Aziende e regioni

In vista dell’attuazione dei Regolamenti europei per Hta e dispositivi medici l’Italia faccia la sua parte per definire le regole

di Francesco Saverio Mennini *

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24 Esclusivo per Sanità24

Dal costo al valore, senza voltarsi indietro. Il percorso che porta la sanità nel futuro è cominciato e non consente deviazioni. In passato, oltre all’efficacia, era il "costo" (se non il solo prezzo) a determinare la preferenza di farmaci o dispositivi. Ora non basta più e, nella valutazione, l’Health technology assessment (Hta) gioca un ruolo significativo nel supportare i sistemi sanitari, impegnati nel difficile compito di coniugare il valore "terapeutico" di una tecnologia al Valore economico e sociale. Da strumento, in mano ai decisori politici, l’Hta somma quello di mappa, per consentire alla nuova sanità di applicare il concetto di Valore alle innovazioni e assicurare a tutti i cittadini un precoce ed uguale accesso alle cure migliori. I cambiamenti sono già alle porte perché dall’Europa giungono importanti novità. Il recente Regolamento europeo dell’Hta per farmaci e dispositivi, in primis, sono carte concrete che pretendono dagli organismi nazionali l’adozione di una nuova governance per essere applicati. La volontà di accelerare il percorso c’è da parte dei principali attori del sistema, e quindi, ministero della Salute, enti regolatori, Aifa, Regioni e Società scientifiche. Lo ha dimostrato il confronto, stimolato all’interno del XV Congresso Nazionale della Società italiana di Health technology assessment (Sihta), tornato in presenza a Roma dal 25 al 27 ottobre con il titolo "Hta è valore". Dalla discussione è emersa la necessità di una collaborazione diretta tra istituzioni e industria, in particolare per il recepimento del Regolamento Hta che rappresenta un'opportunità in più sia per i pazienti, che potrebbero accedere più precocemente alle innovazioni, sia per la crescita economica del Paese, perché potrebbe permettere, se le regole vengono recepite in maniera attenta, di attrarre importanti investimenti per la ricerca e la produzione di nuove tecnologie. È risultato un quadro in cui è necessario fare bene e presto se si vuole garantire le cure a tutti i cittadini e ricevere i benefici economici dei futuri investimenti. Ma è scaturita anche l’esigenza che impone alle istituzioni di dedicare risorse umane per i tavoli di lavoro a livello europeo: l'Italia deve continuare a fare la sua parte nel definire le regole fondamentali che caratterizzeranno l'attuazione del Regolamento europeo di Hta. Un’opportunità invece deriva dal miglioramento delle analisi grazie alle nuove metodologie e alla disponibilità dei dati. In questo senso, la Sihta in collaborazione con Aifa ha presentato al Congresso i risultati di due studi che evidenziano l’importanza dei Real-world data, raccolti nell’ambito dei Registri di monitoraggio a supporto dei processi di Hta in Italia. In particolare i lavori si sono concentrati sulla spesa farmaceutica che riguarda le malattie rare e l’accesso ai monoclonali e antivirali contro il Covid-19. Si tratta solo dell’avvio di un percorso anch’esso irreversibile di valutazione che vede però l’Italia all’avanguardia nel contesto europeo, avvantaggiato dalla possibilità di avere una raccolta dei dati su un ampio ventaglio di medicinali innovativi e prioritari per la tutela della salute.

* presidente Società italiana di Health technology assessment (Sihta)


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