal prossimo anno inizierà a costruire a Pisa, nell'area di Cisanello, a poca distanza dal nuovo Ospedale di Pisa.
A presentarlo Mons. Andrea Migliavacca, Vescovo di San Miniato, Marco Filippeschi, Sindaco di Pisa, il prof Marco Gesi in rappresentanza del Magnifico Rettore dell'Università di Pisa, insieme ai vertici di Stella Maris: Giuliano Maffei, Presidente, Roberto Cutajar, Direttore Generale, Giovanni Cioni, Direttore scientifico. Con loro i progettisti: gli architetti Nico Panizzi, Gian Luigi Melis, Ilaria Fruzzetti di Heliopolis 21 e l'ingegnere Massimo Bottega dello Studio Technè.

Una ventina i progetti del nuovo complesso ospedaliero arrivati al IRCCS Fondazione Stella Maris nel corso dell'anno dai maggiori studi di architettura di tutta Italia. Dopo una selezione attenta e rigorosa, è stato selezionato il progetto preliminare degli studi Heliopolis 21 e Technè di Pisa. È risultato sia il più bello in termini architettonici che il più efficiente nei termini di funzionalità, “consumo di spazio”, compatibilità ambientale, valorizzazione del verde circostante e del vicino parco urbano.
«L'ambiente di cura, accoglienza e ricerca di Stella Maris vive un passaggio qualificato del proprio sviluppo prospettando una nuova e moderna struttura - dichiara Mons. Andrea Migliavacca, Vescovo di San Miniato - Il percorso che ha portato a questa scelta è stato frutto di ampia consultazione e approfondimento ed offre un risultato che risponde ad esigenze di professionalità e funzionalità. Mi preme sottolineare l'attenzione alla religiosità e alla spiritualità che accompagna l'esperienza di Stella Maris e che diventa un valore aggiunto nel considerare il paziente e la sua famiglia soggetti con cui vivere un vero incontro umano e non solo scientifico. Auguro che chi vivrà i nuovi ambienti della struttura che verrà edificata, personale medico e scientifico, direzione, personale infermieristico, operatori vari, pazienti, famiglie e volontari possano incontrare la professionalità della ricerca e della cura e la spiritualità che abita una umanità piena».

«Il nuovo Ospedale – dice Giuliano Maffei, presidente di Stella Maris - è il naturale sviluppo del pensiero e dello sguardo di Don Aladino Cheti e del Prof. Pietro Pfanner che, insieme agli altri co-fondatori di Stella Maris, hanno dedicato la loro vita all'assistenza e alla cura dei bambini, ma anche alla cura dell'Uomo in quanto non si può fare Scienza senza la Filosofia, la Cultura e la Spiritualità. La nuova struttura, così avveniristica, efficiente, dinamica, accogliente e tecnologicamente all'avanguardia, ci permetterà di svolgere al meglio i nostri compiti e di rispondere appieno e con celerità, alle richieste delle famiglie. La sua forma, così bella, assomiglia ad un Veliero dalle bianche vele, ma anche a un Tau (viste le nostre radici cristiane), se vista dall'alto. Concentra e riassume in se la nostra storia, il nostro presente ed il nostro futuro. Mi auguro un sostegno ampio da parte delle istituzioni pisane, regionali e nazionali, così come un supporto pieno dei cittadini e delle famiglie in Toscana e in Italia, per vincere tutti insieme le sfide intraprese».

«La progettazione e costruzione dell'Ospedale di ricerca Stella Maris nell'area di Cisanello rappresenta per la Fondazione un grandissimo passo in avanti nella direzione di un consolidamento ed ulteriore sviluppo dell'attività di ricerca ed assistenza ai bambini affetti da disturbi neurologici e psichiatrici - dice Roberto Cutajar, direttore generale di Stella Maris - Le cure che tradizionalmente vengono erogate potranno estendersi a molti altri bambini, gravi ed assai precocemente ammalati, che oggi ne sono esclusi a causa della lontananza dell'attuale sito dal dipartimento di emergenza-urgenza del Policlinico Santa Chiara. Come in un circolo virtuoso questo porterà ad un ulteriore arricchimento della ricerca, con sempre maggiori possibilità di trattamenti e cure efficaci nel rendere migliore la qualità della vita e della stessa esistenza dei nostri bambini. La costruzione dell'Ospedale, inoltre, come tutti i progetti di sviluppo destinati a segnare un'intera epoca di un istituzione, avrà l'effetto di rinsaldare il legame di forte appartenenza dei nostri dipendenti e collaboratori, che si vedranno protagonisti di un passaggio cruciale della nostra Fondazione direttamente proiettato verso il futuro”.

«Il trasferimento a Cisanello con la creazione del nuovo ospedale - afferma il Prof. Giovanni Cioni, ordinario di Neuropsichiatria infantile della Università e direttore scientifico della Fondazione - è indispensabile affinché la Stella Maris possa rispondere alle sfide sempre più complesse poste dalla cura dei bambini e degli adolescenti con gravissimi disturbi del neurosviluppo (situazioni di emergenza psichiatrica, gravi disturbi del movimento, epilessie farmacoresistenti, disturbi dello spettro autistico, e tanti altri). Per questo è fondamentale l'integrazione con il pronto soccorso pediatrico, le strutture di cura intensive e tutti i servizi del policlinico di Cisanello, cui potremo a nostra volta fornire le nostre consulenze. Ma è anche fondamentale l'integrazione con le Istituzioni pisane che fanno ricerca nell'ambito delle neuroscienze e delle discipline collegate, in primis l'Università di Pisa con la quale la Fondazione è strettamente collegata fin dalle sue origini, ma anche il CNR, la Scuola Superiore Sant'Anna, la Scuola Normale Superiore. Questa integrazione sarà favorita dal grande polo per la ricerca biomedica che si viene a creare a Cisanello, anche grazie al trasferimento della Stella Maris».

Il nuovo ospedale. Il nuovo Ospedale della Fondazione Stella Maris sorgerà a Cisanello, in un'area compresa tra via Cisanello e via Bargagna. La nuova struttura risponderà alle esigenze di maggiore comfort, migliorata sicurezza e tecnologia a favore dei bambini e degli adolescenti ricoverati. Verrà realizzato su un'area di terreno di 27.840 mq e si svilupperà inizialmente su una superficie complessiva di circa 9.500 mq. L'edificio si inserirà dunque all'interno di un vero e proprio parco urbano, “Il parco della Stella Maris”, e dialogherà in modo armonico con il futuro parco pubblico adiacente. Il parco della Stella Maris potrà essere utilizzato non solo dai bambini in cura presso l'ospedale, ma anche, attraverso l'utilizzo di un pass, essendo lo stesso chiuso al libero transito per ovvie ragioni di sicurezza, dalle famiglie pisane con figli svantaggiati o disabili affinché possano fruirne per il tempo libero. Il costo complessivo dell'opera sarà di circa 21 milioni, (4 milioni euro per l'acquisto dell'area di terreno di Cisanello da Provincia, Comune e privati). Il resto della grande area a verde di Via Bargagna, per una superficie complessiva di circa 10 ettari, sarà invece parco urbano.

L'idea e la forma a misura di bambini
I fruitori del nuovo ospedale sono i bambini. E' questo il punto di avvio del progetto degli studi Heliopolis 21 e Technè: un edificio che come un girotondo si sviluppa leggero, un veliero bianco dalle linee morbide sul quale il bambino attraversa sicuro la malattia, le cui vele sono richiamate idealmente dagli elementi in materiale leggero, quasi un tessuto, che “avvolgono” le superfici vetrate. La forma dell'edificio ricorda anche la tenda come luogo dello spirito, richiamo alle chiese di Giovanni Michelucci, mentre dal punto di vista planimetrico è ispirata all'abbraccio della madre Maria al Gesù deposto della Pietà di Michelangelo. Grande è stato l'impegno per rendere il nuovo ospedale compatto, così da facilitare la distribuzione delle funzioni e l'ottimizzazione degli spazi di lavoro. La forma planimetrica “a TAU” ha consentito di arrivare a questo risultato. Attraverso un nucleo centrale di smistamento, la struttura a triangolo assicura il collegamento a breve distanza (pochi passi) con tutte le attività e le funzioni di cui necessita un ospedale così articolato e complesso come sarà quello della Stella Maris. La forma scelta dai progettisti permette inoltre di ridurre l'impatto del sistema ospedaliero, un'architettura dinamica per la forma e le finiture esterne, come il vetro che cinge linearmente i corpi allungati e le “palpebre” di ETFE bianco. Una struttura che si inserisce con armonia nel verde che lo circonda. L'attenzione ambientale si coglie anche dalle scelte adottate, come quella di inserire dei pannelli fotovoltaici sulla copertura dell'edifico per il recupero di energia solare. Percorsi naturali si dipaneranno dal complesso, diventando punto catalizzatore di una narrazione di rispetto e valorizzazione ambientale.

Sviluppo del progetto
Il nuovo complesso ospedaliero sarà costituito da un edificio principale su da quattro livelli di vita. Una Hall accogliente e calda sarà il punto centrale, il biglietto da visita emotivo e percettivo per accompagnare pazienti e visitatori nel percorso in ospedale.
Al piano terra saranno allocati la radiodiagnostica (Risonanza magnetica), l'EEG, i grandi laboratori di medicina molecolare, la riabilitazione con la piscina riabilitativa, oltre alla mensa e gli spazi di servizio. Al primo piano troveranno spazio l'accettazione, laboratori medici, gli spazi per la didattica, l'amministrazione, l'Agorà e la Chiesa Cattolica, oltre a una grande terrazza esterna.
Il secondo piano ospiterà le direzioni, il settore psicoeducativo, quello psicologico, il settore medi-co, il settore di valutazione funzionale motoria e logopedia, oltre ad ampi spazi gioco distinti per fasce di età.
Al terzo piano si troveranno gli spazi di degenza ordinaria e di soggiorno, il Clinical Trial Center, altri spazi per ambulatori e riabilitazione.
Interni. Gli spazi interni del nuovo ospedale sono stati pensati non solo per rispondere alle molteplici esigenze sanitarie e tecniche, assicurando elevati standard di assistenza clinica, ma anche come luogo rassicurante e pieno di stimoli ludici e creativi per i bambini e gli adolescenti che qui saranno ospitati con le loro famiglie. Forte attenzione quindi ai colori, alla luce, all'utilizzo di materiali caldi e a tutti quegli elementi tattili, sonori e olfattivi appropriati per le diverse tipologie di ambienti, dalle attese agli ambulatori, a quelli di relazione, fino agli spazi più intimi e personali dei reparti di degenza.

Il nuovo ospedale sviluppa le più avanzate esperienze realizzate presso l'IRCCS Fondazione Stella Maris. Combinerà gli spazi dedicati alle tecnologie diagnostiche più avanzate, di neuroimaging e di medicina molecolare ed i laboratori di tutte le funzioni cerebrali del bambino (motorie, percettive, cognitive, neuropsicologiche, relazionali). Va anche citata l'Agorà, la piazzetta centrale con i servizi per i bambini e le famiglie e la sala emozionale. Si tratta di un ambiente caratterizzato dalla multifunzionalità e poliedricità di allestimento nel tempo. La sala per sua natura si presta ad accogliere la didattica, gli eventi più disparati, con anche un teatro all'aperto per le sere estive. Alcuni elementi costanti - le grandi vetrate come collegamento fisico e visivo, il pianoforte, sedute morbide e colorate - contraddistinguono questo spazio dinamico. Lo spazio si protrarrà all'esterno, dove è previsto uno spazio di teatro all'aperto.

Non mancherà la caffetteria e la libreria per bambini, un ambiente di pausa e ritrovo non solo per chi lavora in ospedale ma anche per le famiglie dei piccoli pazienti. I colori e i materiali caldi renderanno accogliente ogni ambiente.
Spazi pensati per il benessere dei genitori. Uno spazio wellness (con sauna e piscina) sarà dedicato ai genitori dei bambini in cura presso il nuovo complesso. «Vogliamo che queste mamme e babbi si prendano cura di sé così da poter essere un sostegno forte per i figli – spiega il presidente Maffei -. La cura verso gli altri nasce dalla cura di sé».

Il verde. Il nuovo complesso ospedaliero sarà immerso in un ampio spazio verde che sarà potenziato in alcune sue funzioni. Nella zona vicina all'edificio si troveranno spazi già sperimentati a Calambrone per il loro potere di cura e riabilitazione: l'orto-giardino e gli orti ad accessibilità facilitata e spazio ludico, oltre a un frutteto. Vi sarà una particolare attenzione alla preservazione delle essenze e del patrimonio verde: dalle siepi a piccoli frutti, alle piante e agli alberi caratteristici dell'ambiente naturale di questa zona umida.
La tecnologia. La struttura del nuovo ospedale Stella Maris è stata concepita sviluppando le migliori e più avanzate tecnologie strutturali e sarà del tipo cosiddetto misto, ossia con struttura in elevazione in cemento armato e isolatori sismici. Tale soluzione, improntata al più alto grado di sicurezza antisismica, consentirà di sfruttare al massimo le peculiarità e i vantaggi propri dal particolare sistema di isolamento adottato, che consentiranno una sensibile riduzione delle accelerazioni sulla sovrastruttura anche ai piani più alti, nonché degli spostamenti tra piano e piano.
Lo studio estremamente accurato dell'area di intervento e la nuova sagomatura del terreno, anche in base alle evenienze di piogge eccezionali garantirà la più elevata sicurezza idraulica dell'edificio.
Inoltre, la centrale di produzione ad acqua del riscaldamento e condizionamento è stata sviluppata per avere la massima efficienza energetica coniugata con la massima semplicità di conduzione e manutenzione. Un sistema ibrido di produzione energetica, fornirà l'energia termica e frigorifera. Così, le richieste di calore nel periodo invernale saranno soddisfatte da caldaie e pompa di calore, mentre le richieste di freddo nel periodo estivo saranno soddisfatte da pompa di calore e gruppi frigo.
Gli impianti di illuminazione, sia ordinaria che di sicurezza, realizzati con l'utilizzo di apparecchi a LED ad alta efficienza e regolabili, saranno coadiuvati da sistemi di controllo della luminosità naturale, in modo tale da garantire il massimo risparmio energetico. L'edificio sarà dunque automatizzato raggiungendo la classe di efficienza massima, con funzioni specifiche per la gestione centralizzata e coordinata dei singoli impianti.
Sarà poi realizzato un completo sistema di monitoraggio dell'energia e il consumo elettrico sarà controllato da vari dispositivi lungo tutto il sistema di distribuzione elettrica.
Sarà infine messo in funzione un generatore di energia elettrica da fonte fotovoltaica, installato sulla copertura, per una produzione attesa di energia pari a circa 200.000 kWh/anno.
I tempi. Con la selezione del progetto, scatta la consegna del progetto definitivo. La posa della prima pietra di quello che sarà il nuovo ospedale di Stella Maris è prevista entro l'estate. Per la realizzazione completa del nuovo complesso ospedaliero si stimano circa tre anni.


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