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Taranto: chiuso il corso di laurea in Medicina, iscritti solo 4 tarantini

di Vincenzo Rutigliano

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24 Esclusivo per Sanità24

A meno di dieci giorni dall'avvio delle lezioni, il rettore dell'università di Bari, Stefano Bronzini, ha sospeso le attività nella sede didattica di Taranto del corso di laurea in Medicina e Chirurgia. E' emerso infatti che solo 4 iscritti su 55, a valere sui 60 posti disponibili, sono tarantini, tutti gli altri no. Con il risultato che gli studenti baresi, o provenienti da fuori provincia, hanno cominciato a lamentarsi perchè costretti a recarsi, per frequentare le lezioni, in una sede definita disagevole perchè posta nel quartiere periferico Paolo VI. Così dal prossimo 28 ottobre gli studenti della sede didattica di Taranto frequenteranno il corso di laurea a Bari.

Il progetto 'Medicina Taranto" dunque è abortito e se ne riparlerà in un "prossimo futuro", auspica il rettore. Ironia della sorte, la decisione è arrivata nelle stesse ore in cui il ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti, sottolineava, proprio a Taranto, durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico, l'importanza dell'attivazione di quel corso. Dunque impedimenti tecnico-amministrativi e qualche "futile interesse di parte" - come lo definisce il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci - hanno fatto slittare, se va bene di un anno, o definitivamente, l'avvio del corso che aveva suscitato molto entusiasmo. Si tratta ora di capire se per il prossimo anno accademico 2020/2021 potrà essere ripristinato il corso, sospeso forse per troppa fretta, o rinviare sine die le contribuzioni previste nell'accordo di programma siglato tra il comune e l' università degli studi Aldo Moro.

Nessuna sorpresa tra gli studenti. Secondo il sindacato Link Taranto, "L'assegnazione della sede tarantina ai 44 studenti, ultimi in graduatoria, per ovviare alla copertura dei posti previsti per l'immatricolazione al primo anno, a fronte dei soli 4 studenti che hanno indicato la sede tarantina come preferenza, ha contribuito a costruire un corso di serie B". Anche la sua collocazione fisica, all'interno del quartiere Paolo VI, che pure ospita già da anni altri corsi in Informatica, Scienze Ambientali e Professioni Sanitarie, ha contribuito a segnare la sorte di Medicina, perchè quartiere oggi avulso dal resto della città e dai comuni limitrofi per studenti e studentesse, nonché pressoché impossibile da raggiungere dagli stessi docenti dell'università di Bari.Serve dunque un servizio infrastrutturale che permetta agli studenti di vivere l'università e la città anche oltre gli orari delle lezioni, evitando "una quasi totale sconnessione dal resto del mondo"-conclude Link Taranto. Resta l'interrogativo se i posti disponibili, e il relativo bando, siano stati redatti tenendo conto delle esigenze del territorio e della sede jonica e se vi siano state delle valutazioni preliminari.


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