Aziende e regioni

Una foto della qualità delle cure H in Lombardia e in Italia prima della tempesta pandemica come mezzo utile a calibrare le prossime politiche sanitarie

di Gabriele Pelissero *

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24 Esclusivo per Sanità24

La ricerca della Fondazione Sanità Futura "Qualità degli Outcomes clinici negli ospedali. Confronto tra Regione Lombardia e le altre Regioni Pne 2020" utilizza i dati ufficiali prodotti da Agenas sui risultati delle cure ospedaliere riferiti ad un gruppo di 48 indicatori, che riguardano le malattie più gravi e più diffuse, che vanno dall’infarto del miocardio a tutti i principali tumori, ai principali interventi ortopedici.
La rete ospedaliera della Lombardia, nella sua totalità, registra nel 2019 ben 33 esiti maggiori della media nazionale, pari al 79% del totale e si presenta in questo come la miglior regione italiana seguita a distanza da Marche, Toscana, Veneto, Friuli, Emilia Romagna e Piemonte.
Come è noto la Lombardia ha un sistema sanitario misto pubblico-privato.
La rete di diritto pubblico presenta i migliori indicatori nel 50% dei casi, quella di diritto privato è migliore della media nazionale nell’81% dei casi.
Il secondo rapporto confrontato con il primo che si riferisce all’anno 2018, mostra una sostanziale stabilità: nel pubblico, dal 2018 al 2019, 5 indicatori migliorano e 3 peggiorano; nel privato 3 migliorano e 3 peggiorano.
Si tratta di variazioni statisticamente non allarmanti che vanno seguite nel tempo e, ovviamente, ci danno suggerimenti utili per migliorare sempre di più il sistema.
Il giudizio complessivo che possiamo esprimere sulla base di questi dati è certamente molto soddisfacente per la sanità lombarda, mostra come il mix pubblico-privato funzioni molto bene per produrre qualità nelle cure, e conforma in modo oggettivo l’elevata reputazione degli ospedali della Lombardia.
E d’altra parte la buona reputazione e l’alta qualità sono confermate anche dalle scelte che fanno i cittadini delle altre regioni, che scelgono di curarsi in Lombardia, che da anni conserva il primato della regione preferita.
Un trend in crescita anche recentemente, che vede la Lombardia da un saldo attivo di 81.197 ricoveri di pazienti di altre regioni nel 2011, a un saldo attivo di 97.896 nel 2019, unica fra le regioni attrattive ad avere sempre più scelta.
Fra qualche mese potremmo vedere l’effetto della pandemia Covid-19 nell’anno 2020.
Intanto però emerge un primo dato oggettivo relativo al crollo dei ricoveri registrato a partire dal 2020.
In Italia nel 2019 ci sono stati 2.018.800 ricoveri contro i 1.688.930 dell’anno successivo, con uno scarto che segna -15,3%.
In Lombardia nel 2019 i ricoveri sono stati 353.165 mentre nel 2020 277.779 con una diminuizione molto più marcata, al -21,3%, compatibile con le caratteristiche della prima ondata pandemica, che ha colpito la Lombardia e l’Emilia.
Nel comparto pubblico in Lombardia la diminuizione è stata del 20,7% mentre in quello privato del 22,4%.
I numeri testimoniano dunque l’impatto del Covid sia a livello nazionale che regionale.
Il prossimo rapporto di Fondazione Sanità Futura servirà a comprendere meglio l’effetto di questa situazione eccezionale sulla salute e sulla qualità delle cure.
Resta comunque fondamentale avere dei benchmark per monitorare la qualità e le performance degli ospedali nel corso del tempo, utilizzando indicatori validati e capaci di fornire informazioni esaustive sull’attività delle strutture. Con l’obiettivo di migliorare sempre di più la qualità delle cure e dare in questo modo una risposta concreta alla domanda di salute dei cittadini.

* Presidente Fondazione Sanità Futura


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