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Rogo a Pomezia (Roma), domani il question time alla Camera. L’Osservatorio amianto: «Massima precauzione»

di Red.San.

Domani, durante il question time a Montecitorio, il governo risponderà alle domande, promosse da gruppi dell’opposizione, «sui dati di concentrazione delle polveri PM10 di idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) e delle diossine nonché quelli relativi all’amianto a seguito del grave incendio che ha distrutto la Eco X nel Comune di Pomezia, società che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti». E sulle iniziative che intende avviare «al fine di garantire la salute e una corretta e completa informazione ai cittadini, come sancito dall'articolo 32 della Costituzione».
«Monta la preoccupazione - si legge nella nota diffusa dal gruppo Sinistra Italiana-Possibile - per la salute tra i cittadini di una vasta area che non comprende solo Pomezia, ma anche il quadrante sud di Roma, e si fa pressante la richiesta di notizie certe e di azioni a tutela della salute a seguito della nube di fumo sprigionata dal maxi incendio che distrutto la Eco X di Pomezia e dell'impatto delle emissioni nocive nell'aria e sul suolo, scrivono i deputati della Sinistra nell'interrogazione. Non ci sono ancora dati certi sull'entità delle sostanze nocive e, di conseguenza, del grado di inquinamento eventualmente generato e questa incertezza crea preoccupazione tra i cittadini, gli agricoltori e gli allevatori della zona. È necessario verificare al più presto la realtà dei fatti, adottare subito tutti gli accorgimenti a tutela della sicurezza e della salute e poi immediatamente accertare le responsabilità e i danni».

Intanto, oggi la Regione Lazio ha tenuto una riunione per fare il punto della situazione sull’incendio alla fabbrica Eco X di Pomezia. All’incontro hanno partecipato oltre all'assessore all’ambiente Mauro Buschini, il sindaco di Pomezia, l’Arpa Lazio, i Vigili del Fuoco, la Asl Rm 6 più altri rappresentanti istituzionali invitati. Nel corso della riunione l’Arpa Lazio ha consegnato agli altri enti il modello che individua la aree nelle quali con più probabilità potrebbero esservi state ricadute di sostanze inquinanti sulle quali, pertanto, concentrare le analisi di suoli, acque e prodotti della filiera agroalimentare. In attesa delle risultanze dell’attività di monitoraggio, già avviata dopo l’incendio, riferita a diossine e amianto, sono state fornite dalle autorità sanitarie al sindaco di Pomezia, a seguito delle ordinanze emanate nei primi giorni a titolo precauzionale, alcune indicazioni da fornire a cittadini e residenti nell'area interessata dall'incendio momentaneamente allontanati dalle proprie abitazioni».

Invita a tenere estremamente alto il livello di cautela e di precauzione l’Osservatorio nazionale amianto (Ona). Il cui presidente Ezio Bonanni avvisa: «La Procura della Repubblica di Velletri ha confermato la presenza di materiali di amianto e diossina nei reperti attinti dal rogo. Purtroppo quello che temevamo si è verificato e ora gli effetti sulla salute per quanto riguarda l'amianto si vedranno nei prossimi 20, 30, 40 anni, quando ci saranno i casi di mesotelioma. È necessaria la massima precauzione: cercare di evitare le esposizioni con maschere protettive e altre raccomandazioni elaborate dai sanitari del comitato tecnico scientifico di Ona Onlus».


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