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Calabria/ Incontro Speranza-Oliverio: subito un «tavolo» sull'emergenza personale Ssr

di Donata Marrazzo

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24 Esclusivo per Sanità24

Non un incontro tanto per dire, tra convenevoli, formalità e tattiche politiche. La riunione di questa mattina del ministro Roberto Speranza con il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio - e il direttore del dipartimento regionale alla Sanità Antonio Belcastro e il delegato Franco Pacenza - ha dato subito dei risultati concreti.
Un tavolo tecnico immediato
Il ministro ha ascoltato le questioni poste dal presidente Oliverio, ritenendole talmente gravi da proporre l’apertura immediata di un tavolo tecnico su precari, graduatorie e personale. Proprio quello di cui la sanità calabrese aveva bisogno: sensibilità e attenzione da parte del governo centrale, comprensione e valutazione dei problemi, prima di elaborare soluzioni.
Oliverio chiede provvedimenti urgenti
Ne è uscito ragionevolmente rinfrancato Oliverio, mentre i due dirigenti regionali hanno continuato la riunione per approfondire le problematiche. «Ho illustrato la situazione, partendo dai risultati fallimentari prodotti da 10 anni di commissariamento – dichiara il presidente della Regione Calabria – spiegando il perché sia necessario ora assumere provvedimenti urgenti». E li elenca: «Sblocco delle assunzioni, stabilizzazioni dei precari, scorrimento e proroga delle graduatorie». Insomma, una Sanità oltre il decreto Calabria, anche per quello che riguarda le nomine dei direttori generali e la riabilitazione della stazione unica appaltante per l’acquisto di forniture e servizi, a partire dai farmaci salvavita. Che vuol dire «ripristino dei poteri ordinari della Regione, anche con misure di affiancamento e sostegno dello Stato centrale». «Del resto, il superamento del commissariamento è previsto dalla bozza del nuovo Patto della salute che ammette interventi dall'esterno con strumenti mirati e tempi certi. Compreso il supporto di Agenas, l'Agenzia per i servizi sanitari regionali», sottolinea Antonio Belcastro.
Nuove chance per la Sanità calabrese
L’obiettivo è tornare a garantire il diritto alla salute dei cittadini calabresi, riqualificando i servizi ospedalieri e quelli territoriali. Oggi è tutto compromesso con il blocco delle assunzioni, i licenziamenti, la riduzione di prestazioni e posti letto, la migrazione sanitaria, i reparti ospedalieri chiusi o sospesi. E hub e aziende senza vertici (a eccezione dell’ospedale di Cosenza), l’Asp di Catanzaro sciolta per mafia, come pure quella di Reggio Calabria, che ora è anche in dissesto. È il quadro di una paralisi. «Siamo consapevoli delle criticità e dell’enormità dei problemi da risolvere, e già questa prima ricognizione con il supporto dei tecnici del ministero è un buon punto di partenza», dichiara Franco Pacenza.
Prossima riunione a stretto giro: venerdì al ministero della Salute con Rossana Ugenti, direttrice generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane, e Goffredo Zaccardi, nuovo capo di Gabinetto del ministro.


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