Aziende e regioni

Piemonte digitale: dote di 23,9 mln. Decolla il Fascicolo sanitario elettronico

di Emiliano Calabrese

È di 23,9 milioni di euro la cifra complessivamente stanziata dal Piemonte per l'implementazione dell'agenda digitale nell'ambito del Programma operativo regionale (Por) - Fondo Europeo Sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020. Tra i progetti approvati il più ambizioso è senza dubbio quello per l'attuazione del Fascicolo sanitario elettronico (Fse). Ad esso sono dedicati infatti 17,9 milioni, circa il 75% del totale delle risorse. Entro i prossimi tre anni è previsto l'adeguamento e l'uniformazione dei vari sistemi informatici delle aziende sanitarie regionali con l'obiettivo di attuare delle iniziative digitali che consentano da una parte di offrire nuovi servizi a valore aggiunto ai cittadini e, dall'altro, la semplificazione dei processi della pubblica amministrazione.

In proposito occorre ricordare che il Fse dovrà contenere una serie di informazioni riguardanti la vita sanitaria dei singoli cittadini quali i referti medici, i verbali di pronto soccorso e le lettere di dimissioni, un dossier farmaceutico con cui si rilevano i medicinali consumati, le vaccinazioni effettuate, il consenso o il diniego alla donazione di organi e tessuti, più altri servizi che potranno essere aggiunti in un secondo momento.

In sostanza il Piemonte dà seguito all'Intesa Stato-Regioni relativa al Patto per la Sanità Digitale (rep. Atti 123/CSR 7 luglio 2016) nonché alla normativa nazionale vigente che, grazie anche alle novità apportate dalla Legge 11 dicembre 2016 n.232 (art. 1 comma 382), consente alle regioni di avvalersi dell'infrastruttura nazionale per l'alimentazione e la consultazione del Fse progettata e realizzata in collaborazione tra l'Agenzia per l'Italia digitale e i Ministeri della salute e dell'economia e delle finanze.

«Il Fse rappresenta un'innovazione fondamentale perché ci permetterà di migliorare l'efficacia e l'appropriatezza delle cure – sottolinea l'assessore Saitta -. Attraverso un unico strumento sarà possibile disporre della storia clinica del paziente e di tutte le informazioni sul suo stato di salute, rendendo più semplice la comunicazione fra medici di famiglia e specialisti e fra ospedale e territorio e favorendo oltretutto la medicina di gruppo su cui la Regione sta puntando. In sostanza, saranno ottimizzati tempi e modalità degli interventi, verrà garantita la continuità delle cure e saranno ridotti gli sprechi, limitando le duplicazioni di visite ed esami».

Tornando alle misure approvate da segnalarsi anche la realizzazione del Sistema pubblico di identità digitale (Spid) oltre che del Polo regionale dei pagamenti (PagoPA) che dovrebbe permettere entro l'anno il pagamento on line del ticket, per altro oggetto di revisione a livello nazionale (vedi articolo pubblicato sulla rivista on line http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2017-04-19/ticket-obiettivo-revisione-entro-l-estate-si-parte-best-practice-regionali-181704.php?uuid=AEyG2q7), in tutte le aziende.

Insomma, dopo diversi anni che si parla di sanità digitale, vedremo se nei fatti ci sarà quel cambio di passo necessario a garantire quei servizi che potrebbero davvero fare la differenza per la salute dei cittadini. Appuntamento quindi al prossimo 30 giugno data prevista per la presentazione del piano delle attività regionali e/o aziendali finalizzato al compimento dei servizi del Fse. Per allora sarà interessante anche verificare quali saranno le regioni che avranno deciso di utilizzare la piattaforma informatica ministeriale nonchè i livelli di interoperabilità con tutte le altre. In ballo c'è una banca dati dal valore inestimabile che come tale va protetta affinché rimanga nell'esclusività della pubblica amministrazione.


© RIPRODUZIONE RISERVATA