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Pnrr/Sardegna: al via il piano da 76,6 milioni per realizzare 50 Case della Comunità

di Davide Madeddu

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24 Esclusivo per Sanità24

La sanità arriverà nei territori con le Case della Comunità. La Regione ha dato via al progetto per la realizzazione di 50 Case della Comunità distribuite «in maniera capillare» nei diversi centri regionali. Le strutture saranno realizzate con un finanziamento complessivo di 76,6 milioni di euro, attraverso le risorse del Pnrr e quelle regionali. A prevedere l’intervento la misura approvata dalla Regione che per la Sardegna «declina gli obiettivi della Missione 6 del Piano di ripresa e resilienza di competenza sanitaria».

Le Case della Comunità, come previsto dalla normativa nazionale, sono le nuove strutture socio-sanitarie che raccolgono in un unico spazio i servizi di medicina specialistica, che potrà operare anche «anche attraverso la telemedicina», l’assistenza primaria «con i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta, che continueranno ad operare anche attraverso i propri ambulatori» e l’assistenza infermieristica. Non è tutto. All’interno delle nuove strutture anche altri servizi che vanno dall’assistenza sociale a quella psicologica continuando con altri servizi come, giusto per fare un esempio, quello garantito dall’ostetrica di comunità. «La pandemia ha cambiato e sta cambiando radicalmente il modo di concepire i nostri sistemi sanitari - ha commentato il presidente della Regione Christian Solinas -, e in questo quadro la medicina di prossimità avrà un ruolo centrale, sempre più importante per i territori nei quali fino ad ora si è sofferta la carenza di servizi erogati dalla sanità pubblica».

Nel dettaglio attraverso gli investimenti indicati nella programmazione regionale, che tiene conto dei parametri indicati dalla normativa nazionale sulla distribuzione delle strutture in base al numero di abitanti, sono previste: 10 Case della Comunità nell’area dell’Asl 1 di Sassari per circa 26,6 milioni di euro. Nello specifico due saranno a Sassari, poi una per ciascun centro a Porto Torres, Perfugas, Alghero, Bonorva, Ittiri (la casa Casa di Comunità troverà spazio in una porzione dell’ospedale Alivesi), Ozieri (la struttura affiancherà l’ospedale Segni, che verrà quindi ampliato), Bono, Castelsardo. Nove, per 9,8 milioni di euro, saranno nell’area dell’Asl 2 distribuiti tra Berchidda, Olbia, Buddusò, La Maddalena, Arzachena, Santa Teresa, Trinità d’Agultu, San Teodoro, Tempio Pausania. Ammontano a 8,1 milioni di euro i 6 interventi destinati all’Asl 3 e situati tra Aritzo, Macomer, Siniscola, Sorgono, Dorgali e Ottana. All’Asl 4 andranno 1,7 milioni di euro per intervenire a Jerzu. All’Asl 5 andranno 4,5 milioni e saranno impiegati per interventi su Santu Lussurgiu, Samugheo, Ghilarza, Tramatza. Due gli interventi previsti per l’Asl 6 dove saranno impiegati 3 milioni di euro per Sanluri e Lunamatrona.

Per l’Asl 7 saranno utilizzati 3,8 milioni di euro per intervenire su Iglesias (nel presidio Santa Barbara che ospiterà anche l’Ospedale di Comunità) e Carbonia. La somma più cospicua sarà impiegata per 15 nell’Asl 8 per 19,1 milioni. Si va da Isili (dove i servizi della Casa della Salute affiancheranno il presidio dell’ospedale San Giuseppe) a Muravera, continuando con Villasimius, Decimomannu, Villasor, Capoterra, Teulada, Sadali, due a Cagliari, Monastir, Sestu, Dolianova, Sinnai e Elmas.

«Ciò che prevede la Casa della Comunità è un autentico team multidisciplinare – ha detto l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – che possa dare risposte a bisogni complessi. Sono luoghi dove l’integrazione socio-sanitaria è pensata in modo da non essere solo funzionale, ma anche strutturale e fisica, con la condivisione degli spazi e la promozione del lavoro di equipe. Le Case della Comunità andranno ad affiancare e potenziare i servizi esistenti».

Previsti poi anche altri interventi che, come sottolineato dall’assessore regionale «non esauriscono il novero delle Case della Comunità complessivamente previste dal Piano dei servizi sanitari precedentemente approvato dalla Giunta, che ne prevede ulteriori cinque a cui saranno destinate risorse diverse».


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