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Tumori e invalidità: il protocollo Inps-Ifo un laboratorio che guarda al futuro

di Alessio D'Amato*, Gabriella Di Michele**, Francesco Ripa di Meana***, Elisabetta Iannelli****

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L'accordo tra l'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (Ire) e Inps, promosso dalla Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (Favo), semplifica e accelera l'accertamento della disabilità oncologica. Il protocollo d'intesa tra i due Enti, firmato a maggio 2019, consente allo specialista oncologo Ire di attivare fin dal momento della diagnosi la pratica di invalidità presso l'Inps. E' così possibile acquisire da subito tutti gli elementi necessari alla valutazione medico legale, evitando al paziente il passaggio dal medico di medicina generale e/o eventuali ulteriori accertamenti specialistici o richieste di documentazione integrativa. In un recente incontro promosso dall'Assessorato Sanità e integrazione socio-sanitaria del Lazio con Inps, Ifo e Favo si è fatta una valutazione della sperimentazione: vantaggi, difficoltà e come procedere con i prossimi step per l'ampliamento del progetto.

La complessità ha riguardato in modo prevalente l'allineamento informatico ed operativo, quindi l'abilitazione ad operare tramite assegnazione Pin ai medici abilitati per entrare nel sistema Inps e i seguenti test operativi. Più semplice l'attività di formazione e di informazione, il coinvolgimento dei volontari e le revisioni dei tempi nelle agende degli ambulatori.

La Certificazione Oncologica Introduttiva si inserisce in un progetto più ampio legato all'accoglienza globale del paziente. Agli Ifo si è partiti con il Percorso Oncologico che, da settembre 2018 a settembre 2019, ha visto circa 20.000 pazienti, provenienti da tutte le aziende della Regione, accedere a quello che è stato indicato come sportello oncologico. Il nuovo modello ridisegna l'organizzazione attorno alle esigenze del paziente e dei suoi familiari, partendo dall'informazione fino all'accoglienza, all'orientamento e alla dimissione, ed è un importante supporto all'approccio integrato e multidisciplinare che avviene attraverso specifici Pdta – Percorsi Diagnostico-Terapeutici-Assistenziali. Prossime attivazioni sono: il percorso chirurgico, che focalizza l'attenzione sui processi, sulla programmazione, valutazione e qualità di ricerca e assistenza, connesse e correlate, nonché riorganizzazione dell'attività chirurgica per setting assistenziali e complessità di cura; Percorso Dermatologico e Percorso Malattie e tumori Rari, con i relativi sportelli per il pubblico.

Nel contempo si è costituito all'interno dell'Istituto Regina Elena e San Gallicano un gruppo di lavoro per la Centralità del Paziente che va a rinforzare la collaborazione, l'ascolto ed il confronto con le associazioni di volontariato su progetti e obiettivi condivisi.
Il protocollo Inps-Ifo è un importante tassello che scardina vecchi sistemi e modalità operative ma soprattutto riaggrega in modo nuovo la comunità professionale e proietta verso un futuro "semplificato" e consapevole operatore e paziente. Rendere fluide le operazioni amministrative significa ridurre code agli sportelli, lunghe attese anche telefoniche, spostamenti, richieste al medico di famiglia, restituendo tempo e e risorse alla vita dei malati di cancro e dei loro familiari in un momento difficile e di forte stress.
Con il certificato oncologico introduttivo i pazienti otterranno con maggiore rapidità e con minori perdite di tempo la certificazione di invalidità. Il prossimo passo prevede che le commissioni Inps si riuniscano presso i centri di cura oncologica e, quindi, svolgano gli accertamenti per il riconoscimento dell'invalidità e dell'handicap convocando i pazienti nelle sedi di cura. Agli Ifo la formazione dei medici ha coinvolto più di 40 specialisti, non solo oncologi ed ematologi, ma anche neuroncologi, endocrinologi e chirurghi.
Protagonisti del protocollo sono le associazioni di volontariato: la Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia Favo che da sempre si batte a favore dei diritti e della semplificazione delle pratiche per i pazienti oncologici, ha favorito l'idea di contestualità tra realtà pubbliche: Sistema Sanitario Regionale, Ifo e Inps. Una buona pratica che porta vantaggi in termini di appropriatezza, equità, omogeneità delle valutazioni e celerità dell'accertamento. Favo intende proseguire il suo impegno estendo su tutto il territorio nazionale il modello e accelerando la procedura per cui le Commissioni medico-legali Inps svolgano l'attività di accertamento della disabilità presso i centri di cura oncologici, con conseguente risparmio di tempo e risorse anche per il malato e i familiari che lo assistono.

In questa esperienza l'Ire è un laboratorio per la Regione Lazio e per l'Inps e offre un modello che può essere replicato da altre aziende che trovano così un percorso già tracciato, e che l'assessorato alla salute intende, con forte determinazione, estendere subito a tutte le Aziende del Lazio.

Obiettivo primario dell'Istituto Tumori Regina Elena e San Gallicano è offrire ai cittadini non solo le eccellenze dei professionisti medici ma anche nuove modalità organizzative e percorsi a misura del paziente, anche al fine di facilitare l'avvio di processi di qualità all'intero sistema sanitario regionale.


* Assessore alla Sanità e Integrazione Socio-Sanitaria
** Direttore generale INPS
*** Direttore generale IFO
**** Segretario generale FAVO


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