Aziende e regioni

Caso Nola, Fassid: medici non siano capro espiatorio del malgoverno campano

di Mauro Mazzoni, Coordinatore Fassid

I medici che svolgono il loro lavoro in condizioni di quotidiana assurdità non possono divenire capro espiatorio di un malgoverno che vede la Campania fanalino di coda tra le Regioni per la programmazione dell'assistenza territoriale e all'ultimo posto per i Lea. Sei mesi per nominare i Commissari della Sanità in Campania, assenteismo, tagli dei posti letto e ora ci troviamo davanti a un ministro indignato che non tiene conto però dello smantellamento del sistema pubblico cui assistiamo da anni.
I medici pagano in prima persona e nonostante questo assistono i propri malati, in qualunque condizione. Fassid, che vede al suo interno i medici dell'emergenza urgenza della Spes, denuncia da anni lo scollamento tra strutture territoriali e Pronto soccorso, offrendo studi e indicazioni precise di possibili soluzioni come quella del bed management per ovviare a quanto abbiamo assistito nell'Ospedale di Nola. Il ministro Lorenzin si occupi di presidiare reali interventi strutturali in grado di dare risposte adeguate ai bisogni di salute della popolazione. Risorse, dotazioni organiche appropriate, riorganizzazione delle reti di emergenza e riorganizzazione del territorio sono alcuni dei nodi che vanno prioritariamente affrontati. E il Governatore della Campania torni indietro su quella che più che una decisione politica sembra una ennesima boutade.


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