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Sardegna/ Accordo con Novartis su modelli innovativi di presa in carico di cardiovascolare e sclerosi multipla

di Davide Madeddu

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24 Esclusivo per Sanità24

Un accordo tra Novartis e Regione Sardegna per trovare soluzioni che possano aiutare pazienti affetti da malattie cardiovascolari e da sclerosi multipla. Parte proprio da questa necessità con l’obiettivo di sviluppare «modelli innovativi di prevenzione e presa in carico dei pazienti con cronicità, in grado di intervenire nelle patologie cardiovascolari aterosclerotiche e nella sclerosi multipla»
Punto di partenza, dopo un incontro tra i rappresentanti della Novartis (azienda leader nella ricerca e sviluppo di terapie innovative) e il presidente della Regione, la firma di una lettera di intenti per l’istituzione di un Tavolo regionale per lo sviluppo di «modelli innovativi di prevenzione e presa in carico dei pazienti con cronicità», in grado di intervenire nelle patologie cardiovascolari aterosclerotiche e nella sclerosi multipla. Ossia la malattia neurodegenerativa per cui la Sardegna vanta il primato di Regione con la maggiore incidenza della patologia che colpisce il sistema nervoso centrale: a fronte di 198 casi per 100 mila abitanti stimati a livello nazionale, nell'isola se ne contano 370. Caso finito al centro di numerose iniziate in Consiglio regionale e di mobilitazione da parte di associazioni e pazienti spinti a chiedere maggiori mezzi per sostenere i malati.
«La pandemia ha evidenziato la necessità di definire e implementare politiche efficaci di prevenzione, non soltanto per rafforzare la capacità dei sistemi sanitari di affrontare le emergenze, ma anche per ridurre l’incidenza di patologie croniche - ha sottolineato il presidente della Regione Christian Solinas -. La collaborazione che avviamo con Novartis assume una rilevanza strategica e ci aiuterà a individuare le opportune strategie di presa in carico dei pazienti cronici». La lettera di intenti, come sottolineano dalla Regione, non implica alcun onere aggiuntivo per le finanze pubbliche, così come la partecipazione dei rappresentanti al Gruppo di lavoro, che sarà svolta senza alcun onere.
L’applicazione dell’accordo, sul piano pratico, prevede la costituzione di un tavolo di studio e lavoro a cui saranno demandate possibili iniziative di analisi, studio, approfondimento ed eventuale applicazione di soluzioni condivise in grado di fronteggiare le maggiori criticità dell’Isola.
«In Sardegna le principali patologie croniche sono rappresentate dalle malattie cardiovascolari e dai tumori, che costituiscono le prime due cause di morte, responsabili di circa due terzi dei decessi - aggiungono dalla Regione -. A queste si aggiungono numeri fuori dalla media nazionale per quanto riguarda la sclerosi multipla, malattia cronica che può comportare nel tempo livelli rilevanti di disabilità permanente a carico di diverse funzioni».
Quanto al modo di intervento che si ipotizza per il futuro, sul fronte della sclerosi multipla una delle ipotesi è quella di un’azione sul fronte terapeutico con farmaci a domicilio e poi con un sistema di trasformazione digitale, che non è solo telemedicina, ma sistemi integrati di «salute connessa». C’è poi il capitolo malattie cardiovascolari, «che rappresentano il 35% degli accessi in emergenza» si punta alla prevenzione e a tecnologie farmacologiche e di «follow up».


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