Aziende e regioni

Fondazione Gemelli, il Bilancio di Missione 2017: focus su ricerca e pazienti

di Red. San.

S
24 Esclusivo per Sanità24

Portare il Gemelli ad affermarsi come polo di assoluta eccellenza nell’attrazione di pazienti e risorse professionali e a impegnarsi a essere un ospedale al servizio di tutti che cura le persone, non solo le loro malattie. È questo l'obiettivo del nuovo Piano strategico 2018-2021 della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, che aspira a qualificarsi come il miglior academic medical center in Italia e uno dei primi 10 in Europa per qualità clinica e capacità di trasferire la ricerca al letto del paziente. Sono questi in sintesi il presente e il futuro della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli raccontati nelle 79 pagine del Bilancio di Missione 2017 presentati questa mattina. Un documento che tocca tutti gli aspetti salienti della vita della Fondazione riconosciuta dal Ministero della Salute lo scorso 28 febbraio Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) per le discipline “Medicina personalizzata” e “Biotecnologie innovative”.

«La missione della Fondazione, quale Policlinico Universitario, quindi luogo di ricerca e di formazione, e quale struttura assistenziale cattolica, nei valori e nella pratica – afferma nella presentazione del Bilancio di Missione Giovanni Raimondi, presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS - è quella di offrire ai pazienti eccellenza e alta specializzazione nelle cure, favorendo la costante evoluzione della medicina e formando i professionisti della sanità del futuro e insieme cercando di offrire un ambito di relazione, di umanità col paziente e la totalità delle sue fatiche e delle sue fragilità».

Quando si parla di malattia e di cure – aggiunge - si avverte subito la necessità di relazionarsi con le esigenze molto complesse di uomini, donne, giovani e anziani che avvertono tangibilmente minacciata la propria vita e che cercano un aiuto affidabile e accogliente non solo rispetto alla propria domanda di salute, ma anche rispetto alla propria inquietudine».

La priorità va al paziente. «A orientare tutta l’attività clinica e assistenziale messa in campo ogni giorno, 24 ore su 24, dal Policlinico Universitario A. Gemelli – afferma il direttore generale Marco Elefanti, - resta sempre la centralità del paziente come persona, la messa in campo di competenze, tecnologie e know-how d’avanguardia, la capacità di rispondere a bisogni di cura complessi attraverso risposte sempre più personalizzate (e quindi efficaci). Per questo la Fondazione è una realtà che si conferma essere un punto di riferimento a livello nazionale e – per un numero sempre crescente di discipline e specializzazioni – un’eccellenza internazionale»

I numeri di una giornata al Gemelli
In un giorno qualunque di vita al Gemelli si ricoverano 259 pazienti, 229 persone accedono al Pronto Soccorso di cui 9 codici rossi (in aumento rispetto al precedente bilancio), cioè in imminente pericolo di vita, si effettuano 132 interventi chirurgici, nascono 11 bambini, si eseguono 9995 prestazioni ambulatoriali per pazienti non ricoverati, 4140 procedure di accettazione, si erogano 3676 pasti a pazienti e personale, vengono effettuate 3000 visite al sito web Policlinicogemelli.it, sono rilasciati 425 referti online.

L'identikit della Fondazione
Con 8 dipartimenti clinici e di ricerca, 113 unità assistenziali, di cui 86 unità operative complesse, 27 aree operative semplici, 1536 posti letto, 215 trapianti effettuati in un anno, 94.509 pazienti dimessi, 83.419 accessi al pronto soccorso, il Policlinico Universitario A. Gemelli è il secondo ospedale italiano per grandezza e uno dei principali ospedali oncologici nazionali, centro di eccellenza per cure, innovazione e ricerche mediche cercate senza sosta grazie alla sinergia con gli istituti della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica. Un lavoro continuo nelle 24 ore che impegna complessivamente 5.269 lavoratori, donne per il 60%, di cui 1009 medici e 2094 infermieri, realizzato anche con il contributo di oltre 40 associazioni non profit che offrono il loro aiuto ai malati e ai loro familiari per quelle esigenze che vanno oltre l’assistenza strettamente medica e infermieristica.
Con tante specificità che vanno dalla multidisciplinarietà e trasversalità dell’approccio, alla personalizzazione delle terapie all’interazione tra clinica, ricerca e didattica, avendo sempre il paziente al centro e non la sua patologia; inoltre da sottolineare la possibilità di attingere a un patrimonio di big data al servizio della cura.

La ricerca
Il Bilancio di Missione 2017 illustra anche i numeri della ricerca nel 2017, frutto della sinergia con la Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica: 291 progetti di ricerca sviluppati, 33 strutture della Fondazione interamente o parzialmente dedicate ai progetti di ricerca oltre 1500 pubblicazioni scientifiche, 142 studi profit attivati nel Clinical Trial Center, 10,5 milioni di euro il valore dei progetti di ricerca universitari.

Il riconoscimento di Irccs
Il riconoscimento con il Decreto del Ministero della Salute di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) per le discipline Medicina personalizzata e Biotecnologie innovative conferma l’impegno del Gemelli nell’ambito della ricerca clinica e scientifica. Nel corso del 2017 la Fondazione si è distinta in ambiti di ricerca universitaria prestigiosi, perché ottenuti tramite bandi competitivi. Si tratta di progetti che fanno riferimento ad aree scientifiche come l’oncologia, da sempre uno dei pilastri della ricerca della Fondazione, le malattie metaboliche, le malattie croniche, le malattie genetiche e autoimmuni, malattie infettive e nuovi sistemi diagnostici.

Focus medicina personalizzata
La Ricerca Biomedica è evoluta puntando alla Medicina Personalizzata nelle sue varie accezioni di “Predittiva”, “Preventiva” e “Partecipatoria” (la cosiddetta “P4 Medicine”), ambito in cui la Ricerca Biomedica realizzata nella Fondazione rientra a pieno titolo. Su questo fronte sono enormi i risultati ottenuti da ciascuna linea di ricerca negli ultimi 3 anni: per esempio 59 risultati in medicina personalizzata e innovazione biotecnologica nel paziente complesso in area critica e in anestesia, 94 risultati in medicina personalizzata e innovazione biotecnologica nel paziente con malattie cardiache e polmonari, 383 risultati in medicina personalizzata e innovazione biotecnologica nel paziente affetto da multi-morbidità e nelle neuroscienze, e ancora 201 in oncologia e ematologia, 220 in ambito gastroenterologico, endocrino-metabolico e nutrizionale, solo per citare i principali.

Il clinical trial center
Un altro pilastro di questo impegno è costituito dalle competenze dimostrate nell’ambito della ricerca profit, che con l’avvio, nel corso del 2017, di Clinical Trial Center Spa come azienda indipendente, conferma il Gemelli come una delle poche strutture italiane al servizio globale della ricerca clinica, fissando un nuovo standard industriale paragonabile ad alcune eccellenze internazionali.

La formazione
Sul fronte della formazione si contano 199 tirocinanti ospitati dalla Fondazione ogni anno, 48.208 ore di formazione erogate in un anno, 6385 dipendenti coinvolti nelle iniziative formative (più iniziative formative per ogni dipendente). Il Piano di Offerta Formativa 2017 ha costituito un importante strumento a supporto del nuovo modello organizzativo, con particolare attenzione ai nuovi ruoli e alle nuove competenze richieste dagli obiettivi della Fondazione. L'obiettivo è stato quello di favorire il più possibile il confronto multiprofessionale, promuovendo iniziative per medici, personale assistenziale, amministrativo o di supporto. Sono stati individuati specifici obiettivi che, nei prossimi anni, dovranno essere perseguiti anche attraverso interventi formativi mirati (migliorare la comunicazione tra operatori sanitari, pazienti e familiari; diffondere una cultura di gestione del Rischio Clinico; valorizzare il lavoro di team; migliorare le competenze informatiche e linguistiche). Inoltre, è stato dato un notevole impulso alle attività di formazione in Gestione dell’Emergenza: i corsi sono stati erogati con certificazione IRC/ARES 118 e hanno riguardato oltre 850 operatori sanitari, prevalentemente Medici e Infermieri.

Produzione di valore
Il Bilancio di Missione analizza anche la produzione di valore della struttura. Nell’esercizio 2017 il Valore Aggiunto Netto prodotto dalla Fondazione si incrementa dell’1,4%, passando da € 367 milioni a € 372 milioni. L’allocazione del valore aggiunto è stata diretta principalmente alla remunerazione del personale (circa +1% verso l’anno precedente) e della Pubblica Amministrazione (per l’imposta sul Valore Aggiunto assolta sull’acquisto di beni e di servizi). Si evidenzia una leggera flessione del contributo a favore della PA rispetto al 2016, per la riqualificazione tributaria della Fondazione, e anche la remunerazione del capitale di credito sconta una leggera flessione. La remunerazione della collettività e dell’ambiente comprende le erogazioni liberali effettuate e la ricaduta sull’ambiente delle iniziative ecosostenibili prodotte mediante identificazione dei costi collegati.
Il Sistema Ente, che rappresenta il risultato di bilancio, riduce in modo significativo la perdita rispetto all’anno precedente, oggi pari a € 2,930 milioni (in riduzione del 53,6% rispetto all’anno precedente.


© RIPRODUZIONE RISERVATA