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Sardegna: via libera al potenziamento delle strutture di Pronto soccorso

di Davide Madeddu

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Via libera al potenziamento delle strutture di Pronto soccorso della Sardegna con investimenti per oltre 16 milioni di euro. Il via libera arriva dalla Giunta regionale che ha approvato la rimodulazione degli investimenti previsti nel Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid con un incremento dei fondi destinati al potenziamento dei pronto soccorso. Con il provvedimento adottato la dotazione finanziaria passa da 3,2 milioni a di 16,7 milioni di euro.
"Abbiamo moltiplicato le risorse disponibili per la realizzazione di importanti interventi nei pronto soccorso, includendo anche presidi ospedalieri precedentemente non inseriti nel Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid e per i quali i fondi stanziati dal 'decreto Rilancio' non sarebbero stati sufficienti - annuncia il Presidente della Regione, Christian Solinas -. Il Covid ha cambiato il modo di concepire la sanità nel mondo. Investire negli ospedali e nei servizi del territorio è stata la nostra priorità ancora prima che la pandemia arrivasse nell'Isola e lo è ancora di più oggi".
Dodici complessivamente gli ospedali indicati nella rimodulazione degli interventi, cinque (San Camillo a Sorgono, A. Segni a Ozieri, Paolo Merlo a La Maddalena, Cto a Iglesias e Nostra Signora di Bonaria a San Gavino Monreale) i presidi che si aggiungono a quelli già precedentemente inclusi nel Piano regionale.
Nello specifico saranno assegnati 2,3 milioni al Giovanni Paolo II di Olbia, 1,6 milioni al Paolo Dettori di Tempio Pausania, 2 milioni all'ospedale Civile di Alghero, 2,4 milioni all'ospedale A. Segni di Ozieri, 223 mila euro al San Camillo di Sorgono, 398 mila euro al Paolo Merlo di La Maddalena, 868 mila euro all'ospedale Marino di Cagliari, 245 mila all'ospedale Cto di Iglesias, 687 mila euro al San Marcellino di Muravera, 4,6 milioni di euro all'ospedale Nostra Signora di Bonaria di San Gavino Monreale, 925 mila euro al Nostra Signora della Mercede di Lanusei e 516 mila euro all'ospedale A. G. Mastino di Bosa. Gli interventi, come chiariscono dalla Regione, consentiranno "ulteriori adeguamenti dei pronto soccorso anche attraverso l'ampliamento degli spazi e, in alcuni casi, la realizzazione di nuovi volumi e la predisposizione di aree specifiche come zone dedicate alla gestione dei casi sospetti in attesa del risultato del tampone, aree di isolamento, ma anche semplicemente la dotazione di nuovi macchinari e strumentazione".


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