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Sla, il centro Nemo inaugura al Gemelli la nuova «Area respiro»

di red.san.

I pazienti affetti da patologie neuromuscolari, come sclerosi laterale amiotrofica (Sla), distrofie muscolari o atrofia muscolare spinale (Sma), avranno a Roma un nuovo punto di riferimento. Proprio oggi il Centro Clinico NeMO (centro multidisciplinare ad alta specializzazione per il trattamento di queste patologie) inaugura presso il Policlinico Gemelli il nuovo ambulatorio multidisciplinare dotato di una specifica «Area respiro», uno spazio dove sono disponibili strumentazioni avanzate per la valutazione e il supporto della funzione respiratoria e in cui lavoreranno in maniera dedicata uno pneumologo e un fisioterapista respiratorio, oltre che un neurologo e uno psicologo. L'insufficienza respiratoria è la prima causa di mortalità tra i pazienti bambini e adulti. Per seguire in maniera specifica le difficoltà di respirazione dei pazienti.
L'ambulatorio ha come obiettivo seguire sin dalla diagnosi le possibili complicazioni respiratorie dei pazienti con patologie neuromuscolari, malattie altamente invalidanti che oggi in Italia riguardano oltre 40.000 persone, e cercare di preservare la migliore qualità di vita.
La diagnosi tempestiva dei disturbi respiratori e un adeguato monitoraggio della loro evoluzione riducono gli accessi del paziente in pronto soccorso in situazioni critiche e anche il numero di ricoveri, migliorando così la sua qualità di vita e sopravvivenza.

Perché un’aria respiro?
Mario Sabatelli, direttore clinico dell'Area adulti del Centro Clinico NeMO di Roma e ricercatore universitario di neurologia all'Università Cattolica, spiega la scelta: «Respirare e tossire per espellere le secrezioni, sono azioni importanti per la salute di una persona con una malattia neuromuscolare. Se questi due aspetti non sono affrontati con attenzione si rischia che il paziente giunga in un pronto soccorso in crisi respiratoria acuta, ignaro del fatto di avere disturbi respiratori, e che venga messo di fronte a scelte di vita difficili da prendere con consapevolezza nei momenti di urgenza o, peggio ancora, che qualcuno decida per lui. Per questo, con il progetto «Area respiro» ci proponiamo di fornire uno spazio e una strumentazione d'avanguardia con l'obiettivo di una presa in carico pneumologica in ogni fase della malattia, in modo che questo aspetto non sia trattato solo in urgenza ma vi si ponga attenzione in maniera completa e quotidiana».
E Alberto Fontana, presidente del Centro Clinico NeMO, ringrazia «Siamo grati per l'importante contributo che ci è stato donato dai club Rotary di Roma per la creazione di questo nuovo ambulatorio e per il supporto che arriva dal Policlinico Gemelli, da sempre luogo ricco di competenze e di umanità. Anche questa nuova struttura risponde al modello omniservice che caratterizza da sempre NeMO e che si basa sulla presa in carico globale del malato grazie a un piano clinico-assistenziale multidisciplinare, che pone il paziente al centro per consentirgli la migliore qualità di vita possibile. Non è quindi il paziente che si ‘sposta' per trovare tutte le competenze e gli specialisti di cui ha bisogno ma sono queste ultime a essere tutte presenti, in maniera continuativa, presso la struttura».


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