Aziende e regioni

Rischio sanitario: la Asl Roma 1 adotta le Linee guida per l’appostazione in bilancio delle riserve

di Gloria Di Gregorio *

S
24 Esclusivo per Sanità24

La Asl Roma 1, nata il 1° gennaio 2016 dalla progressiva fusione di tre aziende, Azienda Ospedaliera San Filippo Neri, Asl Roma A e Asl Roma E, ha optato per un regime di auto-ritenzione totale del rischio mediante un sistema di gestione diretta dei sinistri derivanti da responsabilità sanitaria, affidata al Comitato Aziendale Valutazione Sinistri. Per auto-ritenzione si intende la scelta dell’Azienda di gestire internamente i sinistri attraverso la costituzione di fondi destinati al risarcimento dei danni alimentati da accantonamenti annui. Un orientamento in linea con la fotografia fatta dall’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) nei Bollettini Statistici prodotti negli ultimi anni sull’andamento della responsabilità civile sanitaria.
Per questo la Asl Roma 1 ha deciso di adottare le Linee guida per l’appostazione in bilancio delle riserve tecniche dei sinistri stragiudiziali e giudiziali derivanti da responsabilità professionale sanitaria e lo ha fatto attraverso la deliberazione n. 700 del 19 maggio scorso. L’elaborato contiene i criteri per la quantificazione del danno dei sinistri med mal relativi alle richieste di risarcimento pervenute alle strutture aziendali sanitarie di ogni genere, dagli ospedali alle RSA, con rischio probabile di soccombenza. A supportare l’azienda nell’elaborazione dei criteri di riservazione è stato lo Studio Legale Ferraro-Giove & Associati, una collaborazione sancita attraverso la stipula di un contratto di affidamento del servizio tecnico-legale per la revisione e la verifica dei fondi rischi relativi a tutti i sinistri derivanti da malpractice. L’approccio delle Linee guida permette infatti alle aziende sanitarie e ai loro uffici legali e amministrativi di stimare con criteri oggettivi di valutazione equitativa/giurisprudenziale e di natura presuntiva, i danni non patrimoniali e i danni patrimoniali derivanti da eventuali errori medico/sanitari, in modo da costituire in bilancio le riserve proporzionate.
Un lavoro importante che nasce dall’esigenza da una parte di evitare la sovrastima dei sinistri, con conseguente accantonamento e immobilizzazione di somme in eccesso in bilancio, e dall’altra di portare alla costruzione di un fondo rischi sufficientemente capiente. L’obiettivo è quello di evitare il ricorso a provvedimenti di sopravvenienza passiva al momento della liquidazione dei danni, ovvero a costi straordinari, quindi non prevedibili, che si andrebbero ad aggiungere a quelli ordinari già sostenuti.
I criteri di riservazione elaborati e adottati sono sostanzialmente ripresi dal mercato assicurativo e adattati alle esigenze di una grande azienda sanitaria come la ASL Roma 1, nel rispetto della normativa vigente in materia di contabilità pubblica. Le linee guida elaborate grazie al supporto dello studio legale FGA consentono di raggiungere più obiettivi: evitare sovrastime del danno e dunque del fondo riserve; valutare la entità dei sinistri con rischio “probabile” di soccombenza; avere un approccio prudenziale in virtù della tutela di un diritto costituzionale qual è quello alla salute. Questo lavoro di revisione e verifica puntuale ha portato ad una consistente riduzione degli importi accantonati per il passato e consentirà per il futuro accantonamenti sul fondo rischi sempre più aderenti al valore effettivo del danno da liquidare. Naturalmente la rivalutazione delle riserve è un’attività continua e ciclica che segue l’andamento del sinistro nel tempo. L’adozione delle Linee Guida si inserisce dunque in un percorso di miglioramento, avviato oramai da anni nella ASL Roma 1 in materia di gestione della responsabilità professionale sanitaria, che mira a garantire una gestione più efficiente delle risorse pubbliche garantendo al contempo servizi all’altezza delle necessità, come evidenziato anche nella gestione dell’emergenza covid.

* Avvocatura Asl Roma 1


© RIPRODUZIONE RISERVATA