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Puglia: resta chiuso per assenza di personale il nuovo Covid Hospital di Bari

di Vincenzo Rutigliano

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24 Esclusivo per Sanità24

Ancora chiuso il nuovissimo Covid Hospital realizzato in tutta fretta, in meno di due mesi, nei padiglioni della fiera del Levante di Bari. E sulle ragioni ora la Procura ha deciso di aprire un fascicolo per ora senza indagati nè ipotesi di reato. Ad un mese dalla sua inaugurazione, avvenuta il 16 gennaio, la struttura - costata sinora, alla Protezione Civile, 18,5 milioni di euro – non ha ancora gli impianti collaudati e per diventare operativa serve, su tutto, il personale. Che non c'è e dunque non si apre.

Per gestire i 105 posti letto previsti sono necessari infatti 300-350 unità tra medici, infermieri e Oss, ma il Policlinico di Bari, al quale è stata affidata la gestione della struttura, non ha ancora presentato il piano di attivazione e, soprattutto, non ha ancora il via libera del personale da destinarvi. E' stato sì pubblicato un avviso di selezione, ci sarebbero pure incentivi e benefit per il trasferimento, ma il personale è in agitazione. Soprattutto i medici anestesisti il cui numero non consente di assicurare le prestazioni di rito sia al Policlinico che nel nuovo ospedale, dove dovrebbero essere trasferiti anche i pazienti di altri ospedali Covid della regione.

Per di più - differenza dell'analogo ospedale milanese da campo realizzato con la stessa cifra di quello barese, ma diventato operativo in 15 giorni - non sono previsti rinforzi di personale da altre strutture e dunque tutto è fermo. Nè si potrebbe ricorrere ai medici specializzandi.I sindacati sono in allarme:denunciano l'assenza di consultazione con la società scientifica, criticano le scelte fatte in tema di organizzazione del lavoro e di sicurezza e chiedono garanzie su tempi e modalità di attivazione del nuovo nosocomio. Eppure trovare il personale da destinare alla struttura e aprirla è decisivo poiché la disponibilità dei posti letto della nuova struttura è indispensabile per accedere a misure di contenimento del virus più leggere, ovvero per risalire verso la fascia arancione della regione che oggi è in zona gialla.

L'assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, promette l'apertura del Covid Hospital per fine febbraio con tanto di pazienti trasferiti e reparti operativi. Il tempo dirà se la Regione ci riuscirà. Forse qualche segnale positivo potrà venire da quello che, a qualche padiglione di distanza dal Covid Hospital, accadrà entro venerdì, sempre nella fiera del Levante, quando si concluderà il concorso per assumere 566 infermieri, il 3% degli oltre 17.000 candidati. Anche nella gestione degli Oss, il sistema sanitario regionale è in difficoltà con l'ennesima protesta, il 17 febbraio, di quanti non hanno visto prorogati i propri contratti di lavoro, prevalentemente concentrati nelle province di Brindisi (141) e Bat (164). Sono stati infatti mandati a casa alla scadenza dei loro contratti, a differenza di tutti gli altri colleghi delle altre province pugliesi prorogati, in virtù di una indicazione chiara del Dipartimento alla Salute, di 2 mesi per permettere la ricognizione complessiva del precariato "stabilizzabile" con questo profilo.


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